mercoledì 2 febbraio 2022

La violenza del mio amore di Dario Levantino


Quando una sera d’estate Anna torna a Palermo incinta di lui, Rosario giura a se stesso che farà di tutto per prendersi cura di lei e del figlio che porta in grembo. A Brancaccio, però, non è concesso neppure sognare senza l’approvazione del boss del quartiere e ben presto i propositi dei due ragazzi si infrangono contro le condizioni e gli ostacoli posti da Totò Mandalà. Pur costretti a vivere nello sgabuzzino di una chiesa e incapaci di ottenere una casa popolare senza piegarsi ai ricatti del boss, i due giovani non si rassegnano. I continui soprusi dei potenti e le inevitabili complicazioni che il crescere troppo in fretta porta con sé non intaccano il legame puro e profondo tra Anna e Rosario e ai due basta una barca abbandonata in riva al mare e l’affetto del fedele cane Jonathan per sfuggire alla miseria che assilla le loro giornate. La situazione precipita quando Anna partorisce una bambina prematura: annebbiato e sfinito dall’impotenza, Rosario scoprirà dentro di sé una fiamma inesauribile in grado di cancellare ogni minaccia, alimentata dall’unica cosa che conta: l’amore.
Con una prosa agile e incalzante, Dario Levantino intreccia al racconto intimo la riflessione sociale attraverso la sincerità disarmante di un ragazzo che combatte con tenacia per conquistare il suo posto nel mondo. La violenza del mio amore è un intenso romanzo sulla forza dei sentimenti, capaci di superare le ingiustizie della vita e sconfiggere la paura della morte.




Dopo "Di niente e di nessuno" e "Cuorebomba" Dario Levantino torna a raccontare la vita del suo protagonista Rosario proprio là dove l'aveva lasciata, attraverso una continuazione ancor più complessa, a tratti graffiante, con sfumature dolci e crudeli allo stesso tempo. 

L'interesse dell'autore, come nei precedenti, non si discosta dal raccontare le tante difficoltà degli ultimi, dei vinti, mettendo però ancora più forza nel sottolineare la durezza di una vita vissuta in costante lotta con una disgraziata quotidianità che non lascia spazio alla speranza, dove l'unica forza può essere rappresentata dall'amore, un energia vitale capace di superare ogni avversità. 

Rosario ritroverà la sua Anna dopo che questa, costretta ad un bivio dalla sua famiglia, sceglierà l'amore tagliando quel cordone ombelicale che la rendeva infelice, tornando a Brancaccio con in grembo il frutto di quella scelta fatta con il cuore. 
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Rosario è sempre quel ragazzo fragile che abbiamo imparato a conoscere nei romanzi precedenti , ma adesso apparentemente sembra essere più maturo, forse perché era riuscito a gettarsi alle spalle odio e rancore che lo condizionavano, non permettendo di superare quel dolore per una perdita che adesso sembrava accettata, o forse semplicemente perché era dovuto crescere in fretta per accogliere il suo amore, per seguire la sua Anna che gli aveva regalato nuova linfa nella sua esistenza, necessaria per non arrendersi e ricominciare a lottare. 

Rosario oltre a sognare adesso cercava disperatamente una vita normale, non solo per lui, nonostante partisse già sconfitto, messo tra i "perdenti" da una società insensibile e sottomesso alle iniquità e all'indifferenza delle istituzioni. 
Nelle pagine del libro l'autore quasi "glorifica" la figura di Rosario elevandolo ad un moderno eroe che, lottando senza paura contro tutto e tutti, cerca riscatto nei confronti di un destino già scritto in nome dell'amore. 

Rosario però dovrà imparare sulla sua pelle che la guerra non si poteva vincere solo sognando, specie se si viveva a Brancaccio, una terra dimenticata da tutti, con regole non scritte, deteriorata da pochi, lo specchio di una Palermo dove, a volte per sopravvivere, si dovevano scendere a compromessi

Ed è così che, dopo la nascita della piccola Maria, Rosario non era più solo un ragazzo difficile ma anche un ragazzo padre; le responsabilità, la malattia poi e la miseria che, sempre più feroce graffiava la vita, costringeranno Rosario a scelte difficili, che andavano contro i suoi principi; l'ultima risorsa era accettare la vergogna di un ricatto, che lo trasformava in un soldato semplice in tempo di pace, per provare a combattere quel mondo che gli aveva mosso guerra, purtroppo però con la consapevolezza di farlo nel modo sbagliato, l'unica maniera per non soccombere, pronto per amore a portare sulle spalle, come un portiere di calcio, tutta la responsabilità, tutta la fatica morale di quella decisione, tutte le conseguenze di una scelta che inevitabilmente pagherà a caro prezzo solo per vedere realizzato quel desiderio d'amore, fino ad arrivate ad un epilogo, di certo non scontato per i lettori che, oltre a destabilizzare, lascerà molti con l'amaro in bocca.

Nel libro la narrazione è affidata esclusivamente a Rosario che, voce narrante, esprime il suo carattere attraverso lo stile dell'autore che si traduce in una 
scrittura parecchio incisiva ed emozionante, quasi sempre lineare e profondamente sincera che fa da contrasto ad una prosaa volte crudele, che non fa' sconti. 

C'è da notare che in questo romanzo, rispetto ai precedenti, la scrittura di Levantino risulta in evoluzione, profondamente più matura e sicura, anche se alterna ancora fasi più faticose rispetto ad altre nettamente più energiche e scorrevoli. 

Con il suo romanzo Levantino esalta la forza di un amore puro e sincero, un sentimento che rimane stabile e credibile anche quando, con estrema sincerità, la vita si dimostra non sempre buona e pietosa, ma crudelmente cieca e insensibile, menefreghista. 

Tanti complimenti sinceri a Dario Levantino che ha scritto un libro coinvolgente che non muove il lettore verso la pietà ma verso l'accettazione, spostando piuttosto l'attenzione critica verso riflessioni socio-educative che riguardano non solo la "sopravvivenza" dei protagonisti, ma una realtà vicina al nostro quotidiano che, raccontata senza filtri, risulta ancora più amara e insensata






Dario Levantino


È nato a Palermo nel 1986. Laureato in Lettere e Filosofia, insegna italiano in un liceo di Monza. La sua opera d’esordio, Di niente e di nessuno (Fazi Editore, 2018), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2018, il Premio Subiaco Città del Libro 2018, il Premio Leggo Quindi Sono 2019 ed è stato tradotto in Francia con il plauso della critica. Il suo secondo romanzo, Cuorebomba, è uscito nel 2019 e presto verrà tradotto in Francia.



                    

      La violenza del mio amore


Autore: Dario Levantino
Editore : Fazi Collana: Le strade
Genere : Narrativa
Formati: Brossura 304 pagine
Pagine: 304
Prezzo cartaceo: € 16
Prezzo eBook€ 7.99

Data pubblicazione: 02-09-2021


























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