Con l’acronimo NEET (Not in Education, Employment or Training) si comprendono i giovani che non studiano, non lavorano né sono impegnati in attività di formazione. Il NEET protagonista di questo libro vive a Chioggia, in casa dei genitori o meglio in una stanza della casa dalla quale esce solo spinto dai bisogni fisiologici, dalle ramanzine del padre o dalla pasta al forno della madre. Il grosso della giornata lo passa tra letto e computer in compagnia di Asia e Nina, due gatte oltremodo schiette, che non si astengono da aspre critiche nei confronti del loro “padrone”. Il nostro NEET si autodefinisce “rivoluzionario”: non vuole un lavoro, che gli appare tanto alienante quanto carico d’illusioni per chi lo ottiene, e non vuole neanche una relazione che, insieme all’amore, considera unicamente fonte di ipocrisie oltre che di inutili responsabilità. Questo giovane uomo trasuda misantropia e disprezzo nei confronti dell’intera società, che ritiene malata nel suo bisogno di finti bisogni. La sua unica finestra sul mondo è Facebook, in cui, come crede, un NEET intelligente può destreggiarsi ingannando abilmente gli altri, vittime della loro stessa ignoranza e protesi unicamente al soddisfacimento di desideri creati a tavolino da qualche multinazionale californiana.
Un libro che si ribella ai luoghi comuni imperanti attraverso l’atteggiamento del protagonista, personaggio originale e folle quanto basato su comportamenti pericolosamente diffusi.
Il Protagonista del libro di Sandro Frizziero è uno dei tantissimi ragazzi identificati con l’acronimo che ritroviamo nel titolo : NEET (Not in Education Employment or Training) TRADUZIONE : NON STUDIO, NON LAVORO,NON IMPEGNATO IN FORMAZIONI PROFESSIONALI.
Vive a Chioggia rilegato in 12 metri quadrati della sua stanza dove si rifugia per sfuggire alle convenzioni imposte da una società, da cui si isola ,perchè non compreso e identificato. Preferisce abbracciare una vita “artificiale” perchè più sicura e capace di metterlo a riparo da pericoli e fobie del suo tempo. In casa ha tutto quello di cui aveva bisogno: Un Computer, un Profilo Istagram, un letto per i momenti di stanchezza e sconforto e soprattutto una Pagina Facebook dove poteva portare avanti false informazioni e crearsi una vita parallela. In compagnia delle sue due gatte (Nina e Asia) vive ogni giorno come fosse l’ultimo , non pianificando nulla e non impegnandosi in niente se non nell’assecondare ogni suo piacere “innocuo” sia fisico che morale.
Lo Stile utilizzato risulta Simpatico e Vacuo; la Narrazione è Ironica, non risparmiando Cinismo e una visione altamente Ostile della vita, della società che viene letteralmente “bersagliata” dal Protagonista che si sentiva , nonostante tutto , Inteliggente, sopra la massa e per questo ancor più NON ACCETTATO e APPREZZATO.
Sandro Frizziero ha sagacemente caricato negativamente il Personaggio Principale perchè creasse disapprovazione agli occhi del Lettore, che invece è portato a giustificare le sue espressioni, accettando quel sarcasmo frutto di una condizione di disagio.
Lui CONTRO TUTTI E TUTTO concentra la sua critica principalmete su : LAVORO – FAMIGLIA – AMORE.
Contro i Genitori che volevano farlo vivere come imponeva la società, sognando per il figlio un bel lavoro, un’auto, una moglie “complessata” e dei figli ingrati; La madre definita “casalinga disperata” e il padre che spingeva il figlio verso un Destino di fronte al quale , senza essere coerente, ogni giorno si lamentava e rimpiangeva i tempi passati.
Contro L’Amore convenzionale preferendo la sua “libido” artificiale contrapposta a quei “poveretti” che si affannavano a cercare marito o moglie. Nel corso del libro confesserà di essere sfuggito più volte a relazioni che lo avrebbero imbrigliato in una spirale fatta di Regali d’anniversario, coccole, appuntamenti e frasi sdolcinate.
Contro il Lavoro e indirettamente contro la vita Universitaria; Quest’ultima descritta come non esaltante, alla ricerca di una Facoltà che poteva garantire poco e niente , trascorsa frequentando più bar che lezioni, pochi esami e frequentazioni poco significative. Per il lavoro non si sentiva proprio tagliato e alla fine, per non rinunciare a stare a casa e continuare la vita sul Web, trova l’unica soluzione possibile alla sua mente ……Uno Stage immaginario che lo portava “fuori casa” dalle 8:00 alle 19:00 con buona pace dei genitori, orgogliosi e rassicurati da un figlio che lavorava.
Come un neonato aggrappato disperatamente al cordone ombelicale il Protagonista ci condurrà verso la fine del libro dove troviamo la massima amarezza nel comprendere che, nonostante il Progresso, si soffriva e si moriva a volte anche in modo antiquato, con Un Dio che era illussorio per farci credere che l’intera esistenza fosse nelle nostre mani. Proprio per questa volontà e per il fatto che non fosse in grado di sopportare questo fardello, il Protagonista Principale decide di diventare SERVO PASSIVO DELLA RETE , affidando tutto a pochi Bit , integrato completamente al suo PC sceglie di NON ESSERE PIU‘ = ESISTERE PER SEMPRE …..il tutto riassunto da quella sorta di “Epitaffio” che troviamo all’inizio del libro che se libera il Protagonista non rassicura per niente il Lettore.
Molto bello il libro di Sandro Frizziero , consigliato a tutti ma sicuramente da far leggere a genitori e figli perchè è un libro capace di far ragionare; La vicenda descritta suscita in maniera “subdola” e dissacrante risposte in chi legge, su un TEMA PRINCIPALE trattato in maniera insolita e fuori dagli schemi su una Realtà raccontata che tristemente non solo è CONSOLIDATA in Italia ma è IGNORATA da molti, in particolare dalla società , dal sistema e dai Genitori portati a “sopportare” questa indolenza dei figli e per ultimo dallo Stato che preferisce fingere di non conoscere per non risolvere…
(Recensione di Walter Bianco da AmabiliLettureBlog)
Sandro Frizziero è nato a Chioggia nel 1987 e insegna Lettere negli istituti superiori della sua città.
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