martedì 30 marzo 2021

La Casa della Domenica di Teresa Antonacci

 

Silvia è una donna personalmente e professionalmente realizzata, ma la serenità della sua famiglia non è destinata a durare. A turbarla contribuiranno una serie di eventi, tra cui l’incontro con Pier, un geniale chirurgo, molto più giovane di lei, di cui si innamora perdutamente a dispetto della differenza d’età. Milano fa da sfondo alla loro storia e al viaggio introspettivo in cui l’autrice ci guida conducendoci alla riflessione su importanti tematiche, quali la caducità del tempo e la falsa morale che, al giorno d’oggi, troppo spesso etichetta le relazioni.

La casa della domenica, scritto e pubblicato nel 2015, riappare in una nuova veste, frutto della riscrittura della Antonacci alla luce delle nuove consapevolezze acquisite nel corso di questi anni. La stessa protagonista, tratteggiata a propria immagine e somiglianza prima che le venisse diagnosticata la sindrome di Asperger, in questa nuova edizione, è da (ri)conoscere con un nuovo sguardo.




Teresa Antonacci con il suo libro racconta una vicenda di vita comune, si magari un po’ “fuori dagli schemi” ma certamente vera sia per come viene narrata e sia per il carico emozionale che investe il lettore; quando la Protagonista sarà capace di lasciare le convenzioni imposte da una società e liberarsi del tutto al sentimento puro e sfrenato, riuscirà ad incontrare nuovi sogni che appagheranno i suoi bisogni senza pero’ trascurare le conseguenze tratte dai dubbi e sensi di colpa.

Lo Stile utilizzato rende il tutto più intimo, difatti la Narrazione viene portata avanti dalla voce dei due Protagonisti (Silvia e Pier) con un Dialogo curato e preciso tanto che il Lettore riesce a scavare nell’intimo per capire al meglio le personalità e comprendere il loro essere piu’ inconfessato.

Partendo dal Titolo del libro si capisce come la quotidianità di Silvia prendeva “una boccata d’aria” dalla monotonia di una vita monotona solamente durante “La Domenica”, giorno destinato a cio’ che più le piaceva fare, ripetendo gesti e rituali scanditi dal tempo che passava senza troppe “distrazioni”; Tutto questo sarà stravolto dall’incontro con Pier che sconvolgerà la vita di entrambi.

Pier rappresenta la Passione, giovane e impetuoso, sarà capace di abbandonarsi senza pensieri al suo Destino; Silvia, più matura , dovrà opporsi al Cuore con la Ragione, lei che nella vita non era abituata ad avere dubbi. Entrambi sentimentalmente provati e tormentati, dopo tanti sguardi fugaci e baci rubati, giocano a rincorrersi fino a quando Silvia deciderà di fermarsi e cominciare Lei a rincorrere il suo Cuore.

Finalmente non più schiava della sua vita , libera di piangere o ridere senza sentirsi in colpa, verso l’Epilogo del libro Silvia capirà che non è sbagliato seguire ciò che era dettato dal sentimento, ciò che non si riusciva ad arginare con impeto, non senza affanni e dubbi, decisa a condividere quel suo “spazio” di libertà con Pier che entra quindi nel suo mondo, nella sua quotidianità, nella necessità di ritagliarsi una parentesi di felicità, d’Amore in una vita fatta di giorni, mesi, anni tutti uguali.

Molto bello il libro di Teresa Antonacci a cui vanno i miei complimenti più siceri, perchè ha saputo “rapirmi” e coinvolgermi con la sua Storia, una storia comune , fatta di SentimentoPassionePaura ma anche e soprattutto esaltata dalla ricerca del Bene, di un senso di soddisfazione in particolare in Amore dove, come nella vita, nulla è dato per scontato, con la consapevolezza (espressa dai Protagonisti) che la vita è troppo breve per essere vissuta di rimpianti e rinunce e che in una maniera o nell’altra il Destino riesce sempre ad indirizzarci verso la sua strada, spetta solo a noi capire e decidere se percorrere o meno quel sentiero che seppur ricco di imprevisti e salite, alla fine se accompagnati dalla persona giusta ci sembrerà meno faticoso del previsto.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )


giovedì 25 marzo 2021

Quelle Orme sulla Spiaggia di Angelo Muraglia

 

