giovedì 28 ottobre 2021

Deep Blue di Sabrina Pennacchio


 Si dice che nelle vicinanze del Triangolo delle Bermuda accadano misteri inimmaginabili.

L’infanzia di Sasha è stata scossa da un ricordo doloroso causato proprio da quel luogo, difatti quando era solo una bambina la nave che ospitava in crociera lei e la sua famiglia affondò e lei fu l’unica sopravvissuta di quella tragedia.

Il suo salvataggio, però, non fu una casualità o un miracolo: qualcuno le aveva salvato la vita, qualcuno che di umano non aveva davvero nulla.

Passati più di quindici anni dall’avvenimento, la ragazza ormai universitaria decide di affrontare un viaggio con la sua migliore amica Eloise e tornare nel luogo dove tutti i suoi incubi hanno avuto inizio, così da mettersi in qualche modo l’anima in pace e capire una buona volta se i suoi ricordi siano o meno reali.

Quella che sembra inizialmente una semplice vacanza, si tramuterà in un incubo quando la morte busserà nuovamente alla sua porta: la creatura che le aveva salvato la vita esiste davvero? E se non fosse in realtà pacifica come aveva pensato?




Sabrina Pennacchio, come sempre, è capace con i suoi libri di regalare nuove storie sempre molto avvincenti, vicende appassionate che arrivano dritte al cuore, con protagonisti capaci di legare emotivamente talmente tanto i lettori che, anche dopo aver terminato la lettura, rimangono dentro il cuore emozionando ancora con la loro personalità.

Personalmente credo che l’autrice, con questo suo ultimo libro, sia riuscita in maniera più marcata rispetto ad altri a trasmettere brillantemente tutta la tenacia e l’ostinazione della protagonista, coinvolta in una trama in bilico tra reale immaginario, una meravigliosa “favola” urban fantasy raccontata con passione e originalità.

Nel libro, con molta abilità, è riuscita a creare un equilibrio perfetto tra le principali componenti drammatiche e gli aspetti più riconducibili, invece, a un genere fantasy, costruendo anche uno spazio in cui, nella parte centrale del racconto, si farà sempre più largo una storia d’amore meravigliosamente bella quanto drammaticamente complicata, che aggiungerà alla vicenda tinte romance.

La forza del libro è racchiusa principalmente nella varietà caratteriale dei suoi personaggi che, non a caso, vengono contrapposti tra loro per evidenziare le caratteristiche sentimentali ed emotive, facendo risaltare alcune sfumature compatibili con il ruolo, mentre per altri si traducono in evoluzioni emotive che trasformano completamente il personaggio, tanto da essere rivalutato con occhi diversi da chi legge.

Questa evoluzione emotiva è incarnata soprattutto dalla nostra protagonista, Sasha: una ragazza fragile con una vita segnata dalla tragedia, un’esistenza trascorsa nella morbosa ricerca di risposte, impegnata completamente alla ricerca di quella verità che aveva reso indirettamente difficile la sua vita, appesantita dal carico emozionale che da sempre la consigliava nelle sue scelte sbagliate, continuamente tormentata dai tanti ricordi tristi che non aiutavano a guarire il suo animo ferito.

Tra i tanti ricordi, resi ancora più reali dai incubi ricorrenti, si faceva spazio una piccola e flebile luce che accompagnava quella sua speranza interiore: un’immagine, una figura sbiadita, i contorni di quell’essere che, in un gesto quasi inspiegabile, durante la tragedia era intervenuto per salvarle la vita, condannandola però, forse irrimediabilmente, a sopravvivere per sempre a quel ricordo, circondata dal dubbio, vivendo nell’incertezza di aver solo sognato quello accaduto, chiusa in se stessa nel timore di poter vacillare verso l’oblio della pazzia.

Ma Sasha è anche una ragazza forte ed intelligente, fragile ma decisa con tenacia a lasciarsi alle spalle quello shock, almeno per gli altri che le stavano accanto. Sasha desiderava tornare a vivere, voleva amare di nuovo quella vita che le aveva riservato solo dolori, convinta, adesso più che mai, di poterlo fare solo superando le sue paure, abbracciando quel dolore fino in fondo, rendendo quel ricordo di nuovo reale. Il freddo, il caldo abbraccio della madre e le urla, la riporteranno in quei luoghi, in cerca di risposte, davanti a quel mare che, nonostante il passato, non riusciva a odiare, malgrado avesse inghiottito tutto e tutti gli affetti più cari, segnando per sempre la sua esistenza.

Ad accompagnare la protagonista in questo viaggio ci sarà Eloise, amica inseparabile che da tempo cercava di svegliare Sasha dal suo torpore, essendo caratterialmente l’esatto l’opposto, con il suo fare propositivo e la sua spensieratezza Eloise aiuterà Sasha fornendo l’occasione per liberarsi per un po’ dai suoi dolori, dai pensieri, coinvolgendola anche in cose a cui ormai non era più abituata.

In questa fase della narrazione, la Pennacchio si concentra nel farci conoscere al meglio l‘intimità della protagonista, poco alla volta però, attraverso soprattutto le sue diversità e attraverso tutti quei gesti che, accompagnati dal dubbio e dal mistero di quei luoghi, erano volti a trovare a tutti i costi conferme, non solo nella sua testa.

