venerdì 17 settembre 2021

Rasputin : l'ombra del Monaco di Miriam Palombi

 

L'esistenza di Grigorij è costellata da eventi soprannaturali. Dalla nascita, segnata tal tocco della Babajaga, alla sua appartenenza all'ordine eretico dei Flagellanti, fino ad arrivare ai fatti tragici, che la notte del 16 dicembre del 1916, lo condussero alla morte. Da quel momento l'ombra del monaco incomberà su tutti coloro che lo hanno conosciuto; dalle ceneri di Grigorij, nasce Rasputin e la sua leggenda, in bilico tra realtà e finzione. Ma cosa sarebbe accaduto se quel corpo gettato tra le gelide acque del fiume Nevka fosse rimasto incorrotto? Se la Morte avesse agito su di lui in modo misterioso. Quale terribile compito avrebbe potuto assolvere nell'Operazione Barbarossa, sotto l'egemonia del Terzo Reich? Chi riuscisse ad allearsi con le forze ataviche che popolano le terre siberiane vincerebbe ogni conflitto.




Miriam Palombi sceglie la figura di Grigorij Rasputin come Protagonista del suo ultimo libro: da sempre avvolta dal mistero, la vita del Monaco nel libro viene raccontata attraverso una Narrazione che fonde la Realtà al Fantastico, cercando di mantenere quel suo carattere "mistico" necessario per rafforzare ancor di più una figura da sempre in bilico tra Sacro e Profano,  affine alla Santità, analoga alla Malvagità.

 

Con un Ritmo davvero incalzante, che da sempre la contraddistingue, l'Autrice fin dalle prime pagine riesce a spezzare il Fiato ad una Narrazione che coinvolgere completamente il Lettore che, avvolto da un atmosfera soprannaturale, viene "travolto" da sensazioni contrastanti, vissute tra Angoscia e Paura sviscerate nell'Inquietudine di quel grido che, rompendo un Silenzio eccezionale, nel Gennaio 1868 segna la nascita del Monaco:

Il Timore di una madre, riflessi in quegli occhi quasi innaturali.... il Tremore di fronte ad una nascita non voluta, quasi temuta......ma per un figlio non "desiderato" c'era una Madre pronta ad accogliere, una genitrice decisa ad avvolgere quella creatura rifiutata alla vita nella Magia, nel culto macabro che avrebbe di sicuro regalato un grandioso Destino, celato in un Dono funereo con il quale avrebbe potuto realizzare tutto quello desiderato, sfidando l'impossibile, ingannando addirittura anche la Morte.

 Dopo aver tratteggiato con molta cura gli aspetti più significativi della sua esistenza, grazie ad un balzo temporale l'Autrice ci trasporta in un Presente storico dove, fantasticamente come la Fenice, il Monaco riesce a riemergere dalle sue ceneri mantenendo intatto non solo il corpo ma anche l'oscurità del suo animo; Se in Passato la sua vicinanza alla famiglia Reale aveva creato invidie e sofferenze, diventando bersaglio di diversi attentati che alla fine lo portarono ad una tragica morte, adesso però che la sua Ombra cominciava a "prendere corpo" per far rivivere il Mito, era pronto a ricordare cercando la forza per trascinare un'esistenza segnata da Dolore e Sofferenza

I Ricordi così cominciano a rincorrersi nella mente, forse troppo velocemente, sempre con più prepotenza. .....Quel Gelo profondo delle acque, quel senso di impotenza all'improvviso diventa quasi accogliente, inerte per placare un Senso di Colpa che riaffiora dal Passato per poi far posto ad una Rabbia feroce, quasi disumana, covata in un sonno eterno durato solo 25 anni.


Incredibilmente la sua Rinascita sembrerà coincidere poi con un Desiderio "antico", inseguito da molti nel corso della Storia; una sfida troppo pericolosa che poteva condurre solo verso una direzione, sacrificando tutto per ottenete l'eternità di una vita condotta nell'ambizione di sostituirsi alla Divinità attraverso un Mito, racchiuso in un Segreto custodito gelosamente troppo a lungo; Anche questa volta però la rincorsa verso l'impossibile accecherà gli uomini che come sempre, spinti dal Male, sconfitti questa volta per mano di colui che, circondato dal Mistero, era riuscito senza desideralo a dominare l'arcano, motivato forse dal difendere quello a cui teneva di più, con tutte le forze, nel profondo del suo cuore.