A volte capita che il caso prenda il sopravvento. Altre, in cui, la predestinazione degli eventi vada a  scrivere storie affascinanti, come accade ad Elisa, giovane insegnante con un passato misterioso che vuole ad ogni costo svelare. Un incontro inatteso (o dovremmo forse dire casuale?) su una spiaggia deserta della costa ligure, la condurrà ad intraprendere un viaggio verso le origini, calpestando, emozione dopo emozione, in quelle Quelle orme sulla spiaggia, lasciate da un passato tutto da riscoprire e vivere.




Il libro di Angelo Muraglia ruota tutto su due elementi Principali: La Magia di un incontro apparentemente “Casuale” e la Volontà e la Passione della Ricerca di qualcosa, di una Verità per vivere al meglio la propria esistenza. Questi due elementi si incontrano e scontrano nel libro fondendosi alla fine in un corpo unico dando vita ad una Narrazione che risulta in alcuni frangenti un po’ appesantita, ma che alla lunga è appassionante e molto coinvolgente.

Protagonisti della Storia ,due giovani fidanzati, sono rapiti dall’incontro con quell’uomo (il Professore) che, difatto un altro Protagonista, aveva colpito sia gli occhi che il Cuore. Un uomo descritto all’inizio come “insignificante”, sicuramente enigmatico ma dal quale risultava difficile privarsi della sua Compagnia; Nonostante le apparenze il Lettore scoprirà nel corso della vicenda che oltre dalle Passioni Letterarie, l’Uomo era stato guidato dalla Passione di un Affetto, di un Amore che, una volta Privato in maniera lacerante, lo aveva abbattuto nel profondo facendolo rilegare a una vita in solitaria, ai margini del Paese.

La stessa Passione la Troviamo in Elisa che nel corso della storia si estrania dalla Narrazione perchè alla Ricerca di una “Sincerità” che fino a quel punto aveva imparato ad accettare, ma che adesso non poteva più accettare , perchè bisognosa di Risposte o di ricevere Conferme.

Lo Stile tra le pagine si alterna tra il Poetico e il concitato, mettendo in apprensione anche il Lettore che si trova coinvolto in maniera diretta soffrendo e sperando per la riuscita di questa Ricerca, affannosa ma vitale.

Alla fine il Destino, così come aveva fatto il Primo Passo verso i due Fidanzati, adesso concluderà il suo percorso, mettendoli definitivamente sulla strada giusta, restituendo in Parte Risposte ma non accontentando del tutto sia i Protagonisti che il Lettore: difatti nell’Epilogo,quando tutto sembrava volgere al meglio, di nuovo l’Autore ci fà partecipe di un ulteriore sofferenza che se da una parte era quasi “prevedibile” dall’altra spiazza perchè forse insperata.

I tanti Temi del libro fanno riflettere molto sulle scelte individuali delle Persone, a volte subite, a volte volute; il Destino ci mette sempre sulla strada per la scoperta di qualcosa che magari nell’inconscio conosciamo come completo o che magari abbiamo imparato ad accogliere, ma che in Verità risulta incompleto. Si deve impararare a riconoscere i piccoli segni per poterli interpretare in senso positivo, senza cercare di evitare situazioni che nonostante tutto potrebbero generare qualcosa di doloroso o un senso di sofferenza: ed ecco il nostro DILEMMA

E’ meglio vivere senza sapere……

….o sapere e vivere seppur rischiando di soffrire ..???

La PASSIONE che genera UNA DOMANDA…….

