martedì 30 novembre 2021

Lei che non tocca mai terra di Andrea Donaera

Miriam è in coma dopo un incidente. Andrea la conosce appena ma si è innamorato perdutamente di lei, e ora le siede accanto e le parla, tutti i giorni, perché riesce a sentire la sua voce. Le loro parole si incontrano in un limbo oscuro, dove Miriam ricostruisce i suoi ricordi e Andrea cerca di tenerla ancorata alla vita. Attorno al letto della ragazza si muovono altre figure, che attendono il suo risveglio. Ci sono Mara e Lucio, i genitori, già segnati da una tragedia che li ha allontanati l’uno dall’altra. C’è papa Nanni, il venerato santone esorcista, che vede in Andrea un allievo e in Miriam i segni del demonio. E infine c’è Gabry, la migliore amica di Miriam, che da Bologna le manda lunghi messaggi. In sette giorni, i racconti dei personaggi si alternano a svelare una trama di amore e morte, di salvezza e destino, dove la ragione sfuma nell’inconscio finché la realtà non deflagra e riprende il sopravvento.


Andrea Donaera, attraverso una travagliata storia d'amore, descrive con estrema innocenza un Dolore che domina una vicenda intrisa di Fede e Misticismo, che contaminano legami familiari sussurrati e gridati attraverso la voce dei suoi Personaggi che, rivolgendosi a chi non può rispondere, quasi come davanti ad uno specchio, suscitano nella sincerità più completa tanti ricordi e riflessioni; questi pensieri scomposti, dettati principalmente da  Risentimento, sporcano una scrittura che col dialetto diventa più sanguigna e veritiera ma che, quasi strozzata, ben si modella sulle tante diverse reazioni che servono all'Autore per ottenere risposte concrete per affrontare insieme una Tragedia che affondava le sue radici in un passato mai addomesticato, dove il Male si era diffuso negli anni attraverso gesti e parole dettati da Rabbia, Follia e Vendetta.

L'interesse principale dell'autore è far comprendere cosa passa nella testa dei Personaggi, rendendo visibile quell'Angoscia e quel Risentimento che dominano ancora adesso rendendo nuovamente vittima chi non era riuscito a dimenticare quel Passato che aveva lasciato ferite profonde tali da rendere instabili le relazioni presenti. 

Anche lo Stile di Donaera viene "contaminato" da questa ansietà: l'inquietudine si sviluppa in una prosa che da lirica si trasforma stilisticamente attraverso l'alternanza di capitoli interamente scritti in prima persona, da altri in seconda, fino a immergersi in monologhi che, privi del dialogo, accrescono ancor di più quel senso angosciante di una Narrazione che accorcia il respiro rallentando le parole che poco alla volta si scoprono rabbiose.

Nonostante la coralità di diverse voci, la trama viene sviluppata principalmente dal dialogo silenzioso dei due Protagonisti, Miriam e Andrea: stremati fisicamente e mentalmente dalla loro situazione, daranno vita a pagine ricche di sentimento, comunicando tra loro attraverso ricordi e sensazioni che danzano in un infinito "sali e scendi" di emozioni, capaci di esulare i due da quel limbo in cui era intrappolata Miriam, per continuare insieme a sperare, a credere fortemente che l'Amore poteva essere più forte del Male

Miriam, in coma, sembrava quasi essersi presa una pausa di riflessione per allontanarsi da una vita che aveva riservato solo sofferenza, spazi angusti dove sopravvivere in attesa che qualcuno potesse correre in suo aiuto per farla uscire fuori da questa sofferenza, convinta forse che quel qualcuno potesse essere Andrea; anche lui però si trovava in difficoltà, soffocato da una vita resa difficile dal Destino avverso che lo aveva rinchiuso in un profondo silenzio da cui cercava disperatamente di uscire, da quel silenzio di una casa dove sfuggire lo sguardo della madre era diventato vitale per dimenticare; Andrea cerca quel coraggio per andare avanti, per tornare a parlare aggrappandosi con disperazione a Miriam, l'unica che poteva ascoltarlo veramente. In quelle parole c'è tutta la sua forza per farla svegliare da quel sonno, c'è tutta la sua Paura di restare di nuovo nella solitudine, proprio adesso che aveva capito che per poter restare vivo doveva trattenere Miriam, con il suo egoismo, all'interno della gabbia creata da quel loro Amore malato. 

