Valeria Gargiullo ha scritto un romanzo d'amore e violenza,
una storia coraggiosa raccontata senza ipocrisia o vittimismo
dove i protagonisti, crescendo troppo in fretta, riversano tutta la loro disperazione in quella voglia di evadere per lasciarsi tutto alle spalle, dove il coraggio per alcuni si traduce nel desiderio di combattere per cambiare un destino già scritto, mentre per altri si modella sulla pelle di chi decide di restare vittima del luogo in cui si nasce, arrendendosi alla vita.
Ci troviamo a Civitavecchia, nella parte popolare, un quartiere immaginario poi non molto lontano dalle nostre periferie: Campo dell'oro; qui Anna, la nostra protagonista, combatte ogni giorno la miseria con la voglia di redimersi da una vita senza vie di fuga, dividendo il suo amore per il fratello e per la madre e coltivando odio nei confronti del padre che li aveva abbandonati.
In una famiglia dove i ruoli erano mescolati per Anna solo lo studio era l'unica possibilità di riscatto, l'unica cosa che ancora non l'aveva tradita, l'arma per evadere da tutto e tutti;
La sua speranza, a lungo coltivata, finirà però presto per infrangersi contro una realtà dolorosa che la metterà di nuovo a terra, un muro invalicabile che metterà alla prova il suo sentimento attraverso un ricatto d'amore che la trascinerà con forza nella violenza, portandola al limite facendo emergere tutto il male nascosto.
In questo dialogo personale Anna rilegge la sua vita attraverso tutta quella amarezza provata, dove i ricordi crudeli di un passato distante ancora bruciano sotto la sua pelle; quello per lei era forse davvero l'ultimo tentativo per chiudere i conti col passato, cercando di canalizzare ed esorcizzare tutto il male vissuto, tutta quella disperata volontà di dimenticare, attraverso il ricordo, un nemico a volte combattuto e in parte assecondato con coraggio.
Il coinvolgimento emotivo del lettore passa attraverso una narrazione che si sviluppa attraverso capitoli che alternano passato e presente: un romanzo raccontato in due tempi dove un dialogo intriso di violenza ben sostiene quel un ritmo cupo e drammatico che coinvolge emotivamente in quei frangenti dove si affievolisce la speranza sempre più soffocata da frustrazione e risentimento.
L'autrice, con un linguaggio sempre sincero e giovanile, è davvero brava nel raccontare una storia senza giudizio o retorica, attingendo al proprio vissuto, contrapponendo il degrado sociale a quella voglia di rinascita di chi non si arrende.
La storia di Anna diventa cosi' quella di tutti noi, di chi nonostante tutte le difficoltà non si arrende e cerca di cambiare in meglio la propria esistenza, a tutti i costi, anche se per farlo ci si deve sporcare le mani o affrontare muri invalicabili.
Davvero tanti complimenti sinceri a Valeria Gargiullo che ha scritto un libro d'esordio davvero molto trascinante, che colpisce per la forza dei suoi protagonisti e per la capacità stilistica con la quale, con la semplicità del cuore, racconta una storia molto vicina alla nostra quotidianità che, anche per questo, rende il coinvolgimento empatico con i protagonisti ancora più veritiero e sincero.
Valeria Gargiullo
proviene da un quartiere popolare di Civitavecchia e cerca nella scrittura una forma di riscatto. Ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione della scuola Palomar. Attualmente vive a Roma, dove studia Lettere. Questo è il suo primo romanzo.
TITOLO: MAI STATI INNOCENTI
AUTRICE: VALERIA GARGIULLO
EDITORE: SALANI
GENERE : NARRATIVA
USCITA: 20 GENNAIO 2022
FORMATO: FLESSIBILE/E-BOOK
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