Colpito da un lutto improvviso e dolorosissimo, un uomo sceglie di cambiare drasticamente la sua vita e abbandona un prestigioso impiego da manager in una multinazionale per diventare codista: trascorre le mattine negli uffici pubblici, dove sbriga piccole incombenze per conto di altre persone mettendosi in coda al posto loro. La sua nuova quotidianità solitaria e ossessiva s’incrina il giorno in cui decide di esaminare meglio i pacchi che, ogni martedì, una cliente lo incarica di spedire. Perché gli sembra che abbiano a che fare con lui e con il suo passato? Un romanzo epistolare, una matrioska di storie che sostano sull’ambiguo crinale tra realtà e finzione ed esplorano l’amore nel suo complesso intrico di desiderio, rimorso e volontà di controllo.
Valentina Durante ha scritto un libro capace di esplorare i sentimenti più intimi dell'essere umano, attraverso una Narrazione che procede placida per poi "irrigidirsi" nelle fasi dove il monologo interiore viene raccontato con fatica senza mai troppo soffermarsi a riflettere sui tanti dubbi e domande dell'esistenza, sul rapporto tra Bene e Male, per dimenticare rimorsi e rimpianti.
L'Autrice sceglie la forma epistolare per raccontare la fuga del Protagonista dalla Realtà per entrare nel vortice di una vita "artificiale"; dieci lettere in cui è racchiusa tutta la sua Fragilità, le confessioni più semplici, più intime, esprimendo la consapevolezza di essersi auto-condannato ad un isolamento dal resto del mondo per tentare, non di curare, di lenire solamente un dolore troppo forte.
Nel racconto i gesti e rituali "morbosi" nella quotidianità di un uomo che forse si era privato di una Felicità mai raggiunta, se da una parte logorano, dall'altra sono il tentativo di "congelare" il tempo, per non fermarsi a riflettere, mantenendo quella staticità che permetteva di esularsi da ogni forma di cambiamento.
Nelle lettere inviate ad Enne il Protagonista poco alla volta svela la sua personalità raccontando episodi e ricordi di una vita passata, accentuando così la distanza con la condizione presente, senza nessun rimpianto ma finalmente libero da quello che era stato e da quello che sarà, concentrato sul Presente.
La vita da Manager si era allontanata definitivamente quando il Protagonista aveva deciso di vivere il tempo "sprecato" degli altri diventando un "codista", diviso tra Ospedale e Ufficio Postale, riducendo le sue aspettative nella semplicità di un esistenza che non richiedeva più nulla.
Estraniato dalla vita, un uomo libero ma fondamentalmente solo, dopo che la compagna di una vita, con la sua morte, aveva anticipato solo un distacco forse già presente nella sua testa, rendendo il Protagonista per sempre "vittima" di una situazione che non concedeva possibilità per essere "Carnefice".
Il racconto delle conversazioni tra estranei (a volte quasi irreali) in coda alla posta nascondono una necessità di un rapporto sincero, di un Dialogo naturale, dove non c'è bisogno di nascondere la propria Intimità; il racconto serve al Protagonista per ottenere approvazione ma anche risposte cariche di comprensione, al fine di rendere evidente la drammaticità di una situazione infelice.
Quando il nostro Protagonista si spingerà al limite, cominciando a credere di poter abbandonare tutto, l'Odio accumulato, che trapela dalle parole indurite e amareggiate, sarà sempre più trattenuto a fatica, rischiando di far contaminare il Pensiero dal suo Veleno.
A questo punto si coglierà l'abilità stilistica dell'autrice che "trascina" la Narrazione dal NOI all'IO, dissotterrando un finale inaspettato che, se da una parte disorienta il Lettore, dall'altra rivaluta in maniera positiva ed empatica la sorte del nostro Protagonista... malato forse solo di Solitudine.
Complimenti sinceri a Valentina Durante che ha scritto un libro davvero profondo sulla Fragilità umana e su come si reagisce a certe dinamiche dolorose: in particolare la mente umana a volte si sottomette in maniera inaspettata creando delle limitazioni che proteggono "partorendo" una condizione alternativa alla Realtà stessa, rendendo prigionieri nel vivere, consapevoli di una condizione infelice e per questo in costante ricerca di una libertà che, alla fine, rimane solamente sperata perché inconsciamente respinta.
Valentina Durante
Nata a Montebelluna nel 1975, è copywriter e consulente di comunicazione freelance. Fino al 2009 ha lavorato come ricercatrice di tendenze coordinando per la Camera di Commercio di Treviso un gruppo di stilisti, designer, artisti, progettisti e fotografi. Il suo primo romanzo – La proibizione – è uscito nel 2019 per l’editore Laurana. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle riviste “Altri Animali”, “Leggendaria”, “L’ircocervo” e “Vibrisse” e nella raccolta Polittico (Caffèorchidea, 2019). Dal 2019 collabora con la Bottega di narrazione di Giulio Mozzi.
Genere : Romanzo/Narrativa Contemporanea
Casa Editrice : Voland
Data di Pubblicazione : 29 Ottobre 2020
Formato : Copertina Flessibile / E-BOOK
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