lunedì 11 gennaio 2021

Lo Spettro e la Guaritrice di Tanja Mengoli

 

“Sebastian, lo Spettro. Era un uomo, si è scoperto semidio. E’ stato ucciso ed è rinato mostro. Iaso, una Dea minore, fuggita dall’Olimpo duemila anni fa. Sola fra gli uomini è rinata guerriera.”

Le loro anime si sono avvicinate in una lurida prigione, senza nemmeno conoscere l’aspetto l’uno dell’altra, si sono innamorati. Gli Dei li hanno dolorosamente separati sconvolgendo le loro vite. Entrambi sono costretti a cambiare, ad evolvere per sopravvivere. Hanno preso strade diametralmente opposte senza sapere più nulla l’uno dell’altra. Il fato li vuole cocciutamente riunire ma, per riuscirci, li obbliga a percorrere sentieri ardui e pericolosi. Li pone davanti a scelte difficili e ostacoli in apparenza insormontabili.
“Una bambina è stata rapita.
Una condanna è stata emessa.
La caccia è aperta.”



Per la mia recensione voglio partire analizzando il titolo e la bella copertina del libro di Tanja Mengoli: Il titolo richiama i due protagonisti principali per le loro “abilità”(lo Spettro e la Guaritrice) mettendo l’accento sulla loro natura umana seppur trattandosi di una Dea e di un SemiDio, con l’intento quasi di spogliarli del loro titolo e renderli più antropici; la copertina invece denota l’amore dell’Autrice per l’arte Greca e per la Mitologia di cui il libro è pieno di riferimenti, andando nella narrazione a “scomodare” figure come Zeus, Ares e Dioniso.

La Trama narra la storia di Iaso e Sebastian che, dopo essersi conosciuti nel Passato unendo le loro anime nella sofferenza, seppur mai incontrandosi, nel Presente narrativo riusciranno a ritrovarsi quando lontani da casa, dai loro affetti, in perenne lotta contro un senso di colpa, si ritrovano in fuga da una sofferenza passata e dai ricordi dolorosi.

Il libro si apre con una scena di condanna, la colpa attribuita a Sebastian che viene descritta con uno strazio tale da provare sia i protagonisti che il lettore.

La Narrazione sarà portata avanti in alcuni frangenti dai ricordi di Iaso e Sebastian che si alterneranno poi successivamente nelle loro descrizioni caratteriali più peculiari; Iaso viene descritta come una donna(Dea) forte, sempre pronta a salvare più anime possibili, ma segnata da un carattere debole, fragile, con un forte senso di colpa per non essere stata pronta ad aiutare Sebastian e per questo in fuga da casa per non voler dividere l’aria con quei suoi pari capaci di aver espresso una simile condanna che ai suoi occhi appare ingiusta. Se Iaso rappresenta la “luce” di certo Sebastian non può che non essere l’oscurità (umana):di lui ci colpisce l’immagine allo specchio di un uomo stanco, con profonde occhiaie, braccato da un destino amaro che lo aveva fatto fuggire dalla morte, che lo aveva “marchiato” per questo, e punito trasformandolo in un mostro privo di coscienza e assetato di sangue, sfruttando tutte la sue “abilità” per sopravvivere.

Il Destino volendo fortemente ricongiungere i due, li farà imbattere in un incontro-scontro dal quale rimarranno entrambi benevolmente scossi: Iaso, che a differenza di Sebastian non aveva riconosciuto subito l’uomo a cui s’era affezionata, riuscirà bene a resistere all’attrazione e al desiderio verso quell’uomo “mai visto fino ad allora” ma non riuscirà a darsi una spiegazione del fatto che la sua Anima vibrasse in maniera spasmodica quando si trovava vicino a Sebastian….fino a quando anche lei capirà ricordando.

Una volta ricongiunti si troveranno a combattere uniti contro un pericolo comune, più forti perché finalmente insieme, sapendosi anche sacrificare per il bene dell’altro; Sebastian in particolare riuscirà a trovare un briciolo di pace durante la sofferenza provata nei suoi tanti incubi, che lo portavano a subire di nuovo le punizioni inflitte da quelle figure fameliche, grazie alla presenza di Iaso che con il suo tocco riuscirà ad addolcire il pugno chiuso di Sebastian che a sua volta per non farla soffrire di nuovo costringerà il suo cuore a una prova difficile.

Lo Stile, oltre a dimostrare una cura specifica, è vivace, mai pesante pur trattandosi di una vicenda intricata e con tanti personaggi.

Come Temi principali, inizialmente abbiamo l’Amore, espresso dai due Protagonisti a cui poi si affiancherà la Vendetta, in particolare per Sebastian e il Senso di Giustizia che invece guiderà Iaso nella parte finale del libro.

Il libro si concluderà con un atmosfera di intimità ma anche con un senso di smarrimento, ponendo un punto interrogativo sulle vicende future riguardanti un Personaggio in particolare, che di sicuro sarà Protagonista del prossimo libro di Tanja Mengoli.

Il libro a me è piaciuto sia perché rappresenta una lettura che emoziona fortemente, capace di creare empatia per i suoi personaggi, e sia perché la storia d’Amore è ben bilanciata con quella “Tragedia” che colpisce e coinvolge il lettore ancor di più perché l’Autrice ,come già espresso, rende umani e più vicini a noi personaggi Mitologici dando vita a una Storia Romance in stile Dark Fantasy che unisce emozione e suspance.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )


Tanja Mengoli è nata a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna. Nella vita reale é un perito tecnico commerciale, ovvero ragioniere, e lavora come impiegata amministrativa dal 1996 presso un’azienda della zona.
Ha sempre amato leggere e studiare, appassionata di storia e mitologia.
Da quando ho imparato a scrivere ha iniziato a mettere nero su bianco le vite e le storie che creava. La sua immaginazione e la sua fantasia hanno sempre accompagnato Tanja fin da quando, da bambina, a letto prima di addomentarsi, si perdevo in mondi immaginari popolato da creature fantastiche. Il desiderio di mettere su carta le sue storie, i personaggi e le loro vite, è diventata una necessità che è cresciuta con lei.

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