Il Libro di Miriam Palombi permette al lettore un affascinante viaggio attraverso la Storia ipotizzando fantasticamente il Destino del Protagonista che, dopo aver vissuto tra Mito e Magia, riesce a superare la tradizione popolare prendendo corpo attraverso  una Rinascita raccontata in maniera davvero coinvolgente e sconvolgente, dal punto di vista Narrativo ma soprattutto Stilistico.

Un Romanzo breve ma straordinariamente intenso, una storia ricca di Suspance e Mistero, impreziosita dalla bravura dell'Autrice; Una lettura senza dubbio consigliata a tutti ma che in particolare potrà essere apprezzata ancor di più da chi ama vivere in prima persona le vicende Storiche che vedono Protagoniste le vite di Personaggi straordinari e legati al Mistero che, oltre a contribuire in maniera indelebile nel creare Leggende, riescono a tenere ancora molto vivo l'interesse intorno alla loro enigmatica figura.

 


Miriam Palombi Nasce a Milano nel 1972. Ceramista e scrittrice, appassionata di simbologia e cultura horror. Membro della Horror Writers Association. Tra i fondatori del blog Horror Cultura. Autrice di narrativa horror, thriller e dark fantasy. Le sue opere esplorano un universo macabro e spettrale, ispirandosi ai temi più classici del genere.

Tra i suoi romanzi di maggior successo troviamo Le Ossa dei Morti.
Il racconto Miseri Resti Sepolti è incluso nell’antologia “SPLATTER presenta B.I.H.F.F” (Best Italian Horror Flash Fiction). Nel 2014 pubblica LE CRONACHE DEL GUERRIERO, ebook edito da ST-Books, GDS edizioni. Thriller Storico.
2016 pubblica L’ARCHIVIO DEGLI DEI, DZ Edizioni. Thriller. Giunto ora alla terza edizione. Opera finalista al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018. Menzione d’onore al Premio Holmes Awards.
2016 il racconto Sangue Cattivo è incluso nell’antologia horror STRISCIANO SULL’ASFALTO, edito da Carmignani Editrice, presentato in anteprima al Fanta Festival di Roma.
2016 pubblica PICCOLI PASSI NEL BUIO, DZ Edizioni. Raccolta horror per ragazzi. Presentato in anteprima al Romics. Giunta ora alla seconda edizione illustrata.
2018 pubblica MISERI RESTI SEPOLTI, raccolta horror, DZ Edizioni. Presentato alla Fiera del libro di Roma, Più Libri Più Liberi 2018, in occasione della conferenza “L’approccio alla Paura. Dall’adulto al fanciullo”.
2019 pubblica LE OSSA DEI MORTI, romanzo horror. DZ Edizioni. Prefazione a cura di Paolo Di Orazio. Presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino.
2019 pubblica IL PENTACOLO. Legacy of Darkness. La saga . DZ edizioni, romanzo dark fantasy.




Rasputin: l'ombra del Monaco
         di Miriam Palombi

Editore: Watson
Collana: Ritratti
In commercio dal: 29 maggio 2021
  • Copertina Flessibile 




sabato 11 settembre 2021

Io non ti lascio Solo di Gianluca Antoni

 

L'amicizia è affrontare insieme la paura. Lo sanno bene Filo e Rullo, due ragazzini diversissimi eppure inseparabili, che decidono di scappare da casa e di avventurarsi tra i boschi, alla ricerca del cane di Filo, perso durante un temporale. Per ritrovarlo si spingono fino alla cascina di Guelfo Tabacci, uno schivo montanaro di cui si mormora che anni prima abbia ucciso suo figlio. Così, l'ingenuità della loro fuga lascia il posto ai terribili segreti del mondo degli adulti. Molto tempo dopo, nella cantina di quello stesso casolare vengono ritrovati due diari......




Gianluca Antoni ha scritto un libro davvero coinvolgente che sensibilizza verso Tematiche diverse, con Stili Narrativi differenti adattandosi allo sviluppo "imprevisto" di una Trama che rende difficile la sua collocazione in un unico Genere specifico; quella raccontata è una storia di Coraggio e Amicizia, tratteggiata quasi come fosse una favola dove ogni Personaggio, interpretando il suo ruolo fondamentale, interagendo dinamicamente con la sua simbologia opposta contribuisce alla costruzione nel Romanzo, pagina dopo pagina, di quella morale nascosta pronta ad essere colta dal Lettore.