Nel libro possiamo facilmente ritrovare la personalità dell'autore espressa principalmente nel rapporto con la sua terra, raccontata senza filtri, frutto di un vissuto che lo porta a descrivere senza falsi moralismi tutte le contraddizioni di un Salento che, con Gallipoli, esprime al massimo tutta l'oscurità, ben presente nella mente e nelle vene dell'autore, di una terra dove mistero e male, sotto forme diverse, avevano avvelenato la gente costretta a convivere con credenze popolari, superstizioni ed esaltazioni della fede: in questa ottica la figura di papa Nanni, sacerdote carismatico, esorcista "santone" eretto nel Romanzo quasi come padre putativo di Andrea, viene enfatizzata come arma per combattere e sconfiggere il Male: Andrea all'inizio, ritrovatosi ad un bivio, condizionato aveva scelto Dio, allontanandosi da un Sentimento che adesso però stava riaffiorando suscitando dubbi e incertezze; guardandosi dentro con occhi diversi con questa sua inquietudine sarà costretto ad odiare tutto e tutti ma soprattutto se stesso per riuscire ad essere finalmente diverso, libero per diventare lui stesso Speranza per Miriam

Nelle pagine finali, con non poche difficoltà, il lettore arriverà ad un Epilogo sofferto che, in una storia sospesa tra Realtà e Illusione, finirà per emozionare pur lasciando ancora diverse ombre sul Dolore e su quella capacità risanatrice di un Amore che era riuscito forse solamente in maniera onirica a riunire due anime sofferenti. 

Davvero tanti Complimenti sinceri ad Andrea Donaera che, dopo il brillante esordio con IO SONO LA BESTIA , conferma la capacità di raccontare storie sviscerate dalla sua Intimità che riescono in maniera "prepotente" ad elevarsi per condurre a riflessioni profondeNelle sue storie il Male e l'Amore alla fine si annullano, coinvolgendo il lettore in una lettura profonda che indaga negli abissi oscuri dell'anima, che affascina soprattutto per uno stile davvero unico e particolare, che riesce a plasmare i suoi Personaggi che colpiscono principalmente per la loro forza interiore rimanendo dentro ai lettori anche dopo terminata la lettura. 







Andrea Donaera è nato nel 1989 a Maglie ed è cresciuto a Gallipoli. Nel 2019 ha pubblicato per NNE il suo romanzo d'esordio,Io sono la bestia, che è stato salutato da pubblico e critica come un vero caso editoriale ed è stato tradotto in Francia. Collabora con il quotidiano Domani e scrive per Metalitalia.






Lei che non tocca mai terra

AUTORE : ANDREA DONAERA

GENERE: NARRATIVA CONTEMPORANEA

CASA EDITRICE: NN EDITORE

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 SETTEMBRE 2021

FORMATO DISPONIBILE: E-BOOK / COPERTINA FLESS.
 
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lunedì 22 novembre 2021

LORO di Roberto Cotroneo

 Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi piú oscuri della mente?

È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro.
Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia. Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate. Ogni cosa è scelta con gusto, con garbo, con dedizione. Le gemelle, identiche, sono una meraviglia di educazione e di talento. Lucrezia ama il pianoforte, Lavinia l’equitazione. Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore.




Roberto Cotroneo ha scritto un libro dove, attraverso la Protagonista, si potrà intraprendere un viaggio nella psiche più profonda, analizzando l'Irrazionalità della mente cercando le forze necessarie per combattere contro una Realtà alterata, contaminata da un Veleno capace di infettare tutte quelle certezze rimaste a cui aggrapparsi disperatamente.

