In un mondo non troppo diverso dal nostro, dominato dalla tecnologia e da un clima imprevedibile, la scienza ha finalmente stabilito che criminali si nasce: il gene C, responsabile della violenza nei comportamenti, è stato individuato e grazie al controllo delle nascite imposto dalla legge la società è ormai pacificata. La scienziata Elisabetta Russo, che ha contribuito alla rivoluzionaria scoperta, non nutre dubbi sulle pratiche di selezione genetica del governo, nonostante le proteste degli oppositori. A venticinque anni dall’entrata in vigore della legge Genesi, però, una serie di eventi drammatici scuote le sue certezze mettendo in pericolo la sua stessa vita. Ed è soltanto grazie alla premura di Nghele e all’amore del giovane Lionel che Elisabetta trova il coraggio di ribellarsi alle regole e ai limiti che lei stessa si è imposta. Dopo “Preludio a un bacio”, Tony Laudadio torna con una favola distopica che, immaginando un futuro vicino nel tempo, si interroga sul nostro presente in cerca della perfezione a ogni costo. E ci insegna che le scelte di libertà e amore sono le uniche capaci di vincere la paura e segnare la strada che porta alla felicità. Per chi sogna un futuro in cui le auto si guidano da sole, per chi ha riletto una poesia di Montale di cui ricordava solo pochi versi, per chi ascolta il tintinnio di un acchiappasogni in veranda, e per il mistero della rosa blu, che obbedisce all’artificio della bellezza, ma conserva in sé la ribellione della natura.
L’individuazione genetica del Gene C e l’eliminazione degli individui portatori di tale gene aveva abbattuto la criminalità del 73%, mutando radicalmente la civiltà occidentale, alle prese con città svuotate, cambiamenti climatici e innovazione tecnologica che rendeva “asettica” ogni forma di relazione umana.
La Protagonista del libro è Elisabetta Russo, brillante scienziata che con il suo lavoro aveva contribuito più degli altri alla realizzazione della Legge Genesi; Una donna assorbita completamente dal suo lavoro, priva di “distrazioni”, descritta come fredda e sicura di se, in realtà con il suo atteggiamento costruito artificialmente cercava solo di sfuggire ai sentimenti ed emozioni per i quali non era portata.
La Lettura procede in maniera avvincente pagina dopo pagina in un crescendo dove le complessità delle Tematiche rendono la Narrazione da Statica a Dinamica con lo Stile dell’Autore ammaliante e fascinoso volutamente centellinato per raccontare poco alla volta la Trama mantenendo la suspance fino alla fine.
Nel libro poco per volta comincia ad insinuarsi il Dubbio che l’assensa del Male possa rappresentare davvero un Bene per l’intera Umanità o che la medicina al servizio dell’uomo, anche se utilizzata per liberare dal Male, limitasse la stessa libertà rendendo tutti gli individui schiavi del Bene a tutti i costi???
Ed è così che le Convinzioni della Protagonista cominciano a vacillare lasciando spazio nella sua coscienza ad un conflitto interiore innescato da un evento inatteso….. un “miracolo” che fa riflettere, capire, per ritornare sui propri passi per accettare anche la Diversità.
Nell’Epilogo la concitazione e il panico della Narrazione fanno da contrasto alla Vita che prepotentemente premeva e lottava insieme alla Protagonista per riuscire ad imporsi e sopravvivere su tutto e tutti.
Davvero bello il Romanzo di Tony Laudadio perché, pur trattando con Originalità Tematiche importanti ,si lascia leggere senza costrizione, lasciando al lettore le considerazioni su ciò che è giusto e su ciò che la coscienza individuale ritiene sbagliato.
In una Società (non solo quella ipotizzata dal Romanzo) dove l’Uomo ha la possibilità di imporre ciò che è Bene e ciò che è Male, si rischia di preferire troppo La Ragione al Sentimento, sacrificando il libero arbitrio per poi ritrovarci guidati dall’Istinto nel tentativo di accettare invece che distruggere…. Salvare quel poco di Bene che si nasconde nel Male….raggiungere l’Impossibile…ricordando che le Rose possono essere anche Blu.
( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )
Tony Laudadio formatosi alla Bottega di Gassman, è attore di teatro e di cinema (Risi, Moretti, Sorrentino) ed è autore di testi teatrali e di opere letterarie. I suoi romanzi, Esco (2012) e Come un chiodo nel muro (2013) sono editi da Bompiani.
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