Una vicenda raccontata attraverso tre piani Narrativi diversi, una storia che sboccia nel Passato e cresce tra le pagine attraverso fasi alternate da un sali e scendi di emozioni, tra commozione, ironia e fasi adrenaliniche, conseguenze indirette di una Trama che nel Presente Narrativo risulta non scontata, caratterizzando una serie di incastri che prima si intrecciano e poi si dipanano nella parte finale del Romanzo dove prende il sopravvento una Commozione che stringe con delicatezza il cuore.

Attraverso il racconto custodito nei due diari affiora un Passato che con fatica uscirà alla luce, una Verità che inevitabilmente si confronterà con il mondo degli adulti; una Verità ancor più dolorosa perché nascosta per anni che, una volta rivelata, metterà a dura prova una Fiducia che andrà poi riconquistata.

L'Autore con estrema dolcezza racconta la Bruttezza di un mondo visto dagli occhi di due bambini, due giovani Protagonisti che, partiti in cerca di un amico a quattro zampe, si ritroveranno coinvolti in un avventura dove la loro Amicizia e Lealtà coinvolgerà tutti coloro che incontreranno sul loro cammino. Antoni affronta le varie sfumature del Dolore cercando di renderlo "docile" nel suo libro dove, dopo una partenza più simile a un Thriller , la Narrazione sembra viaggiare come in un Romanzo di Formazione arricchito, oltre dai Protagonisti, anche da diversi Personaggi Principali e non ricchi di umanità, profondamente interiorizzati e spogliati dalle paure e fragilità umane che li rendono più vicini al lettore.


Filo è un bambino testardo, destabilizzato da una separazione straziante, brutale che non capisce e accetta, che non permette di metabolizzare reagendo nell'unica maniera possibile per un bambino della sua età : cioè ritirandosi in se stesso, allontanandosi da tutto e tutti rifugiandosi nel suo mondo "privato" dove riuscirà a trovare un appoggio sicuro e stabile nell'Amicizia con Rullo, fondamentale per trovare Conforto prima e ritrovare Fiducia poi nella vita Presente.

I due Protagonisti, impersonificando quel Coraggio perduto dai Grandi, così diversi e divisi da vicende personali differenti riescono non solo a "ritrovarsi" bene insieme ma a compensarsi l'uno con l'altro: Filo è quello determinato, sicuro e deciso; Rullo invece è quello più arrendevole, timoroso e insicuro.... ...cosi entrambi deboli e fragili ma anche oltremodo coraggiosi riusciranno a rompere quell'equilibrio precario che avvolge un mistero legato attorno ad una vicenda dolorosa, una storia d'amore soffocata e vissuta con molto senso di colpa.

Con un tratto delicato, semplice e diretto, Antoni riesce a "sondare" l'intimo più profondo soprattutto tramite i suoi Personaggi : caricati delle loro sfaccettature, complicati e complessi risultano così vividi e palpabili quando nella fragilità raccontano la Verità secondo il loro punto di vista.

Tra i diversi Temi Principali del libro troviamo in particolare Dolore e Amore legato ad un ambito familiare in cui ritroviamo, in particolare, il rapporto dei padri nei confronti dei figli, con le mancanze e le sue complessità del caso.

Anche il Senso di Colpa e la Disperazione fanno parte del libro prestandosi alla voce dei Personaggi che esprimono il loro Dolore affidandosi alla penna dell'Autore che trasforma in versi quel Rammarico che, non sempre Pacato e Razionale, riesce a placarsi trovando pace.

Più celato tra le righe c'è anche un Tema delicato come quello della Diversità che viene ben "dipinto" con innocenza e leggerezza perché vissuto e soprattutto accettato da un mondo fatto da bambini, a differenza invece di una Maldicenza che aleggia sopra le teste degli adulti per poi scendere a infliggere una condanna senza appello con giudizi superficiali che feriscono e infamano.


Le pagine finali sono dominate da forte Commozione e struggente Dolcezza per un Sentimento di Amicizia che resiste e sopravvive nel tempo, realizzando di essere stato fondamentale per colmare quel vuoto esistenziale, sostituendo un dolore infinito creato dai Grandi ma vissuto da bambini, provocato da scelte sbagliate trascinate nell'indifferenza di una Colpa.