 

Tutto ha inizio quando Margherita verrà assunta dalla famiglia Ordelaffi, una famiglia apparentemente normale, perfetta, che abitava nella campagna romana all'interno di una costruzione artificiosa; Al principio la Protagonista si troverà affascinata, attraversando momenti di gioiosa complicità, innocente e a tratti ansiosa, soprattutto con le due gemelline : Lucrezia e Lavinia.

All'improvviso però questo equilibrio sembrera rompersi sotto i colpi di strani sorrisi, comportamenti ambigui e soprattutto di fronte a misteriose apparizioni che, giorno dopo giorno, porteranno Margherita, spinta dalla volontà di capire e ottenere risposte, ad un passo dalla Follia dopo aver fatto i conti con le sue Paure più intime.

L'Autore con il suo Stile, agile ed raffinato allo stesso tempo, sembra voler prendere in prestito le ambientazioni tipiche del Genere Gotico, rendendo la Narrazione ancor di più ricca di Suspance e condizionando il Lettore che si ritroverà smarrito tra Verità e Finzione. In quest'ottica sono anche le diverse interruzione nelle testimonianze, quando la voce narrante si rivolgerà direttamente al Lettore, come per scusarsi e garantire la veridicità di quello raccontato, quasi giustificando le mosse di un Destino subito come inevitabile.

Nel momento in cui tutto sembrerà precipitare, e per Margherita risulterà impossibile trovare una via d'uscita da quel mondo dove il Male aveva sfidato l'impossibile, sarà allora che l'Autore ci disorienterà con un colpo di scena che renderà l'Epilogo davvero imprevedibile, senza risposte sufficenti per risolvere tutti i dubbi seminati abilmente durante la vicenda.

Complimenti sinceri a Roberto Cotroneo che ha scritto un libro che mette in crisi la Razionalità in un crescendo di Tensione, indagando sulle conseguenze imprevedibili del Bene e del Male, portando il Lettore a naufragare tra un mare di sotterfugi, ossessioni e angosce che metteranno sotto pressione non solo i Protagonisti.

 

lunedì 8 novembre 2021

Enne di Valentina Durante


 Colpito da un lutto improvviso e dolorosissimo, un uomo sceglie di cambiare drasticamente la sua vita e abbandona un prestigioso impiego da manager in una multinazionale per diventare codista: trascorre le mattine negli uffici pubblici, dove sbriga piccole incombenze per conto di altre persone mettendosi in coda al posto loro. La sua nuova quotidianità solitaria e ossessiva s’incrina il giorno in cui decide di esaminare meglio i pacchi che, ogni martedì, una cliente lo incarica di spedire. Perché gli sembra che abbiano a che fare con lui e con il suo passato? Un romanzo epistolare, una matrioska di storie che sostano sull’ambiguo crinale tra realtà e finzione ed esplorano l’amore nel suo complesso intrico di desiderio, rimorso e volontà di controllo.





Valentina Durante ha scritto un libro capace di esplorare i sentimenti più intimi dell'essere umano, attraverso una Narrazione che procede placida per poi "irrigidirsi" nelle fasi dove il monologo interiore viene raccontato con fatica senza mai troppo soffermarsi a riflettere sui tanti dubbi e domande dell'esistenza, sul rapporto tra Bene e Male, per dimenticare rimorsi e rimpianti.

L'Autrice sceglie la forma epistolare per raccontare la fuga del Protagonista dalla Realtà per entrare nel vortice di una vita "artificiale"; dieci lettere in cui è racchiusa tutta la sua Fragilità, le confessioni più semplici, più intime, esprimendo la consapevolezza di essersi auto-condannato ad un isolamento dal resto del mondo per tentare, non di curare, di lenire solamente un dolore troppo forte.

Nel racconto i gesti e rituali "morbosi" nella quotidianità di un uomo che forse si era privato di una Felicità mai raggiunta, se da una parte logorano, dall'altra sono il tentativo di "congelare" il tempo, per non fermarsi a riflettere, mantenendo quella staticità che permetteva di esularsi da ogni forma di cambiamento.

