mercoledì 6 ottobre 2021

Il Mistero di Casa Bell di Annalaura Siercovich

 Che fine ha fatto Ellen Bell? Estate 1816. La piccola Ellen è stata portata per la prima volta nel magico bosco dei Belt, il cui accesso è conosciuto da pochissimi, tra cui suo padre e suo nonno. Dopo tante emozioni vissute tra incredibili creature, nella notte viene rapita dalla sua cameretta; unica traccia che rimane è una disgustosa melma violacea. Di lei non se ne saprà più niente. 200 anni dopo, la vecchia Casa Bell viene acquistata dalla famiglia del giovane Nicolas che prende per sé la stanza nella soffitta, un tempo di Ellen. In un baule ritrova alcuni effetti della bambina e una sua vecchia foto. Da lì inizia una personale indagine per capire cosa sia realmente accaduto alla piccola, poiché bizzarre leggende del paese attribuiscono la causa della sparizione alle strane creature del magico bosco. Mistero, fantasia e avventura avvolgono questo conflitto tra Bene e Male, tra realtà e dimensione parallela, in un intreccio che non sarà facile districare.



Annalaura Siercovich mette a frutto tutta la sua passione, coltivata fin da piccola, per creature appartenenti a un Mondo Fantastico realizzando una magnifica storia, avvolta da misteri e intrighi, narrata con vera Originalità soprattutto grazie ai tanti Personaggi nati dalla fantasiosa penna dell’Autrice.

Devo confessare che nel leggere il libro mi sono lasciato piacevolmente rapire dal mondo magico creato dall’Autrice, appassionato, pagina dopo pagina, da un racconto che non solo risulta avvincente ma che è pieno di tante “sfumature” che hanno alimentato ancor di più la mia curiosità, cercando risposta alle tante domande nate durante la lettura. La storia mi ha “catturato” davvero tanto, da riuscire a leggere il libro in pochissimo tempo, anche perché risultava difficile interrompere una lettura che più andava avanti e più diventava avvincente.

La Narrazione poi risulta incredibilmente fluida e molto sicura, nonostante tutta la complessità delle diverse descrizioni, legate all’immaginario, presenti nel libro; questa “brillantezza” è la conseguenza di come, con naturalezza e facilità, l’Autrice riesca a prendere spunto dalla natura circostante, ispirandosi nel creare personaggi “unici”, con i quali è da subito facile empatizzare, protagonisti che compongono l’ossatura di una storia estremamente coinvolgente e carica di un simbolismo ben sviluppato nel corso della trama: creature fantastiche abitano un mondo parallelo interagendo spesso con gli umani e rendendo pericolosamente instabile la bilancia del Bene e del MaleCiò che si può vedere e quello che, invece, viene ingannato dagli occhi rappresentano le due forze in campo pronte a scontrarsi nell’eterna battaglia tra “buoni” e “cattivi”.

L’Atmosfera armoniosa creata dall’Autrice, le permette di esprimersi quasi come in una Fiaba, mantenendo il dialogo, da una parte fortemente condizionante per la sensibilità del Lettore, e dall’altra restando fermo nella sua sincerità, non risparmiando quindi tutta la parte negativa presente nel racconto che, oltre a rappresentare un Mondo “avvelenato” da Odio Rancore fa riflettere su come, a volte, anche nella nostra quotidianità, il Passato ritorna per “presentare il suo conto” riservando prove difficili che tutti, prima o poi, saremo costretti ad affrontare.

Un Prologo dettagliato ben introduce il Lettore nella vicenda, rendendolo partecipe, con molta apprensione, della misteriosa scomparsa di Ellen Bell (la Protagonista), una bambina che, guidata dal nonno, muoveva i primi passi in un mondo fantastico, non ancora consapevole della preziosità di un Dono che aveva ereditato, e della sua pericolosità che l’avrebbe messa in pericolo molto presto a causa dei piani maligni di chi muoveva i fili nell’ombra. La Rassegnazione a ciò che era accaduto si era alimentata nel tempo trascorso rilegando l’accadimento in una Leggenda destinata ad essere seppellita nell’oblio di un Ricordo che, se da una parte era troppo doloroso per chi l’aveva vissuto, dall’altra passava indolore perché sconosciuto per le giovani generazioni.

Tantissimi anni dopo, quasi per un gioco del Destino, sarà però proprio un giovane ragazzo, capitato per caso su quei luoghi “magici”, a mettersi sulle tracce di Ellen, incuriosito sempre più da una vicenda che lo aveva completamente assorbito. Per cercare di capire cosa era veramente successo Nicolas era diventato in pochissimo tempo un esperto di gnomifate folletti, studiando tutto quello che poteva aiutarlo a capire un Mondo che sembrava celare molto più di quello raccontato nella storia di quei luoghi dove Ellen era inspiegabilmente scomparsa, trovando, con meraviglia, sempre più elementi utili alla sua ricerca, quasi aiutato da una forza sconosciuta che sembrava volesse guidarlo verso la Verità.

