Silvia è una donna personalmente e professionalmente realizzata, ma la serenità della sua famiglia non è destinata a durare. A turbarla contribuiranno una serie di eventi, tra cui l’incontro con Pier, un geniale chirurgo, molto più giovane di lei, di cui si innamora perdutamente a dispetto della differenza d’età. Milano fa da sfondo alla loro storia e al viaggio introspettivo in cui l’autrice ci guida conducendoci alla riflessione su importanti tematiche, quali la caducità del tempo e la falsa morale che, al giorno d’oggi, troppo spesso etichetta le relazioni.
La casa della domenica, scritto e pubblicato nel 2015, riappare in una nuova veste, frutto della riscrittura della Antonacci alla luce delle nuove consapevolezze acquisite nel corso di questi anni. La stessa protagonista, tratteggiata a propria immagine e somiglianza prima che le venisse diagnosticata la sindrome di Asperger, in questa nuova edizione, è da (ri)conoscere con un nuovo sguardo.
Teresa Antonacci con il suo libro racconta una vicenda di vita comune, si magari un po’ “fuori dagli schemi” ma certamente vera sia per come viene narrata e sia per il carico emozionale che investe il lettore; quando la Protagonista sarà capace di lasciare le convenzioni imposte da una società e liberarsi del tutto al sentimento puro e sfrenato, riuscirà ad incontrare nuovi sogni che appagheranno i suoi bisogni senza pero’ trascurare le conseguenze tratte dai dubbi e sensi di colpa.
Lo Stile utilizzato rende il tutto più intimo, difatti la Narrazione viene portata avanti dalla voce dei due Protagonisti (Silvia e Pier) con un Dialogo curato e preciso tanto che il Lettore riesce a scavare nell’intimo per capire al meglio le personalità e comprendere il loro essere piu’ inconfessato.
Partendo dal Titolo del libro si capisce come la quotidianità di Silvia prendeva “una boccata d’aria” dalla monotonia di una vita monotona solamente durante “La Domenica”, giorno destinato a cio’ che più le piaceva fare, ripetendo gesti e rituali scanditi dal tempo che passava senza troppe “distrazioni”; Tutto questo sarà stravolto dall’incontro con Pier che sconvolgerà la vita di entrambi.
Pier rappresenta la Passione, giovane e impetuoso, sarà capace di abbandonarsi senza pensieri al suo Destino; Silvia, più matura , dovrà opporsi al Cuore con la Ragione, lei che nella vita non era abituata ad avere dubbi. Entrambi sentimentalmente provati e tormentati, dopo tanti sguardi fugaci e baci rubati, giocano a rincorrersi fino a quando Silvia deciderà di fermarsi e cominciare Lei a rincorrere il suo Cuore.
Finalmente non più schiava della sua vita , libera di piangere o ridere senza sentirsi in colpa, verso l’Epilogo del libro Silvia capirà che non è sbagliato seguire ciò che era dettato dal sentimento, ciò che non si riusciva ad arginare con impeto, non senza affanni e dubbi, decisa a condividere quel suo “spazio” di libertà con Pier che entra quindi nel suo mondo, nella sua quotidianità, nella necessità di ritagliarsi una parentesi di felicità, d’Amore in una vita fatta di giorni, mesi, anni tutti uguali.
Molto bello il libro di Teresa Antonacci a cui vanno i miei complimenti più siceri, perchè ha saputo “rapirmi” e coinvolgermi con la sua Storia, una storia comune , fatta di Sentimento, Passione, Paura ma anche e soprattutto esaltata dalla ricerca del Bene, di un senso di soddisfazione in particolare in Amore dove, come nella vita, nulla è dato per scontato, con la consapevolezza (espressa dai Protagonisti) che la vita è troppo breve per essere vissuta di rimpianti e rinunce e che in una maniera o nell’altra il Destino riesce sempre ad indirizzarci verso la sua strada, spetta solo a noi capire e decidere se percorrere o meno quel sentiero che seppur ricco di imprevisti e salite, alla fine se accompagnati dalla persona giusta ci sembrerà meno faticoso del previsto.
( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )
Teresa Antonacci nasce nel 1964 in provincia di Bari, dove attualmente vive e lavora. Sposata, tre figli, un marito, un cane e una tartaruga, ricopre un incarico dirigenziale in Poste Italiane. Quasi è il suo nono libro, sequel di La dodicesima stanza, pubblicato da Les Flâneurs Edizioni nel 2016 e foriero per l’autrice di numerosi podi in premi internazionali, tra cui la I edizione del Premio Letterario Internazionale Maria Cumani Quasimodo e la XI edizione del Premio Giovane Holden.
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