Nelle lettere inviate ad Enne il Protagonista poco alla volta svela la sua personalità raccontando episodi e ricordi di una vita passata, accentuando così la distanza con la condizione presente, senza nessun rimpianto ma finalmente libero da quello che era stato e da quello che sarà, concentrato sul Presente. 

La vita da Manager si era allontanata definitivamente quando il Protagonista aveva deciso di vivere il tempo "sprecato" degli altri diventando un "codista", diviso tra Ospedale e Ufficio Postale, riducendo le sue aspettative nella semplicità di un esistenza che non richiedeva più nulla. 

Estraniato dalla vita, un uomo libero ma fondamentalmente solo, dopo che la compagna di una vita, con la sua morte, aveva anticipato solo un distacco forse già presente nella sua testa, rendendo il Protagonista per sempre "vittima" di una situazione che non concedeva possibilità per essere "Carnefice". 

Il racconto delle conversazioni tra estranei (a volte quasi irreali) in coda alla posta nascondono una necessità di un rapporto sincero, di un Dialogo naturale, dove non c'è bisogno di nascondere la propria Intimità; il racconto serve al Protagonista per ottenere approvazione ma anche risposte cariche di comprensione, al fine di rendere evidente la drammaticità di una situazione infelice. 

Quando il nostro Protagonista si spingerà al limite, cominciando a credere di poter abbandonare tutto, l'Odio accumulato, che trapela dalle parole indurite e amareggiate, sarà sempre più trattenuto a fatica, rischiando di far contaminare il Pensiero dal suo Veleno

A questo punto si coglierà l'abilità stilistica dell'autrice che "trascina" la Narrazione dal NOI all'IO, dissotterrando un finale inaspettato che, se da una parte disorienta il Lettore, dall'altra rivaluta in maniera positiva ed empatica la sorte del nostro Protagonista... malato forse solo di Solitudine.

Complimenti sinceri a Valentina Durante che ha scritto un libro davvero profondo sulla Fragilità umana e su come si reagisce a certe dinamiche dolorose: in particolare la mente umana a volte si sottomette in maniera inaspettata creando delle limitazioni che proteggono "partorendo" una condizione alternativa alla Realtà stessa, rendendo prigionieri nel vivere, consapevoli di una condizione infelice e per questo in costante ricerca di una libertà chealla fine, rimane solamente sperata perché inconsciamente respinta.





martedì 2 novembre 2021

Hypnosis di Andrea Zanetti


 Il dottor Peter Barrell è l’uomo del momento a Los Angeles. La ricchezza, la fama e il successo si traducono in una vita da sogno, frutto di una capacità unica: con una breve terapia rivoluzionaria infatti, l’ipnotista più in voga di Hollywood cambia la vita delle persone, liberandole dalle loro costrizioni mentali. A lui si affidano star del cinema, politici e ricchissimi uomini d’affari. Ma quando una sua paziente viene trovata uccisa in circostanze misteriose dopo l’ultima seduta, i detective della omicidi iniziano a stringere il cerchio proprio attorno all’analista che intanto inizia a soffrire di stani vuoti di memoria, stanchezza mentale, confusione, allucinazioni. Le cose si complicano ulteriormente quando il suo mentore, il dottor Charlie Cooper, lo mette in guardia dall’ipnosi profonda autoindotta, una sorta di trance che Peter potrebbe essersi procurato in modo inconsapevole e di fatto aver commesso un omicidio senza essersene reso conto. La vita di Barrell precipita allora in un vortice di sospetti, falsi indizi, menzogne e depistaggi che lo trascineranno giù, nei più profondi meandri della propria mente, alla disperata ricerca della verità, fino all’ultimo, destabilizzante, colpo di scena.





Andrea Zanetti, dopo averci regalato una straordinaria Saga Storica che vede come Protagonista una Venezia dell'epoca d'oro (Il Principe di Venezia  - Leon da Mar - I Cavalieri di San Marco)

 si "cimenta" con molta originalità e convinzione nel genere Thriller, nello specifico nel Thriller psicologico, con il suo libro HYPNOSIS.