……..La SOFFERENZA che produce UNA RISPOSTA

Complimenti a Angelo Muraglia perchè con il suo libro ha creato una Storia che affascina e sensibilizza su Tematiche che, anche se in maniera diversa, ritroviamo anche noi nel Quotidiano, fornendo risposte su Scelte fatte e non fatte, sempre in maniera del tutto neutrale lasciando a chi legge il giudizio finale…. Il Destino subito o guidato dipende solo da noi

giovedì 18 marzo 2021

Le Ragazze stanno bene di Davide Simeone

 


A vent’anni ti parlano di farfalle nello stomaco e di occhi a cuore, ma cosa succede quando le farfalle muoiono e gli occhi si riempiono di lacrime? Quando la paura di scegliere (e di crescere) si trasforma nella rinuncia all’amore, alle persone, ai rapporti profondi? Fra una concezione confusa e paranoica della felicità, tradimenti e incomprensioni, dating app e Instagram Stories, malattie e frustrazioni, si intrecciano e si consumano le vicende di giovani donne e uomini che provano a fare i conti con i propri errori e le proprie insicurezze, consapevoli che la vita non è un gioco interattivo in cui puoi scegliere il finale che preferisci o ricominciare dall’inizio e provare percorsi alternativi. Ma alla fine, nonostante tutto, da qualche parte le ragazze stanno bene. 




Davide Simeone con il suo libro raccoglie esperienze personalmente vissute o raccontate con l’intenzione di esprimerle attraverso le donne che hanno fatto parte della sua vita, costruendo una Storia fatta da più episodi che sono legati tra loro grazie ai personaggi, ma soprattutto accumunati tra loro per quel senso di impotenza, d’incapacità di costruire un sentimento Reale , dividendosi e ritrovandosi nel gioco della vita, ripercorrendo quello che era stato ma in particolare quello che sarebbe potuto essere.

Tra i diversi personaggi ,Danilo e Clara certamente sono quelli che danno “l’incipit” al libro e che ne chiudono le pagine con la loro Storia; Danilo vive una vita piatta, fatta da un quotidiano fin troppo tranquillo.. fino a quando la sua esistenza verrà travolta da Clara che lo prenderà mentalmente e fisicamente; il loro rapporto però è fatto da un prendersi e lasciarsi continuo scandito da un tempo che passa in maniera diversa per entrambi, per Lui lento e scivoloso mentre per Lei troppo inarrestabile. Il Sentimento tracinato con Tristezza e Amarezza si concluderà con l’allontanamento da una possessività e da una volontà di non vedere e realizzare ciò che si stava costruendo insieme. Con un velo di Malinconia si chiude e si apre il Capitolo dove troviamo Paolo e Veronica:

Subito ci accorgiamo che lo Stile cambia passando da lento a vivace ,da tenero a crudo e diretto; Un appuntamento stabilito con le regole di una DATING APP che avvicina due persone con caratteri diversi: Paolo è descritto come pigro e senza ambizioni, agiva solo per ribellarsi a quel senso di ineguatezza nei confronti di una vita che in fondo non era stata modellata a suo piacimento. Veronica è bella, solare, una vita che drasticamente cambia quando la salute decide di togliere il sorriso sul suo volto e di cancellare tutte quelle regole morali per vivere una vita senza paure. La narrazione è fredda, e si tramuta in pieghe quasi comiche e grottesche portandoci a un epilogo tragicomico.

Il Capitolo di Stefano e Zoe nonostante sia raccontato con note di Passione ed Entusiasmo, tratta sempre di un rapporto che rivive le dinamiche comuni degli altri Personaggi: Abbandonato Lui, dopo che Lei si era arresa a una relazione incrinata dove Stefano avrebbe voluto fare qualche passo indietro mentre Zoe non era più capace di guardarlo con gli stessi occhi di prima. L’ epilogo restituisce Speranza a un sentimento che nonostante si sia nascosto o confuso è capace di non perdersi.

Con la vicenda di Simone viviamo la consapevolezza che i Legami non ti danno mai una seconda occasione, e di conseguenza abbiamo uno Stile più concreto che bene si adatta alla descrizione di questo Affetto che unisce Simone a Sofia; fatto di confidenze, errori e sbagli che se da una parte servivano per maturare dall’altra rendevano più vulnerabili nei confronti dell’Amore, non più in grado di capire se fosse più importante AMARE O ESSERE AMATI ?

