Liliana Marchesi riesce come al solito, libro dopo libro, non solo a confermare tutta la sua bravura, ma anche ad evolvere Stilisticamente ogni volta aggiungendo alle sue storie elementi sempre nuovi ed originali. In questo suo ultimo libro, con una trama che affonda le radici nella distopia, nel corso della lettura ci troveremo piacevolmente travolti da una narrazione che muta, attraverso le sue sotto-trame, prepotentemente verso elementi romance che diversificano emotivamente ben amalgamandosi con una storia ricca di suspense, azione, adrenalina e cambi di scena repentini.
L’Ordine è un libro davvero avvincente, che viaggia ricamando temi ben precisi, come amore e libertà, che costituiscono il fulcro di una Storia molto appassionante e incisiva che l’Autrice racconta attraverso due voci. Un “racconto parallelo” vissuto da due anime divise che lottano e combattono lontane ma unite nella comune determinazione.
I Protagonisti, Syria e Gregory si trovano all’interno di un “nuovo mondo“, in una comunità regolata da un “organismo” chiamato appunto l’Ordine in cui, con lavoro e disciplina, bambini e bambine vengono cresciuti insieme fino ad una certa età, per poi essere divisi e poi riuniti in famiglie “artificialmente” combinate al fine di procreare. Tra i due protagonisti nasce da subito un’amicizia che, col passare degli anni, cresce prima nell’innocenza, per poi sfociare in un sentimento forte e puro che cinge i loro cuori, vincolandoli nella paura e clandestinità dei loro incontri, costringendoli a reprimere il loro amore, nascondendolo ad un mondo che non permette spazio per i sentimenti.
In questa prima parte cominciamo a conoscere Gregory e Syria in maniera del tutto estranea dal loro contesto: in maniera delicata l’Autrice ci fa solo intravedere le sfaccettature del loro carattere, del loro essere, in un’ottica ancora non avvelenata da rabbia e dolore, scaturite dalla disperazione di un distacco inevitabile che costringe i due ad aprire gli occhi su diversi interrogativi fino ad allora forse ignorati, messi al bivio da una frustrazione che, solo adesso, fornisce un motivo per ribellarsi a un sistema che toglie respiro alle loro anime.
La differenza di carattere tra Gregory e Syria comincia a emergere nelle fasi in cui i due si troveranno a fronteggiare il mondo sconosciuto là fuori, che offrirà ad entrambi la possibilità di scegliere se accettare la verità o fuggire da essa: Greg sembra essere più titubante, impara a fidarsi più del suo istinto che degli altri, quando, durante la sua fuga, si troverà a contatto con crudeltà e cattiveria mai conosciute prima. Syria, invece, sarà più determinata e decisa nel voltare le spalle, per sempre, a quel mondo dal quale era fuggita, accettando fiduciosa l’aiuto offerto, per superare il momento presente, adesso che è libera, solo adesso che la sua mente comincia a liberarsi dalle ipocrisie con cui era cresciuta.
Anche lo stile della Marchesi, analizzato nelle diverse fasi narrative, risulta influenzato dai protagonisti: Syria, prima più sicura, nella parte centrale si sente turbata e confusa e il suo incedere è indeciso perché si sentirà amareggiata per aver confidato in qualcosa di impossibile; nella stessa fase, invece, Gregory appare diversamente più deciso, mostrandosi fin troppo sicuro di se, delle sue capacità, cominciando a far emergere tutta la rabbia accumulata che verrà canalizzata ed espressa attraverso un dialogo che, all’improvviso, diventa più indurito.
Nel libro appaiono molto curati in ogni aspetto sia i personaggi che le descrizioni. I personaggi hanno tutti un ruolo preciso all’interno del romanzo, interpretando metaforicamente i ruoli del Bene e del Male. Le accurate e fascinose descrizioni nel libro permettono di addentrarci completamente in un mondo avvolto da Contrasti, dolori e ribellione, una società “follemente” contraddittoria dove passato e futuro sembrano inevitabilmente legati tra loro, dove c’è chi cerca la libertà per sfuggire al controllo e chi, invece, si crede libero seppur controllato da quella tecnologia tanto temuta, ma desiderata.
Con il ritrovamento di un diario, nel quale erano stati riversati sentimenti carichi di un dolore passato, uno strazio causato da una perdita, l’Autrice comincia, a grandi linee, a far chiarezza sul passato narrativo, rivelando poco alla volta dettagli e informazioni utili per comprendere la situazione attuale: il quadro che appare è quello di un Mondo che, rinato per essere migliore, drasticamente condanna la società alla sopravvivenza possibile solo con rigore e rinunce, senza nessun spazio né per debolezze, né per sentimenti, provocando, di fatto, il suo lento e inevitabile imbarbarimento.