L' Autore racconta la vicenda ricamando la Trama poco alla volta, dividendo concettualmente in due parti la storia che vede nella prima parte un Narrazione più pacata e libera da certi vincoli tipici del Genere, mentre nella seconda troviamo molta più Suspence e Tensione che accrescono ancora di più il coinvolgimento del Lettore "catturato" da una storia davvero ricca di colpi di scena, misteri e situazioni complicate.
 
C'è particolare attenzione, nella parte iniziale del libro, nel centrare tutta l'attenzione per tratteggiare la personalità (quasi edonistica) del nostro Protagonista: il dottor Peter Barrell vive immerso nel lusso e circondato da quella agiatezza che la sua condizione di medico gli permetteva; una vita spensierata, sempre alla ricerca di emozioni forti, che a 42 anni lo vedeva Protagonista  nel pieno delle forze pronto a cogliere tutti i benefici della sua posizione; anche nella professione dimostrava determinazione e una sicurezza che facilmente magnetizzava i propri pazienti: un uomo capace di entrare nella mente delle persone, sradicando i problemi con un metodo del tutto innovativo, discutibile, che lo aveva reso però indispensabile per la cerchia di vip a cui prestava soccorso. 

Tutta l'abilità dell'Autore però permette solo in parte di scoprire l'interiorità di un Protagonista che fino a metà del libro aleggia nel mistero con gesti e azioni che celavano quella parte oscura del suo essere e non permettevano ancora di essere comprese fino in fondo. 
 
Stilisticamente c'è da notare  che la scelta di numerare al contrario i capitoli, che scorrono in una sorta di countdown al contrario ,  accresce di certo tutta quella tensione e ansietà presenti nella storia, in particolare nella parte centrale e finale del libro. 

Poi anche la parte descrittiva relativa ai luoghi in cui si svolge la vicenda colpisce il lettore che di certo non rimane indifferente, avvolto dalle atmosfere e luci di una Los Angels bella e dannata, che di giorno regalava bellezze "artificiali" per poi di notte assecondare tutte le fantasie e gli eccessi di chi viveva una vita  "senza filtri". 

All'improvviso però questa vita vissuta in una sorta di limbo, senza scadenze o problemi, comincerà a scricchiolare sotto i piedi del Protagonista che sarà coinvolto in un crescendo di dubbi e incertezze che lo faranno vacillare e perdere tutto lo smalto della fase iniziale.

Peter, non mostrando più la certezza e la spensieratezza dipinta nella fase precedente, condizionerà anche la Narrazione che d'un tratto  s'incupisce rendendo anche le strade e i palazzi di Beverly Hills  più sinistri e carichi di energia negativa, quasi che anche la città voglia partecipare all'angoscia del Protagonista. 
 
Quando poi una sua paziente  verrà ritrovata morta in circostanze del tutto anomale,  Peter verrà inevitabilmente coinvolto nelle indagini di un caso troppo spinoso che concedeva molti dubbi e poche certezze. 

Da questo punto in poi anche il lettore si ritroverà a vivere nella mente del Protagonista che, sempre più in affanno, cercherà di mantenere la calma dominando i tanti pensieri confusi, riportando invece alla mente i ricordi che però correvano troppo veloci. 

Un viaggio "inquieto" attraverso le tante sensazioni contrastanti che, oltre ad accrescere un senso di angoscia in questa fase del libro, provocano quella tensione ed adrenalina "giusta" per permettere al lettore di rimanere nella "pressione" di una trama che pagina dopo pagina andava sempre più complicandosi.

Peter, sempre più attanagliato da Incubi frequenti, vive la situazione con una forte sensazione claustrofobica che non lo abbandona nemmeno un attimo durante la giornata dove, impegnato a trarre le fila delle sue azioni, si ritroverà spesso, forse inconsciamente, prima a giustificare e poi a coprire le sue manchevolezze

Anche la sua immagine, riflessa allo specchio, non era più la stessa: come invecchiato di colpo, portava addosso i sintomi di una condizione che lo stava impegnato anche "fisicamente", un campanello d'allarme lanciato da una vita di successo che adesso mostrava le spalle al nostro Protagonista. 

