venerdì 12 maggio 2023

La Maschera e L'Oltretomba: Il richiamo degli Apostoli vol.1 di Cataldo Scatamacchia

 Alle porte dell’inverno, quattro persone vengono ricoverate in condizioni critiche in diversi ospedali della città. Una sola cosa sembra accomunarle: un simbolo esoterico disegnato sul polso.

Mentre la Procura vuole vederci chiaro, la Santa Sede teme che qualcosa di orribile si annidi in quel mistero. Ettore Borgia è un criminologo impiegato come archivista in Vaticano. Grazie al suo lavoro, all’apparenza noioso, negli anni è riuscito a portare a galla documenti segreti, testimonianze sconcertati e rapporti inquisitori; tutto il sapere millenario della Chiesa cattolica. Conosciuto negli ambienti giudiziari come esperto di occulto, verrà convocato per far luce sulle tenebre della suggestione umana.

Cataldo Scatamacchia ha scritto un thriller davvero molto complesso, con una trama che si articola in maniera ben bilanciata per tutto il romanzo mantenendo sempre alta l'attenzione grazie soprattutto ai cambi di scena repentini e ai tanti colpi di scena che tengono incollato il lettore fino alle ultime pagine.

Nel libro ritroviamo gli stessi protagonisti del precedente libro ( 7 ) ma l'autore in questo suo ultimo ha voluto decisamente "scavare" in maniera molto più approfondita nell'intimità dei suoi personaggi per capire e comprendere le diverse motivazioni che portano ognuno ad affrontare (in maniera differente) un mondo fatto di oscurità e mistero.

Questo particolare aspetto si sviluppa principalmente nel Protagonista (Ettore Borgia) nel quale emerge sempre più un combattimento intimo provocato da una duplice coscienza che lo voleva ricercatore di giorno e investigatore di notte.

La vicenda intreccia dinamiche tortuose che si dividono tra simbologia e sacro e che impegnano i nostri protagonisti sempre alla ricerca di una verità, questa volta celata da arrivismo e meschinità per mischiare poi la sua natura con qualcosa di veramente pericoloso, un male nascosto capace di crescere tra ignoranza e devozione cieca.

Come al suo solito l'autore, con uno stile efficace e scorrevole, rende la narrazione molto avvincente e davvero coinvolgente  seminando lungo la narrazione tanti elementi utili per restituire  luce su una vicenda oscura dove, con diversi di colpi di scena soprattutto nella parte finale del libro, si costruiscono le basi per un prossimo capitolo che sicuramente sarà ancora circondato da tanto mistero. 

Complimenti al bravissimo Cataldo Scatamacchia (anche per la fiducia) che riesce a sviluppare in maniera dinamica e molto interessante una sua storia precedente riempiendo quei vuoti narrativi che rendono sicuramente ancor più intrigante tutta la vicenda, dando quel qualcosa in più che mancava forse nell'introspezione dei protagonisti che, spogliandosi della loro intimità, si rendono ancora più emotivamente vicini a chi legge.

 

sabato 6 maggio 2023

Tempesta di Camilla Ghiotto

 Renzo e Camilla non sono un padre e una figlia qualunque. Novantadue anni lui, diciassette lei, una vita intera li divide, o anche più d’una. Di quest’uomo che aveva già i capelli grigi quando è nata, che non ha mai visto giovane e forte come i papà delle sue amiche, Camilla si è sempre un po’ vergognata. E così, quando Renzo si ammala gravemente e viene ricoverato in una clinica dalla quale è presto chiaro che non tornerà più a casa, Camilla ha l’inconfessabile sensazione di potersi finalmente tuffare verso il futuro, senza voltarsi indietro. Mala malattia del padre la mette davanti alla consapevolezza che non si può costruire niente senza aver prima fatto i conti con le proprie radici, che non puoi perdere qualcuno senza aver provato a conoscerlo, e che forse le rimane ancora un po’ di tempo per essere davvero sua figlia. Così inizierà a cercare nel passato per scoprire il ragazzo che Renzo è stato tanti anni prima, quando la guerra infiammava l’Italia, i giovani salivano in montagna, sparavano, soffrivano la fame e il ghiaccio, cercando ogni giorno e ogni notte di dare un senso alle loro azioni. Il tempo in cui Renzo era ‘Tempesta’, comandante di una brigata partigiana. Per Camilla, riappropriarsi della storia familiare e di una memoria collettiva che non ha smesso di vibrare significherà trovare una nuova prospettiva per aprirsi al mondo, agli altri e all’amore. Con una scrittura di inconsueta sensibilità, capace di tendere agguati e rivelare sempre nuovi angoli dell’essere, Camilla Ghiotto dà voce a una generazione consapevole di dover combattere battaglie diverse da quelle del passato, ma non meno decisive. Perché la libertà non si conquista mai una volta per tutte.

 

Camilla Ghiotto con uno stile sensibile ed empatico, pur raccontando una vicenda intima e personale, riesce con una maturità non indifferente a rendersi distante in una narrazione reale e vivida che resta incredibilmente libera, indipendente nel commuoversi in silenzio restituendo voce ad un intera generazione.
 
Nel libro si racconta la vita di Camilla che all'improvviso si trova di fronte ad una perdita troppo difficile da assimilare, troppo complicata da superare, gettando la giovane in un vuoto profondo; questa privazione aveva creato rimpianto per quello che poteva essere e invece non è stato, per non aver mai fatto le domande giuste e per non aver mai cercato di superare quel muro invalicabile creato dalla differenza d'età tra un padre e una figlia.

Camilla però mostrerà ancor di più la sua fragilità e instabilità nel momento esatto in cui riprenderà coscienza del suo ruolo di figlia e quando scoprirà quel padre tanto distante giovane e intraprendente; un racconto segreto dove emergono dubbi e paure, in cui la giovinezza del padre si misurerà con quella della figlia sottolineando i tanti punti in comune in una crescita personale volta a prendere coscienza del proprio ruolo.  

Un dialogo quasi immaginario che mette faccia a faccia non solo una figlia e un padre (che distanti adesso si ritrovano incredibilmente vicini), ma anche due generazioni diverse che cercano di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato in un mondo crudele e complicato, condivivendo gli stessi valori di libertà per trasmettere fiducia e speranza, due mondi distanti ma uniti dalle stesse battaglie dove RESISTERE significa SOPRAVVIVERE ma anche aspettare per ricevere qualcosa per essere felici:
scegliere la veglia e non il sonno
avere paura di morire e voglia disperata di vivere.

Con una narrazione divisa in due, con una scrittura precisa e cristallina che, con incredibile naturalezza, si isola dalla 1a alla 3a persona per mettersi a nudo e mostrare sentimenti nascosti Camilla Ghiotto rende omaggio alle gesta eroiche del padre e al sacrificio di chi si è privato per rendere possibile il nostro presente.
 
Tanti complimenti ad un'autrice che, attraverso una vicenda vicina e personale, non solo sviluppa una storia condivisa (che fa parte del nostro paese) incitando a ritrovare nelle nostre radici elementi utili al nostro presente, ma sottolineando anche l'importanza di come non è mai troppo tardi per imparare ad essere figli.



Formule mortali di François Morlupi

 In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo atti...