Inghilterra, 1888. Una serie di efferati omicidi paralizzano Londra gettando nel terrore il quartiere di Whitechapel, dove Damon Blake si è appena insediato, trasferendosi dall’India per sfuggire al suo passato burrascoso. I delitti portano la firma di Jack Lo Squartatore e, suo malgrado, Blake ne verrà coinvolto trovandosi nel mezzo di un vero e proprio incubo che, tra visioni notturne e donne misteriose, lo porterà a dubitare delle sue stesse facoltà mentali, fino a giungere sull’orlo della follia. Dissolvere le ombre che avvolgono Whitechapel, salvare se stesso e far luce sull’identità del misterioso serial killer, diventeranno gli obiettivi primari di Damon Blake che dovrà innanzitutto scontrarsi con il lato oscuro della sua anima.
Avevo fatto e visto abbastanza. Non avrei più ucciso. Per quella notte.
Il protagonista, Damon Blake, è un personaggio fortemente turbato dal senso di colpa per un passato in India che lo vedeva colpevole , continuamente in fuga, si stabilisce ,insieme al suo fidato maggiordomo Kamal, a Wilson House, residenza appartenuta a un’artista misteriosamente scomparsa, non immaginando di essere coinvolto in prima persona nelle vicende cruente dell’omicida seriale di Whitechapel.Durante il suo soggiorno cercherà senza riuscire di non farsi coinvolgere dalla dissolutezza della vita dei nobili conosciuti, restandone tanto meravigliato quanto affascinato.
Con una scrittura scorrevole e un linguaggio capace di creare tensione e angoscia il lettore , tramite gli occhi di Damon Blake, si abbandona totalmente alla narrazione. Il protagonista, ingannato dai sensi, racconterà la vicenda diventandone parte stessa attraverso i sogni che, dominando la sua parte buia dell’animo, diveranno incubi cosi’ reali da portare LUI a sospettare di tutti perfino di se stesso e NOI lettori a puntare più volte il dito verso un colpevole anche perchè ingannati dagli indizi seminati con abilità dall’autrice. Secondo me il tema centrale del libro è rappresentato da questa contrapposizione tra LUCE e OMBRA che domina i personaggi e in particolar modo il protagonista principale; questa introspezione del personaggio ci fa capire come l’animo umano a volte possa essere cosi’ dominato dalle ombre del passato, tanto da portare Damon Blake, solo e abbandonato a una sorte apparentemente inevitabile, a considerarsi colpevole per forza anche perchè predisposto a trovare una giusta pena per le colpe passate. Il fatto di non aver accettato e tenuto a bada la propria ombra lo metterà in grave pericolo rendendolo a tratti apatico, incapace di reagire. Siccome però l’OMBRA non puo’ esistere senza LUCE ecco che l’intervento insperato del Tenente Sheppard viene visto in quesa chiave, difatti solo grazie a lui si troverà la giusta via per decifrare i tanti misteri e far luce su altre OMBRE.
Il libro è veramente molto coinvolgente, è un crescendo di sensazioni che portano a voler sempre di più addentrarsi nella storia per capirne il finale. Complimenti sinceri all’autrice che è riuscita nella difficile impresa di costruire una storia che , seppur basata su elementi reali , ha risvolti a tratti fantastici con fortissime tinte noir e con colpi di scena , compreso il finale, veramente inaspettati.
( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )
Sara Di Furia è nata a Brescia dove vive e lavora come insegnante nella scuola secondaria di secondo grado. Ha all’attivo già diverse pubblicazioni, tra cui “La regina rossa” e “Jack”, entrambi con La Corte Editore. E’ apprezzata da lettori e critica per la sua scrittura intensa e le atmosfere intrise di mistero che le hanno fatto ottenere attenzioni anche da diverse case editrici straniere.
Nessun commento:
Posta un commento