Quando le indagini, portate avanti a fatica, lo metteranno  spalle al muro, di colpo tutto il  mondo crollerà addosso a Peter che stazionerà drammaticamente in bilico
tra l'essere colpevole o innocente

Quella sua terapia, non del tutto convenzionale, utilizzata e perfezionata negli anni con successo,  permetteva di uscire dalle gabbie costruite dalle sofferenze, di aggirare quei muri e barriere della mente, attraverso una porta creata dal ritorno ad un istinto primordiale; Adesso però tutto sembrava perduto, con effetti collaterali, forse irreversibili, che avevano reso Peter non più padrone delle sue azioni. 

 Il Protagonista, dopo aver toccato il fondo, era fortemente deciso a "ripulire" la sua morale sporca e piegata negli anni dal peso dalle sue scuse, dall'appagamento di un ego davvero ingombrante; Il suo universo stava collimando e invece di evitarla decide di accelerare quella collisione inevitabile, solo nella speranza di ricavare qualcosa di buono per difendere la sua persona da un crimine che forse davvero non aveva commesso.


Peter, invaso da Odio e Rabbia, è destabilizzato da tante Verità scoperte che lo portano a non capire più cosa era adesso e cosa era stato nel Passato.... 
Se il sogno può essere qualcosa di Reale, solo il Ricordo determina ciò che è accaduto realmente. 

Oltrepassati quei stessi limiti che inconsciamente non accettava, Peter scoprirà di essere stato manipolato, dovendosi confrontare poi con una nemesi che finalmente aveva mostrato il suo vero volto;
In un delirio allucinogeno il Protagonista non crederà più alla sua innocenza e in un ultimo slancio cercherà di liberare il suo corpo, in simbiosi con la sua sua anima, nel tentativo di sottrarsi in maniera violenta da quel Dolore che ormai lo rendeva prigioniero della sua mente.

In un finale drammaticamente imprevedibile il lettore viene travolto dalle tante sensazioni ed emozioni provate. 
Con l'amaro in bocca si leggono a fatica le ultime pagine alla ricerca di conferme e risposte ai tanti dubbi ancora insoluti che proprio nel momento in cui sembra apparire una luce concreta subito drammaticamente si ricade nel buio con l'ultimo colpo di scena che getta il lettore nell'angoscia per aver vissuto, come il Protagonista, un incubo che solo apparentemente sembrava aver avuto fine. 

Davvero tanti complimenti sinceri ad Andrea Zanetti perché ha scritto un libro davvero molto originale, che riesce a tenere in tensione  fino alle ultime pagine il lettore che, dopo essere stato così tanto coinvolto dalla storia, nella parte finale si sente un pò tradito da quel finale del tutto imprevedibile, che gioca, un pò come tutta la storia, sulla veridicità delle azioni legate al valore del tempo e del ricordo che a volte, insieme alla mente, è capace di ingannare più degli uomini stessi. 

Un grosso in bocca al lupo all'Autore anche per la sua nuova avventura editoriale che mi auguro possa regalargli tante belle soddisfazioni nel prossimo futuro. 

       


        Andrea Zanetti


Andrea Zanetti, classe 1984, è uno scrittore veneziano. Laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Padova, con un curriculum in Storia e Politica Internazionale, lavora come controllore del traffico aereo ad Abano Terme (PD). La passione per Venezia e per la sua storia, viene trasferita dallo
studio alla creazione di una saga di romanzi storici ambientati tra gli eventi che hanno caratterizzato la vita della città e del suo impero.



     

  Editore ‏ : ‎ 
Krismia Edizioni
   Data uscita: 29 agosto 2021
  • Formato: copertina flessibile‎ 360p. 
  •                 E-BOOK
  • Genere : Thriller psicologico

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