Nel successivo capitolo troviamo Dalila che dopo aver sperato in un Amore romantico nel legame con Luca sarà lei a dettare le regole, a farsi più desiderare, a far pesare di più le sue assenze. La narrazione passa da una positività iniziale a un pessimismo finale quando Dalila sarà messa davanti a una situazione che, con un pianto quasi isterico, la getterà in un incubo senza fine portandola a desiderare di cancellare il suo Passato.

L’originalità dell’Autore ci porta al Capitolo seguente dove si incroceranno le vite di Simone e di Dalila che insieme a Vanessa e Girogio in un viaggio fatto insieme , attraverso il loro rapporto, analizzeranno i propri Errori dispensando Consigli maturati dalle loro precedenti tristi storie. Alla fine ci accorgiamo che mentre per Simone e Dalila il viaggio è servito come terapia per analizzare e superare le loro incertezze, per conoscere il lato sbagliato del loro IO interiore, quasi con dispiacere si capisce che a uscirne “con le ossa rotte” sono Vanessa e Girogio che nella descrizione sembrano abbastanza turbati e scossi.

Nel breve Capitolo con Andrea e Giulia Davide Simeone analizza le dinamiche di un amicizia basata sulla complicità di un cinismo fondato nel sottolineare gli errori altrui, consapevoli pero’ di non aver capito fino in fondo la lezione che l’Amore e la Vita aveva riservato ai due Personaggi. La Narrazione improvvisamente cambia quando a cambiare e a complicarsi è il rapporto tra i due che inasprisce il Dialogo.

Nei due Capitoli finali Rincontriamo i personaggi iniziali che, quasi per un Destino beffardo, rincrociano le loro vite in maniera indiretta; Clara capirà quello che non riusciva a comprendere prima, Arrabiata e Turbata sia per il Presente ma soprattutto per aver lasciato una relazione forse senza aver combattuto veramente. Danilo che ,come un moderno Bukowski , cerca di affrontare una vita senza Clara andando in cerca di storie senza futuro perchè ormai il suo cuore era spento e non pronto a non lasciarla andare.

Il libro si chiude con una nota spensierata racchiusa in un sorriso, un semplice gesto che riconcilia ma non soddisfa i cuori di Clara e Danilo. Il Titolo del libro (Le Ragazze stanno bene) torna in mente al Lettore nelle pagine finali quando abbiamo la consapevolezza che nonostante tutto le DONNE descritte dall’Autore solo adesso sapranno fare la scelta giusta, perchè svincolate dagli obblighi di una vita che doveva appagarle necessariamente.

Complimenti sinceri a Davide Simeone che con il suo libro mi ha colpito raccontanto una Storia semplice ma in modo davvero coinvolgente ma soprattutto molto originale: Ad esempio ho particolarmente apprezzato la scelta delle Playlist all’inizio di ogni capitolo che introducono al Tema Principale e la chiusura fatta con le citazioni, utile per la riflessione e specialmete il modo con cui riesce a far interagire i vari Personaggi che, seppur diversi, sono tutti similmente uniti nella sofferenza di una vita di fronte la quale reagiscono in modi e maniere diverse.


( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )


giovedì 4 marzo 2021

Il Senso della Colpa di Daniel Di Benedetto

 Il corpo avvolto tra le lenzuola, le mutandine sfilate e il sorriso di Anna che non tornerà più. Il maresciallo Giuseppe Occhipinti deve indagare sulla morte di quella ragazza che aveva imparato ad amare come un padre e come un fratello. Ricostruire la vita di una persona che pensava di conoscere e che scoprirà essere sempre più lontana dall’idea che aveva di lei. Notti brave, droga, amori fugaci. Una storia raccontata a più voci e che viaggia su binari paralleli fino a ricongiungersi in un finale dove niente è davvero quello che sembra, in un crescendo di adrenalina senza alcun filtro, sullo sfondo di una Torino mai così viva e pulsante prima d’ora.