Tanti complimenti personali e sinceri a Gianluca Antoni perché con il suo libro riesce a coinvolgere stimolando una lettura profonda, toccando Temi con estrema dolcezza, cullando l'intera Narrazione attraverso uno Stile "fanciullesco", alternando Sorpresa e Sofferenza, Razionalità e Innocenza in maniera sempre equilibrata, dosando saggiamente i diversi "colpi di scena" presenti in questa sua avventura fantastica che arriva dritta al cuore del Lettore.

venerdì 10 settembre 2021

Guasti di Giorgia Tribuiani

 

Dopo la morte del compagno fotografo Giada ha un insolito luogo dove andare a trovarlo: la sala in cui è esposto il cadavere plastinato dell'uomo, trasformato in opera d'arte dal celebre anatomopatologo Dottor Tulp... ... i ricordi della vita vissuta all'ombra dell'amato si mischiano agli incontri... una via di uscita per quel lutto troppo difficile da elaborare. Quando tutto sembra potersi risolvere, ecco la notizia: un appassionato di arte è intenzionato ad acquistare il fotografo plastinato... Giada è chiamata a prendere una decisione: rischiare di non vedere mai più l'amato o finalmente agire?



Guasti
è un Romanzo intenso e autentico che rompe gli schemi presentando una storia che parla semplicemente di Vita, dipingendo in maniera macabra la Morte e raccontando la fatica di una Rinascita.

Giada, la Protagonista, è una donna Tradita dal Ricordo, Privata di un lutto, ma soprattutto Rammaricata per non aver forse compreso prima quello che adesso, confusa e smarrita, cerca con fatica inconsciamente di accettare.

Il distacco dal compagno è ancora più duro adesso che non ci sono più quegli applausi che ovattavano la Realtà ma solo silenzio, un silenzio che forzava Giada a pensare, a riflettere, completamente assorbita la sua identità dal suo uomo, ora che era rimasta sola scopre di essere solo una persona normale, quella donna che al mattino si guardava allo specchio e non si riconosceva più.

Giada ha dimenticato ormai cosa vuol dire vivere, la vediamo immergersi in una routine quotidiana dove poteva rifugiarsi per lenire il suo Rammarico, il suo Dolore, per non affrontare quella Verità, la Verità che veniva tirata fuori con forza da ogni piccolo cambiamento.

Se l'artista, divenuto opera d'arte, è prigioniero tra la vita e la morte, anche la Protagonista si ritrova imprigionata in un limbo divisa e costretta dalla Paura del Fallimento, dal terrore di scoprire non solo di non essere una persona speciale ma di essere sbagliata.

Giorgia Tribuiani nel libro utilizza uno Stile "imprevedibile" che destabilizza impersonificando bene lo stato emotivo di Giada: l'Autrice racconta la vicenda non solo attraverso gli sguardi della Protagonista ma attraverso la sua mente, attraverso il suo pensiero che viene tradotto attraverso un Dialogo, che con facilità passa dalla terza alla prima persona; Anche l'uso particolare della Sintassi poi, con frasi troncate e punteggiatura frammentaria, esprime al meglio lo stato d'animo di Giada.

Pagina dopo pagina il Lettore accompagna la Protagonista in questa sua ricerca interiore, in questo suo viaggio andata/ritorno agli inferi; a poco a poco empaticamente con Giada si convidivono Rimpianti e Fragilità cercando di aggrapparsi alle piccole cose per trovare un appiglio per tornare a vivere forse Rinascere, ma comunque cercare di andare avanti e tornare a vivere nel Presente.

Grazie alle persone incontrate, a quei piccoli gesti di umanità che costringono a confrontarsi col mondo, Giada comincia a notare tutte le piccole differenze nella sua quotidianità che diventano poco alla volta indizi, segnali di un mondo attorno che prende connotazioni diverse, che appare inevitabilmente differente da quello in cui viveva lei.

Mentre tutto intorno comincia a cambiare, Giorno dopo giorno il suo Lamento si trasforma in  Rabbia ...quel grido d'aiuto interno comincia a manifestarsi sempre più visibilmente; Giada è preda di quell'esplosione interna, trattenuta ormai a fatica, portata al limite, forse benevolmente, dal sacrificio di una scelta che disgraziatamente per lei la mette all'angolo, costringendola ad una decisione, a quella presa di coscienza che, devastandola, la porta verso un atto estremo, forse frutto d'egoismo, ma in fondo compiuto per evitare che quella devastazione finisca di consumare anche lei ulteriormente. La Rabbia e il Rammarico rinchiusi in quel gesto verranno "disinnescati" con una risata amara, un sorriso doloroso  tradito però da un Pianto "isterico" ma liberatorio, che rappresenta l'unico modo con cui la Protagonista riesce a venire a patti con se stessa, per ritrovare forse quella pace interiore che possa far da trampolino per ritornare a vivere invece che sopravvivere.