Nel momento, però, in cui la narrazione sembrerà prendere una direzione più pacata e positiva arriverà, ancora una volta, il destino a mettere alla prova Sasha, che si troverà nuovamente davanti a una tragedia del tutto inaspettata.

Questa volta, diversamente dal passato Sasha, colpita duramente nel vivo e provata da un senso di colpa profondo, reagirà in maniera imprevedibile ribaltando emotivamente i suoi sentimenti, evolvendo in maniera quasi rabbiosa, decisa ad agire e non più a subire passivamente.

Da questo momento Sasha si muoverà verso verità che, non solo riveleranno elementi utili alla sua ricerca personale, ma che la metteranno seriamente in pericolo, lottando contro un destino già conosciuto; dopo che la Protagonista verrà ancora una volta strappata alla morte, per il lettore finalmente sarà molto più chiaro tutto quello che la trama, fino a quel momento, aveva celato, in particolare chi muoveva le fila nell’ombra e verso chi puntare il dito per tutte le tragedie che avevano accompagnato la vita di Sasha.

Un nuovo sentimento nascerà nel cuore di Sasha che, sempre più coinvolta, si troverà divisa tra odio amore, un contrasto forte, frutto inevitabilmente di un patto mai sancito, una pace che, adesso come non mai, era in pericolo per mano di chi aveva sempre agito nella menzogna.

Pervasa in Sasha la vendetta, quando ormai erano chiare le sue intenzioni, la protagonista riuscirà a tornare in sé comprendendo bene che il sangue versato non poteva essere lavato con altro sangue, cercando quindi la maniera giusta per agire.

Il senso di colpa che destabilizza Sasha per essere stata così cieca, per non aver assecondato il suo istinto, produce sgomento e rassegnazione ad una narrazione che, a questo punto, si divide in due per seguire con più partecipazione le sorti dei protagonisti che, coinvolti in un gioco pericoloso, seppur separati erano uniti nella volontà di giocarsi il tutto per tutto.

Il lettore si troverà stretto nell’angoscia che da questo punto affannerà la lettura solo fino a quando, nel momento in cui ormai tutto sembrava perduto, ad intervenire sarà quell’amore, oscurato dalla sete di bramosia, riacceso dalla voglia di pace, che contrasterà un male, mai sopito, che negli anni era cresciuto alimentato dalla voglia di rivincita.

Le pagine finali del libro sembrano quasi voler solo rimandare un legame inseparabile, suggellato da un bacio dolce/amaro, che nel tempo potrà solo rafforzarsi attraverso le diverse avversità. Quando poi l’autrice, nelle ultimissime pagine, ci trasporterà lontano nel tempo, riusciremo a comprendere come, nonostante sia difficile vivere sospesi, tutti quei sacrifici fatti in precedenza siano adesso ripagati da una vita che finalmente valeva la pena di essere vissuta con speranza anche perché cullata da un amore puro e sincero.

Proprio in queste pagine, personalmente, ho trovato riassunta la tematica principale del libro, che è poi l’insegnamento che l’autrice trasmette attraverso la sua storia: la vita presenterà inevitabilmente sempre dolori e prove…costretti a “sopravvivere”, si riuscirà a rinascere solo dando speranza ai tanti momenti felici vissuti, ritrovando il valore delle gioie provate…insieme queste potranno riportare un po’ di luce, con la speranza di poter uscire presto e più forti dal buio.

Tantissimi complementi sinceri a Sabrina Pennacchio che, come al solito, non delude i suoi lettori. Con una scrittura fluida e un ritmo particolarmente incalzante ci racconta una storia circondata da misteri e colpi di scena, che vede come protagonista, non la classica eroina forte e decisa, ma una ragazza descritta con le sue fragilità, che diventeranno poi nel corso della storia la sua vera forza, con il ricordo come arma principale, Sasha non solo tornerà a vivere, ma riuscirà anche difendere un amore, nato dalle ceneri di una tragedia, che legherà due creature diverse ma unite dal destino comune.

Recensione da AmabiliLetture Blog

Sabrina Pennacchio

 nasce a Napoli, il 10 febbraio del 1991. Dopo essersi buttata nel mondo del lavoro della beauty care, dedica tutto il suo tempo libero alla sua passione per la scrittura e alla gestione del suo blog letterario.

Nel 2018 si aggiudica il premio della critica letteraria con il suo romanzo d’esordio intitolato At World’s End: Wanted Pirates.

Nel 2019 pubblica Dark and Light – Amore Impossibile -, primo capitolo di una saga di tre romanzi, il quale supera le 2000 copie vendute in soli sei mesi, restando primo nella classifica bestsellers Amazon.

Nel 2020 pubblica The Devil and The Lady, divenuto un successo in soli tre mesi e nello stesso anno pubblica Una storia d’inverno, che diventa la favola orientale preferita di più di 500 lettori in sole poche settimane.

Il suo successo continua con le sue nuove opere, continuamente in uscita.


TITOLO : DEEP BLUE

AUTRICE: SABRINA PENNACCHIO

EDITORE: MILENA EDIZIONI

GENERE: URBAN FANTASY  

FORMATO : CARTACEO  – E-BOOK 


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