Victoria Branston è una giovane manager americana di appena ventidue anni, temprata da un passato infelice: quand’era adolescente ha perso entrambi i genitori in circostanze misteriose. In seguito alla tragedia William Sean, presidente degli Stati Uniti e datore di lavoro del padre della ragazza, la ospita alla Casa Bianca. Ma quando Victoria torna nella casa d’infanzia e incontra Paul, vicino di appartamento e giornalista intraprendente, riemergono in lei ricordi sopiti e angoscianti che la costringono a rivivere il giorno del rapimento. Scoprirà così la verità sui propri genitori, la loro vera identità, la forza del passato che torna da un luogo e un tempo remoti per prendersi la propria feroce, bruciante vendetta.
Il libro inizia subito con un Prologo che lascia un po’ spiazzati perché anticipa un evoluzione della Trama che segnerà del resto una forte accelerata ad una Narrazione che, con cambi repentini di scena, enigmi da risolvere, terrà sempre in tensione il lettore che facilmente si identifichera’ con i personaggi per i quali proverà empatia o antipatia, il tutto poi genialmente rimescolato dall’autrice in un finale inaspettato e dai contorni sardonici.
La Narrazione iniziale ci porta a Washington, la descrizione caratterizzata da un Autunno “colorito” e “caldo” dipinto in maniera da contrastare fortemente con la “freddezza” della scena successiva nella quale viene presentata la Protagonista Victoria.
Victoria Branson appare subito come un anima fragile, insicura perché cresciuta senza genitori nell’ombra di tante domande senza risposta, con rabbia e sconforto maturati negli anni in cerca di un indipendenza che potesse renderla più libera e matura per indagare su alcuni enigmi legati alla sua esistenza.
Dalle “quattro mura” della Casa Bianca in cui era stata rilegata sotto la protezione di William Sean che oltre a essere Il Presidente rappresentava per lei l’unica famiglia possibile, dopo la laurea si troverà a fare i conti con il Passato, quando tornerà a vivere nella sua vecchia casa dalla quale era stata strappata a forza da un Destino che invece adesso la rimetteva in gioco dal punto in cui era tutto cominciato, fornendo a Victoria gli elementi per ricomporre il puzzle e metterla davanti a una Verità che le provocherà amarezza e risentimento nei confronti di chi aveva deciso anche per lei con scelte non condivisibili e dettate da un egoismo scellerato.
La bravura di Simona Bosco è rappresentata dalla capacità di creare una alternanza di descrizioni cariche di suspance, con altre più addolcito seppur amare, giocando e spaziando abilmente tra Passato e Presente Narrativo, tra la Prima persona e la voce Narrante e soprattutto giocando la carta dei Flashback Spazio-Temporale di Victoria che ci permettono di rivivere sensazioni vissute e anticipare altre per un’evoluzione di una Trama che è sempre in bilico tra Realtà e Fantasia, il dubbio che attanaglia Victoria e il lettore.
Del libro mi è particolarmente piaciuta la sincerità dei Personaggi, la loro umanità che credo rispecchi a pieno la sincerità dell’Autrice e la sua “semplicità” con la quale ha costruito un Thriller veramente ben scritto dalla Trama particolare e con un finale che lascia l’amaro in bocca.
Dei Temi trattati mi piace sottolineare L’egoismo che reputo quello Principale su cui si gioca tutta la vicenda e conseguentemente a questo altri come La Rabbia, la Delusione e anche la Vendetta riunite in un dolore per qualcosa di vissuto personalmente, di subito e non provocato che fa riflettere su come a volte la scelta giusta per qualcuno rappresenti quella sbagliata per altri.
Veramente complimenti a Simona Bosco che mi ha piacevolmente sorpreso con il suo libro che logicamente consiglio, non solo agli amanti del genere, ma a tutti quelli che vogliono immergersi in un Thriller che, oltre a tenerci in tensione pagina dopo pagina, è capace di offrire punti di riflessione appassionati e sinceri, scritto con bravura e passione tipiche di chi denota amore per il Genere.
......( Recensione di W. Bianco da AmabiliLettureBlog)
Simona Bosco è nata nel 1971 a Gallarate, in provincia di Varese. Ha due figli e nel tempo libero che il lavoro le concede ama dividersi tra famiglia, scrittura, sport, lettura e fotografia. La passione per la scrittura la accompagna fin dalla prima adolescenza. L’ombra del girasole è il suo primo romanzo per Leone Editore.
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