Con Guasti l'Autrice racconta una storia toccante che scandaglia i limiti dei rapporti affettivi, analizzando la parte negativa di un esistenza demolita dal senso di Ineguatezza: proprio questo rappresenta il Tema principale su cui ruota l'intero Romanzo, espressa attraverso la voce della Protagonista che se ne' fa scudo, utilizzandolo come alibi, per scegliere di non vivere, per non scoprire la mediocrità di un rapporto vissuto nell'ombra.

Veramente tanti complimenti personali a Giorgia Tribuiani perché con il suo libro mi ha regalato pagine ricche di Sentimento e Sofferenza; un Romanzo capace di far riflettere, scritto con uno Stile affascinante attraverso il quale si racconta una storia particolare ma anche semplice allo stesso tempo, un Amore sacrificato, forse artificiale, costruito da un uomo che, non avendo rispettato la morte, aveva ferito la compagna creando un vuoto profondo, lacerante, riuscendo con egoismo a farsi beffe della Morte, negando alla compagna tutte le libertà, soprattutto quella di un Distacco sereno che gli avrebbe dato la possibilità di andare avanti e cominciare a vivere la sua vita.

giovedì 9 settembre 2021

Il Signore dei Racconti di Elena Mandolini

 

Giulio ha quattordici anni è problematico, introverso ed è vittima del bullismo dei compagni. Il suo unico sostegno è l’amico Carlo.. A seguito di uno strano terremoto che colpisce Roma, Giulio inizia a sentirsi stranamente osservato. Un Essere potente, che lui chiama Signore dei Racconti, ha deciso di aiutarlo e di cambiare le carte del suo destino.. Quale sarà il prezzo da pagare per modificare la sua vita?




Elena Mandolini, muovendosi tra Mito e Fantasy, ha scritto un libro che scava nella psiche umana ponendo interrogativi sul valore delle scelte e sulle possibili conseguenze.

Con una scrittura fluida e diretta, attraverso la storia del Protagonista l'Autrice ci racconta una "favola" triste e cupa, senza lieto fine, capace di mutare nel corso della Narrazione, da commedia a tragedia, con il Protagonista prima vittima inconsapevole di un gioco diabolico, poi artefice di un Destino plasmato secondo i propri desideri che solo alla fine presenterà il conto da pagare.

Giulio è un adolescente come tanti, introverso e fragile, bersaglio preferito per umiliazioni e derisioni da parte dei compagni di scuola che giorno dopo giorno lo avevano reso immune al dolore fisico ma sempre meno a quello morale.

Giulio faceva fatica nello studio così come trovava troppe difficoltà nello sport, rendendo preoccupati (forse delusi) i suoi genitori che, con il loro amore condizionato, accrescevano ancor di più il suo essere "fuori fuoco" nella vita, privato dalla certezza di un amore incondizionato.

L'unico amico di Giulio, capace di alleviare le sue pene, era Carlo che era di fatto il suo perfetto opposto: bravo negli studi, dotato per lo sport, orgoglio e vanto dei suoi genitori, con un Sogno da coltivare e far crescere per realizzare tutto quello che desiderava nella vita.

Mentre cominciava a montare l'Invidia nei confronti dell'amico, uno strano incontro pone in difficoltà Giulio che, con Angoscia trascorre giorni combattuto sulla scelta da prendere, decidendo alla fine di cedere alle lusinghe di Colui che avrebbe cambiato la sua vita per migliorarla, senza però pensare bene alle conseguenze.


All'improvviso la vita di Giulio comincia a migliorare, ottenendo non solo successi scolastici sorprendenti ma anche la scoperta di insospettate abilità sportive che regalano soddisfazioni mettendo finalmente sotto i riflettori Giulio; la competizione con Carlo, che sembrava non accettare e condividere la "rinascita" sociale dell'amico, crea freddezza tra i due che repentinamente trasforma lo sguardo d'amicizia in Odio e Disprezzo, poco prima che tragicamente venga saldato quel conto che andava pagato.