L’Autrice nel libro porta al limite il concetto di una società futura che all’inizio non sembra poi tanto dissimile dalla nostra, almeno dal punto di vista etico e morale, richiamandoci a un’attenta attenta sul pericolo nascosto dietro le tecnologie che, se usate nel modo sbagliato, possono provocare effetti drastici ben peggiori di un disastro naturale. Una società che diventa schiava delle sue stesse libertà, che per sopravvivere ha bisogno di essere controllata da una forza superiore che, mascherata da salvatrice, ne provoca l’annullamento dei propri valori.
La critica velata dell’Autrice si concentra soprattutto nei confronti dei social network, sulla loro dipendenza, ma soprattutto sulle potenzialità negative se utilizzate nel modo sbagliato, rendendo il Mondo incattivito e alienato. Spunti di riflessione attenti e interessanti si possono cogliere, quindi, partendo da questo interrogativo:
“cosa succede se la soluzione a un problema diventa un Male ancor peggiore del problema stesso?? “
Il Romanzo procede con la giusta tensione narrativa, con un ritmo incalzante, con le atmosfere rese mutevoli dai due racconti paralleli, passando da cupe e claustrofobiche a libere e selvagge; con il Lettore che, pagina dopo pagina, viene sempre più assorbito dalla storia. Il desiderio di proseguire nella lettura viene “magistralmente” alimentato dall’Autrice grazie agli inattesi colpi di scena posti proprio alla fine di ogni capitolo, al fine di accrescere in maniera spasmodica la trepidazione. In più possiamo aggiungere che la brevità stilistica dei capitoli viene supportata dalla loro incredibile capacità di essere davvero molto intensi, rendendo la lettura agile e nello stesso tempo avvincente.
Nella parte finale del libro l’evoluzione caratteriale dei protagonisti si amplifica nei momenti più difficili, nelle parti più emozionali, nella quali, la maturità raggiunta si sviluppa nella sincerità delle loro azioni, nelle scelte complesse a cui sono chiamati, ma soprattutto si fonde in quell’incrocio (finalmente) di sguardi che ritrova due anime in ricerca di libertà, due cuori alla riconquista del loro Amore.
Nelle pagine finali un po’ di serenità verrà restituita quando note di dolcezza accarezzano la narrazione che vedrà crescere, insieme alla speranza, la paura e l’incertezza su quello che potrà accadere nel futuro. Il disorientamento per il domani sarà controbilanciato dalla ferma volontà di non essere più quello che gli altri decidono, dalla consapevolezza di essere finalmente liberi: scegliere, sbagliare, provare sentimenti e amare sono sensazioni nuove adesso che, sofferta, è arrivata la libertà. Con la libertà cresce in parallelo la voglia di combattere ancora battaglie future che, con un velo di ottimismo, i nostri protagonisti sono pronti ad affrontare Insieme.
L’Ordine è un romanzo molto coinvolgente, una storia che vede i suoi protagonisti in lotta per conquistare la libertà. Costretti a vivere in un mondo soffocante, l’unica cosa che permette loro di andare avanti è il loro legame, il loro sentimento che, solamente quando sarà messo in discussione, diventerà il motivo per ribellarsi, per difendere il loro amore e smascherare le falsità di un Mondo che nasconde verità e malvagità.
Tantissimi complementi di cuore alla bravissima Liliana Marchesi, non solo come scrittrice ma soprattutto come persona: l’impegno che mette in tutto quello che fa è paragonabile solo alla sua capacità e abilità di scrittrice, alla sua voglia di sorprendere sempre i suoi lettori più affezionati che, ogni volta, rimangono piacevolmente stupiti e sorpresi dalla creatività e originalità di un’Autrice davvero a 360 gradi.
( Recensione di Walter Bianco da AmbiliLetture Blog )
Liliana Marchesi è nata nel 1983. Vive a Caravaggio, insieme al marito e ai quattro figli (di cui due pelosi).Ha iniziato la sua carriera letteraria nel 2012 con la pubblicazione del primo romanzo “Harmattan” attraverso il Self-Publishing. Nel 2014 ha fondato il primo sito italiano dedicato alla Distopia (LeggereDistopico.com), e dopo aver pubblicato la dilogia CAVIE, edita da La Corte Editore, ha deciso di tornare definitivamente al Self-Publishing, per potersi occupare in prima persona del suo percorso editoriale. “L’Ordine” è il suo undicesimo romanzo.
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