lunedì 13 giugno 2022

Questioni di sangue di Anna Vera Viva



 Il rione Sanità è un’isola. Un lungo ponte lo divide dal resto di Napoli. Qui, i vivi e i defunti convivono da secoli e non vi è posto, più di questo, in cui morte e vita siano così strettamente intrecciate. Ed è qui che, dopo quarant’anni, due fratelli si rincontrano. Raffaele, dato in adozione giovanissimo alla morte della madre, ci torna come parroco della basilica di Santa Ma - ria alla Sanità. Peppino, invece, è il boss del quartiere. Due uomini che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Eppure, il richiamo del sangue, ineludibile, li unisce. Un legame che è fonte di pericolo e tormento per entrambi. Quando la morte colpisce e un cadavere viene ritrovato in un appartamento del rione, le indagini, suffragate da un testimone poco affidabile, seguono un unico bina - rio. Quell’omicidio fa tirare un sospiro di sollievo a tante persone, ma Raffaele non si lascia abbindolare. Decide di rivolgere il suo sguardo, esperto della vita, proprio tra la sua gente, anche se questo significa guardare qualcuno di molto, forse troppo, vicino a lui. Ma Raffaele non si è mai fermato davanti a nulla e non inizierà adesso. Sa bene che le sue indagini possono compromettere un equilibrio basato su regole non scritte e allo stesso tempo inderogabili, ma deve andare avanti. Per - ché la Sanità è un’isola e per navigare il mare che la circonda ci vogliono coraggio, passione e un concetto diverso di verità. Nel suo romanzo, Anna Vera Viva ci guida in uno dei rioni più affascinanti del nostro paese. E, attraverso la potenza del sangue, ci fa conoscere l’animo umano e le sue contraddizioni. Dopo aver letto questo libro, l’eterno scontro tra bene e male avrà un sapore nuovo.


 

Anna Vera Viva ha scritto un romanzo davvero molto coinvolgente che fa riflettere sul sottile confine tra bene e male con una storia ricca di sfumature.

La vicenda è ambientata a Napoli nel rione Sanità, un rione con un passato travagliato che negli anni si è completamente trasfromato, lasciando indietro il suo aspetto nobile per quello popolare.

I due protagonisti sono Raffaele e Peppino, fratelli separati quasi dalla nascita fatti rincontrare però dal destino dopo tanti anni proprio nella loro città, incrociando le loro azioni mosse per trovare luce su un indagine complicata che scaverà nel profondo di ognuno per trovare le ragioni, le motivazioni di un delitto che aveva scosso equilibri troppo pericolosi.

Don Raffaele è un parroco "verace" che non si lascia scoraggiare facilmente anche se il suo animo è tormentato continuamente dai tanti ricordi che lo logorano; un trascorso difficile da dimenticare per lui che proprio con questa indagine cercherà di far luce anche sul suo passato, sulla sua origine.

Attraverso il personaggio di Don Raffaele l'autrice sviscera la santità come qualcosa di ibrido tra sacro e profano, per far in modo che l'incontro con la sua nemesi (Peppino) non sia troppo distante, anche perchè faccia della stessa medaglia; diversi ma uniti, cresciuti in ambienti diversi avevano covato nel loro intimo la stessa voglia di emergere, canalizzata in maniera diversa, ma risultando ugualmente "scomodi" nei loro rispettivi ruoli, descrivendoli mai del tutto solo nero o bianco

Possiamo dire che è il sangue il vero protagonista del romanzo, capace di esprimere forte il suo richiamo non solo con protagonisti ma anche per diventare la chiave utile per scardinare le tante verità nascoste.

L'autrice scandaglia e analizza l'interiorità dei suoi personaggi per giustificare le azioni e le scelte dettate dettati dalla loro morale, asseccondando la loro natura. 

Ma la bravura dell'autrice è soprattutto espressa nel dipingire il rione sanità attraverso i rumori e sapori che percepiti come reali animano un quartiere ricco di diverse sfumature, un quartiere difficile però dove sacrifici e rinunce sono all'ordine del giorno e cure indispensabili per guarire povertà e dissocupazione ma soprattutto l'assenza delle istituzioni.

Anche per questo le indagini saranno portate avanti in un clima collettivo, proprio perchè il quartiere e gli abitanti erano abituati a condividere affanni e problemi, dove la fratellanza viene espressa anche come voglia di non arrendersi, di rinascere; In questo clima, nonostante la soluzione, la verità alla fine arriverà con prepotenza non permettendo di restituire pace però su diverse questioni legate soprattutto ad una umanità che purtroppo nella società presente rischia di morire sul nascere.

 Tutta la veridicità del romanzo riflette l'amore vivo e sincero  dell'autrice per la città, non nascondendosi dietro la bellezza e i colori di una terra, ma puntando il dito con forza su tutti quei contrasti, con piglio severo ma senza giudicare.

Complimenti sinceri a Anna Vera Viva che ha scritto un romanzo trascinante, con una trama originale capace di conquistare con una storia che esplora l'animo umano tra le sue tante contraddizioni, che riflette sulla coscienza personale dove il bene e il male trovano un punto d'incontro in una vita sempre pronta a regalare sorprese, a dividere ma anche a riunire.




Anna Vera Viva, salentina, si trasferisce a Napoli nel 1982. Scrive da molti anni ed è sceneggiatrice di docufilm e cortometraggi tra cui La consegna e Specchio delle mie brame, candidati al David di Donatello. Le sue passioni sono viaggiare e gironzolare per musei e gallerie d’arte contemporanea. Soggiorna spesso a Parigi e tra le montagne abruzzesi.




TITOLO : QUESTIONI DI SANGUE

AUTRICE : ANNA VERA VIVA

GENERE : GIALLO / NOIR

EDITORE : GARZANTI

USCITA: 3 MARZO 2022

FORMATO: COPERTINA                                              FLESSIBILE/E-BOOK


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