Guardando la copertina, così forte e d’impatto, ci troviamo da subito nel mezzo della scena iniziale del libro, drammatica e dolorosa, la stessa impietosa che si presenta davanti agli occhi del Maresciallo Giuseppe Occhipinti, il nostro protagonista che dovrà indagare sulla morte di una ragazza, non una ragazza qualsiasi però, difatti questa volta purtroppo conosceva fin troppo bene la vittima: Anna Savoca, si proprio la sua Anna.

E’ difficile comprendere come la vita a volte sia capace di far incontrare per caso anime affini, unirle per poi allontanarle e drammaticamente ricongiungerle, come nella vicenda narrata dall’autore,  in situazioni “senza appello”. Questo è quello che accade ai due protagonisti , Giuseppe e Anna; Anna, giovane e vivace, amante della vita, non trovando in famiglia ciò di cui aveva più bisogno, orfana di una carezza materna e priva della presenza di un padre spesso troppo assente, aveva trovato in Giuseppe una persona su cui fidarsi e confidarsi, una sorta di fratello maggiore; Giuseppe, sentendosi rivitalizzato da quel rapporto, ben volentieri aveva assunto il ruolo di Angelo Custode, cercando di sottrarre il più possibile Anna dagli aspetti negativi della vita. Dopo essersi allontanati, anche per loro egoismo, si ritroveranno appunto quando ormai era troppo tardi. Così Giuseppe, destabilizzato dall’accaduto, per cercare di fermare i tanti pensieri, scriverà una lettera a cuore aperto ad Anna nella quale oltre a chiederle Perdono, riversando il suo rancore la implorerà di aiutarlo a trovare il colpevole.

Nel corso del libro i fatti accaduti saranno narrati da varie prospettive, e ogni personaggio racconterà la propria verità in modo da permettere all’Autore di disegnare abilmente, a poco a poco, l’immagine finale, ricostruendo l’intrigato puzzle di cui aveva disseminato i pezzi nel corso della storia.

La vicenda è ambientata a Torino; la descrizione è curata e attenta, e ci dà l’idea di una città che conservando la sua natura “Regale” è in un profondo decadimento morale per le sue tante contraddizioni.

Con dialoghi sempre fluidi, a tratti delicati ma capaci di “sterzate” forti e decise, dal Giallo al Noir si passa allo stile Narrativo, facendoci immergere nell’introspezione psicologica dei protagonisti che per questo diventano più reali e umani e rendono l’intera Storia raccontata Vera e Credibile, dove il lettore può facilemte identificarsi con le emozioni descritte. Così quando Giuseppe nei flashback chiude gli occhi, succede anche a noi di provare la sua stessa sofferenza nel rivedere il meraviglioso sorriso di Anna, nel sentire ancora una volta la sua voce consapevoli di non poter piu’ ascoltarla, provando anche il suo stesso Senso Di Colpa, per non essere stato presente quando forse Anna ne aveva più bisogno.

Proprio il Senso Di Colpa è il tema principale del libro: tutti i personaggi sono colpevoli, chi più chi meno, ma solamente Giuseppe sembra cercare con convinzione la Redenzione per la sua Colpa per poi far spazio,una volta trovata, ha un sentimento di Rimpianto che non lo libererà di certo da quella sensazioni di tristezza e afflizione.

l’Autore volutamente si sofferma su questo aspetto, mettendo in luce il Rimpianto che prova Giuseppe, figlio di una colpa e di scelte dettate da sentimenti soffocati, incoraggiando indirettamente il lettore a vivere le emozioni presenti senza paura per far in modo che ,come per Giuseppe,  non ci ritroviamo a dover rimpiangere situazioni non a pieno interpretate e vissute.

A me personalmente il libro di Di Benedetto è piaciuto, principalmente perchè l’Autore, a cui vanno i miei più sinceri complimenti, è riuscito a creare una storia che non solo tocca le corde più esili di una natura umana, in cui è facile identificarsi, ma anche perchè con bravura riesce a rivelare la sua sensibilità filtrandola attraverso i sentimenti e le emozioni sia della storia ma sopratutto dei suoi personaggi.


( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLeture Blog )


lunedì 1 marzo 2021

L' Assassino di Federico Fabbri

 

Può un uomo comune trasformarsi da un giorno all’altro in un mostro? Schivo e solitario, Federico Ansaldi conduce una vita tranquilla nel paesino di Santa Sofia, fino al giorno in cui, preso da una furia mai conosciuta, uccide il suo vecchio amico Alessandro. Inizialmente tormentato dal rimorso e dal terrore di essere scoperto, Federico precipiterà ben presto in una spirale di follia, fino a convincersi di avere una missione divina: epurare il mondo da tutti coloro che sono indegni di vivere. Da quel momento in poi il suo progetto si allargherà a macchia d’olio, finendo per coinvolgere persone la cui vita non sarà più la stessa e cambiando per sempre il loro destino.

 Chi vincerà, alla fine, nell’eterna lotta fra il bene e il male? E, soprattutto, dove si trova il confine fra giusto e sbagliato, fra normalità e follia, fra il lecito e l’illecito? Il male dimora nel mondo, oppure si annida in ognuno di noi, pronto a venire a galla e a ingoiarci se solo allentiamo la guardia?

 Domande inquietanti, a cui questo romanzo cerca di fornire una risposta che vada al di là del contingente per farsi universale.




La copertina del libro, così “semplice” ma fortemente d’impatto, ben si modella e adatta alla storia narrata da Federico Fabbri che, non solo risulta coinvolgente e appassionante , ma ci sorprende e trascina , pur essendo così all’apparenza “adatta” e “comune” al genere, tanto da rimanere scossi per la sua complessità e in particolare per l’introspezione dei suoi Personaggi che permette al lettore spunti riflessivi particolari e stravolgenti.

 Il libro è diviso in 2 parti ben distinte nelle quali viene narrata la vicenda attraverso due periodi diversi, e per questo ogni parte avrà, oltre i Personaggi, anche differenze per Stile e Temi Principali trattati.

 La PRIMA PARTE comincia con una Narrazione con un forte senso di angoscia e sgomento che accompagna verso la scoperta del nostro Protagonista , Federico Ansaldi , un uomo semplice, comune ma solo all’apparenza perchè capace di sconvolgere la sua vita per motivi di Gelosia e Rabbia, trascinando se stesso e chi lo conoscerà verso un baratro; le sue azioni saranno inizialmente dettate e giustificate da un senso di Giustizia che sarà sopraffatto prima da Egoismo e poi alla fine divorato da un agire “Profetico“. Un uomo descritto in maniera glaciale , fatto da un 99% di normalità ma pronto a stravolgere tutto e tutti con quel 1% che lo rendeva imprevedibile e instabile. Al suo fianco troveremo Vanessa , una donna che , in cerca di serenità , crederà possibile un unione con un uomo basata solo sulla reciproca complicità criminale.

 In questa Fase l’Autore sceglie Periodi brevi che ben si adattano allo Stile concitato e frenetico della Narrazione che a un certo punto prenderà una piega rocambolesca e porterà verso un parallelismo tra Federico e Vanessa nel quale ancor di più emergeranno le differenze caratteriali: Federico nella difficoltà sarà capace di rimanere freddo e sicuro anche se poi la situazione lo renderà un uomo meno sicuro soprattutto dubbioso sul perchè di tali sue azioni; Vanessa invece comincerà a nutrire dubbi sulla relazione che la porteranno a realizzare cosa fare, soprattutto con la volontà di non far ricadere sugli altri il peso dei propri errori, e per questo capace di prendere decisioni dolorose.

 La SECONDA FASE , come detto, ci fa fare un bel salto temporale di 12 anni:

 Ritroviamo Federico che da mano di Dio diventa lui stesso un Dio (però vendicativo) sicuro di riuscire dove secondo lui si era fallito, non guardando più al Passato, ma con lo sguardo rivolto verso le sue azioni Future. Vanessa invece, invasa da sensi di colpa, ormai aveva perso la voglia di vivere e si era abbandonata a una condizione di sofferenza.