Ma la Verità a volte può essere raggiunta solo attraverso una strada ricca di insidie difficoltàNicolas però sarà pronto a percorrere questa strada con caparbietà volontà, anche se, più di una volta, la sua intraprendenza sarà messa a dura prova dalla Paura e dal senso di Sgomento.

Contemporaneamente al racconto del giovane, la Narrazione si muoverà seguendo anche le gesta di Ellen che, rilegata in un Mondo Parallelo dalle forze malefiche, cresce imparando a gestire le sue potenzialità, conoscendo a fondo il valore di quel Dono speciale che permetteva un rapporto davvero particolare con il mondo degli umani, minacciato sempre più da un Male che, dopo aver covato negli anni Vendetta, adesso aveva trovato un mezzo attraverso il quale poter liberare tutta la sua Crudeltà al fine di punire i Colpevoli.

C’è da dire che il libro è scritto con uno Stile molto accurato che evolve pagina dopo pagina attraverso la sua Originalità restando fortemente ancorato su basi solide che fanno riferimento ai classici Temi di questo Genere. Un Fantasy così ben costruito viene completato e arricchito da molte tinte noir, che riportano alla mente le atmosfere tipiche di Autori conosciuti (come Dickens per esempio)… così come diverse sono le scene “forti”, utilizzate per raccontare la parte più negativa del Male, che richiamano elementi di Orrore e Spavento più vicini ad una letteratura dark.

La vicenda narrata, nel complesso, suscita nel lettore una riflessione più approfondita che porta a identificare un forte simbolismo, neanche troppo celato, in una trama che, solo apparentemente, sembrerebbe scontata: il Portale (ad esempio) che permetteva il passaggio dall’uno all’altro Mondo metaforicamente può rappresentare l’occasione che ognuno di noi ha per crescere ed evolvere, la forza di abbracciare un cambiamento nella vita in cui, se si resta sempre ancorati e fermi, non si riescono a scoprire altre diverse Realtà, ignorate perché sicuri di vivere nell’unica maniera possibile. E’ esattamente per questo che la vicenda raccontata nel libro, alla fine, può essere considerata come un’allegoria della stessa nostra Esistenza che, specie nelle giovani generazioni, ripone tutte le speranze per mutare migliorare affrontando sfide pericolose, confrontandosi con quella parte Negativa che, nella vita di tutti, in piccola o in grande parte, prima o poi, per sfortuna, siamo costretti a incontrare.

Solo attraverso la consapevolezza, la volontà e con il sostegno di un sentimento forte come l’amicizia anche nella vita, così come nel libro, si riesce a sconfiggere quella parte scura dell’esistenza riportando la Luce dove prima c’era solo Ombra.

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Tanti complimenti sinceri a Annalaura Siercovich perché, attraverso la sua scrittura, permette di intraprendere un viaggio in una dimensione Fiabesca che sembra così lontana nel tempo, ma contemporaneamente composta da tanti elementi fantastici incredibilmente reali, realizzando una Favola antica dalle note moderne soprattutto per l’insegnamento che lascia al lettore, colpito soprattutto dalla cura delle descrizioni e dalla forte caratterizzazione dei Personaggi; questa precisione per il dettaglio si nota ad esempio nei disegni posti all’inizio di ogni capitolo che richiamano la concretezza evocativa dei protagonisti delineando ancor di più, nel Positivo o nel Negativo, la loro fondamentale presenza all’interno di una storia fantastica che di sicuro, oltre a non deludere gli amanti del genere, sarà capace di appassionare tutti coloro che vorranno farsi “rapire” da un Mondo incantato, dove la Differenza tra bene e male è davvero sottile, da una vicenda ricca di spunti davvero interessanti, e da tanti personaggi straordinari che spero possano ancora regalarci tante emozioni in un (fortemente sperato) prossimo capitolo della storia.

Recensione da AmabiliLetture Blog


Annalaura Siercovich nasce a Tivoli nel 1975.

Da sempre appassionata di antropologia ed esoterismo, fin dalla più giovane età si dedica allo studio e alla ricerca delle storie e delle leggende dedicate al piccolo popolo e al mondo dell’invisibile.

Artista e musicista, per più di 20 anni si è dedicata allo studio della musica medioevale antica, incidendo due CD musicali.

E’ autrice di diversi spettacoli teatrali per bambini e ragazzi.

Attualmente vive alle porte di Roma in una casa vicina al bosco, insieme ai suoi affetti più cari, i suoi cani e i suoi numerosi gatti.

Gli abitanti del piccolo popolo continuano ad andarl a trovare costantemente. Con loro dopo tanti anni ha stretto una profonda e sincera amicizia.

Il Mistero di casa Bell rappresenta il suo felice esordio nel mondo dell’editoria nel genere Fantasy.


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