Nella seconda parte l'Autrice, con un salto temporale, ci porta a quando Giulio, brillante studente universitario, aveva ottenuto tutto quello desiderato, sportivo affermato, forte e bello, idolo delle donne che cambiava a suo piacimento.

Assillato dai Ricordi, dal Rimorso che tornava ad affacciarsi ogni volta che guardava quel tatuaggio, cresceva in Giulio contemporaneamente Gratitudine e Odio, soprattutto quando il rumore angosciante delle voci nella sua testa si faceva sempre più assordante.

Un nuovo incontro, quel desiderio irrefrenabile che diventa rapidamente un ossessione per lui che poteva e doveva avere tutto, porta Giulio a decidere di nuovo di mettere la sua vita in gioco per placare la sua sete di successo, mettendola nelle mani di qualcuno che lo avrebbe aiutato per la seconda volta non senza ottenere qualcosa in cambio.

Paura, Angoscia e Timore precedono quel ritorno alla vita che adesso per Giulio non sembrava più la stessa: una serie di insuccessi, uno strano deja vu, rigettano il Protagonista nello sconforto, rivivendo le sorti di chi, prima di lui, aveva sofferto quella condizione. Giulio adesso non era in grado più di guradarsi allo specchio, si faceva schifo così come quando era bambino.


Poco alla volta anche i suoi lineamenti sembrano "guastarsi" di pari passo al suo Fardello che adesso ormai non si poteva più rifiutare; stanco e demoralizzato quando tutto precipita Giulio realizzerà amaramente di essere stato lui stesso l'artefice del suo Destino, la causa delle scelte fatte per cedere alle lusinghe di una vita perfetta, ascoltando con più attenzione solo adesso le voci assillanti nel ricordo drammatico della sua esistenza.

Nelle pagine finali Giulio con occhi nuovi, prima temuti, sarà costretto a guardare gli altri, ad esaminare la loro vita per non poter decidere più lui ma solo osservando colmando quella lunga attesa destinata a finire solo quando si potrà giocare un'altra drammatica partita con la vita.....ma perlomeno questa volta non sarà la sua.

Nel libro di Elena Mandolini sono Presenti diversi Temi Principali : Bullismo e Discriminazione verso il "diverso" sono raccontati con crudezza e amarezza amplificata dalla scelta di utilizzare, come unica voce narrante, Giulio riuscendo ad accompagnarlo nel suo processo evolutivo. Con Angoscia e Senso di Panico il libro parla anche di Amicizia, in maniera innocente e sincera perché tocca i Protagonisti nella loro fase adolescenziale; un sentimento che aiuta a crescere anche nel confronto più autentico, qualcosa che non si poteva barattare .....

Nel Romanzo c'è spazio anche per cogliere tra le righe una Critica indiretta nei confronti di una società descritta come indifferente con tutte le sue regole imposte che incoraggiano la ricerca della Perfezione, osannata e desiderata, sacrificando la Moralità per una Gloria effimera in un mondo che giudicava cosa era bello e cosa invece andava epurato.

Tema dominante del libro comunque è quello legato alle scelte della vita, analizzando le frustrazioni umane e la fragilità di fronte alle difficoltà della vita. L'Autrice quasi interroga coinvolgendo il Lettore con una storia dove è forte e quasi "giustificata" la tentazione di rivolgersi alla "parte sbagliata" per cambiare qualcosa che non non piace, senza capire che forse il Male non si nasconde solo nel "cattivo di turno" ma è radicato nella stessa natura umana che, se portata all'estremo, tende ad amplificare la parte negativa che inevitabilmente prende il sopravvento sul Bene.

Tantissimi complimenti di cuore a Elena Mandolini perchè è riuscita letteralmente a tenermi "incollato" alle pagine del suo Romanzo, in modo avvincente con una storia che si lascia leggere con molta enfasi, coinvolgimento ma anche con parecchia sofferenza; La storia di Giulio è molto condivisibile e per questo facilmente si empatizza con il suo Personaggio rendendo la lettura intima: attraverso la sua vicenda divisa tra Gioia e Sofferenza ci interroghiamo, pagina dopo pagina, sulle scelte fatte chiedendoci se saremmo anche noi pronti a sacrificare qualcosa per vivere una vita migliore.

Formule mortali di François Morlupi

 In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo atti...