 Tra i vari Personaggi incontrati emerge la figura di Ulisse che nel corso della Storia accrescerà la sua importanza, diventandone per certi aspetti quasi il vero Protagonista non solo di questa ma dell’intero libro : Ulisse era un bambino di 12 anni capace di ragionare come uno di 20anni ,perchè la durezza della vita e l’abbandono delle persone care lo aveva portato sempre a vivere in maniera autosufficiente; bisognoso di un abbraccio sincero lascerà la sua condizione “sicura” per cercare verità che confermassero gli indizi, temendo però di scoprire ciò che che andava sospettando.

 In questa Parte c’è molto più spazio per i Personaggi, con il loro vissuto e le sofferenze patite, utili al lettore al fine di capire, giustificare e interpretare Protagonisti e le loro azioni .

 Nella Parte Finale del libro, dopo che “l’Assassino” avrà realizzato che la sua mano era mossa da fili invisibili di un Padrone misterioso che dettava e trascriveva i suoi ordini sul taccuino di Federico, che succube di questa situazione diveniva sempre più deciso, instabile e pericoloso. A ristabilire l’ordine ci penserà Un Destino beffardo che per ben 2 volte lo costringerà a prendere decisioni importanti; nel primo caso verranno dettate dall’Istinto, nel Secondo tragicamente lo porteranno a accettare e subire tutte le conseguenze della sua vera Missione.

 Nella Prima Parte i Temi Principali trattati sono La Solitudine Umana che, “colmata” da un sentimento misto tra la Gelosia e la Rabbia, porterà inevitabilmente verso un pieno Egoismo con i Personaggi che ameranno e odieranno in senso sbagliato.

 Nella Seconda Parte invece prevale un Senso di Giustizia che per alcuni Personaggi sarà un motivo per schierarsi prima per il Male e poi in favore del Bene, anche se per molti non ci sarà una scelta apparente.

 Il libro di Federico Fabbri tratta in maniera particolare Temi Importanti che restano in bilico sul concetto di cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto, cosa Sbagliato , facendoci riflettere su come sia sottile la differenza e la pericolosità nel giustificare le azioni dei Personaggi (alcuni assolti altri condannati da chi legge) che sono nello stesso tempo Vittime e Carnefici : Alcuni accetteranno, per loro Volontà, la loro natura caratteriale, mentre altri accetteranno solo per fini Egoistici la loro indole commettendo azioni dalle quali poi cercheranno pentimento.

 Edificante e brillante da parte di Fabbri per me è stata la costruzione della fase finale del libro, così inaspettata, nella quale ci sarà l’incontro-scontro tra la CAUSA e il suo EFFETTO , con il ricongiungendo di un qualcosa di interdipendente, che si ritrova e dà luogo alla “battaglia” tra Illusione e Destino Imposto.

 Il libro a me personalmente è piaciuto molto e colgo l’occasione per fare i miei complimenti a Federico ( conosciuto al Salone del Libro di Torino, dove ho acquistato il libro e ottenuto da Lui una dedica bellissima)

 perchè dopo aver letto il suo libro mi sono reso conto che non solo è riuscito a costruire un Thriller “originale” e “accattivante” ma a dato vita a una storia che fa riflettere e interrogarci su Temi importanti; Tutti noi potenzialmente camminiamo su un filo in equilibrio perenne tra il Bene e il Male e facilmente potremmo essere portati a sbilanciarci verso una o l’altra parte, magari commettendo qualcosa di irreparabile (non addirittura come “L’Assassino”!!!!!!) giustificando il nostro operato, portandolo sul piano di una “Giustizia Personale” che ci fa vivere in tranquillità ma rischia di farci somigliare e annullare la differenza nei confronti di chi Sbaglia per Natura, per Indole , di chi è MALE ma almeno consapevole di esserlo non per Volontà o Scelta.

 Il libro è SUPERCONSIGLIATO a tutti : Una lettura che vi terrà sicuramente incollati sulle pagine che “divorerete” con piacere.

 Una storia scritta con la stessa Passione e Cuore che il Bravissimo Federico utilizza anche in ambito Sociale, nel quale è da sempre impegnato con le sue opere, iniziative e Progetti.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )

Formule mortali di François Morlupi

 In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo atti...