lunedì 1 marzo 2021

L' Assassino di Federico Fabbri

 

Può un uomo comune trasformarsi da un giorno all’altro in un mostro? Schivo e solitario, Federico Ansaldi conduce una vita tranquilla nel paesino di Santa Sofia, fino al giorno in cui, preso da una furia mai conosciuta, uccide il suo vecchio amico Alessandro. Inizialmente tormentato dal rimorso e dal terrore di essere scoperto, Federico precipiterà ben presto in una spirale di follia, fino a convincersi di avere una missione divina: epurare il mondo da tutti coloro che sono indegni di vivere. Da quel momento in poi il suo progetto si allargherà a macchia d’olio, finendo per coinvolgere persone la cui vita non sarà più la stessa e cambiando per sempre il loro destino.

 Chi vincerà, alla fine, nell’eterna lotta fra il bene e il male? E, soprattutto, dove si trova il confine fra giusto e sbagliato, fra normalità e follia, fra il lecito e l’illecito? Il male dimora nel mondo, oppure si annida in ognuno di noi, pronto a venire a galla e a ingoiarci se solo allentiamo la guardia?

 Domande inquietanti, a cui questo romanzo cerca di fornire una risposta che vada al di là del contingente per farsi universale.




La copertina del libro, così “semplice” ma fortemente d’impatto, ben si modella e adatta alla storia narrata da Federico Fabbri che, non solo risulta coinvolgente e appassionante , ma ci sorprende e trascina , pur essendo così all’apparenza “adatta” e “comune” al genere, tanto da rimanere scossi per la sua complessità e in particolare per l’introspezione dei suoi Personaggi che permette al lettore spunti riflessivi particolari e stravolgenti.

 Il libro è diviso in 2 parti ben distinte nelle quali viene narrata la vicenda attraverso due periodi diversi, e per questo ogni parte avrà, oltre i Personaggi, anche differenze per Stile e Temi Principali trattati.

 La PRIMA PARTE comincia con una Narrazione con un forte senso di angoscia e sgomento che accompagna verso la scoperta del nostro Protagonista , Federico Ansaldi , un uomo semplice, comune ma solo all’apparenza perchè capace di sconvolgere la sua vita per motivi di Gelosia e Rabbia, trascinando se stesso e chi lo conoscerà verso un baratro; le sue azioni saranno inizialmente dettate e giustificate da un senso di Giustizia che sarà sopraffatto prima da Egoismo e poi alla fine divorato da un agire “Profetico“. Un uomo descritto in maniera glaciale , fatto da un 99% di normalità ma pronto a stravolgere tutto e tutti con quel 1% che lo rendeva imprevedibile e instabile. Al suo fianco troveremo Vanessa , una donna che , in cerca di serenità , crederà possibile un unione con un uomo basata solo sulla reciproca complicità criminale.

 In questa Fase l’Autore sceglie Periodi brevi che ben si adattano allo Stile concitato e frenetico della Narrazione che a un certo punto prenderà una piega rocambolesca e porterà verso un parallelismo tra Federico e Vanessa nel quale ancor di più emergeranno le differenze caratteriali: Federico nella difficoltà sarà capace di rimanere freddo e sicuro anche se poi la situazione lo renderà un uomo meno sicuro soprattutto dubbioso sul perchè di tali sue azioni; Vanessa invece comincerà a nutrire dubbi sulla relazione che la porteranno a realizzare cosa fare, soprattutto con la volontà di non far ricadere sugli altri il peso dei propri errori, e per questo capace di prendere decisioni dolorose.

 La SECONDA FASE , come detto, ci fa fare un bel salto temporale di 12 anni:

 Ritroviamo Federico che da mano di Dio diventa lui stesso un Dio (però vendicativo) sicuro di riuscire dove secondo lui si era fallito, non guardando più al Passato, ma con lo sguardo rivolto verso le sue azioni Future. Vanessa invece, invasa da sensi di colpa, ormai aveva perso la voglia di vivere e si era abbandonata a una condizione di sofferenza.

 Tra i vari Personaggi incontrati emerge la figura di Ulisse che nel corso della Storia accrescerà la sua importanza, diventandone per certi aspetti quasi il vero Protagonista non solo di questa ma dell’intero libro : Ulisse era un bambino di 12 anni capace di ragionare come uno di 20anni ,perchè la durezza della vita e l’abbandono delle persone care lo aveva portato sempre a vivere in maniera autosufficiente; bisognoso di un abbraccio sincero lascerà la sua condizione “sicura” per cercare verità che confermassero gli indizi, temendo però di scoprire ciò che che andava sospettando.

 In questa Parte c’è molto più spazio per i Personaggi, con il loro vissuto e le sofferenze patite, utili al lettore al fine di capire, giustificare e interpretare Protagonisti e le loro azioni .

 Nella Parte Finale del libro, dopo che “l’Assassino” avrà realizzato che la sua mano era mossa da fili invisibili di un Padrone misterioso che dettava e trascriveva i suoi ordini sul taccuino di Federico, che succube di questa situazione diveniva sempre più deciso, instabile e pericoloso. A ristabilire l’ordine ci penserà Un Destino beffardo che per ben 2 volte lo costringerà a prendere decisioni importanti; nel primo caso verranno dettate dall’Istinto, nel Secondo tragicamente lo porteranno a accettare e subire tutte le conseguenze della sua vera Missione.

 Nella Prima Parte i Temi Principali trattati sono La Solitudine Umana che, “colmata” da un sentimento misto tra la Gelosia e la Rabbia, porterà inevitabilmente verso un pieno Egoismo con i Personaggi che ameranno e odieranno in senso sbagliato.

 Nella Seconda Parte invece prevale un Senso di Giustizia che per alcuni Personaggi sarà un motivo per schierarsi prima per il Male e poi in favore del Bene, anche se per molti non ci sarà una scelta apparente.

 Il libro di Federico Fabbri tratta in maniera particolare Temi Importanti che restano in bilico sul concetto di cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto, cosa Sbagliato , facendoci riflettere su come sia sottile la differenza e la pericolosità nel giustificare le azioni dei Personaggi (alcuni assolti altri condannati da chi legge) che sono nello stesso tempo Vittime e Carnefici : Alcuni accetteranno, per loro Volontà, la loro natura caratteriale, mentre altri accetteranno solo per fini Egoistici la loro indole commettendo azioni dalle quali poi cercheranno pentimento.

 Edificante e brillante da parte di Fabbri per me è stata la costruzione della fase finale del libro, così inaspettata, nella quale ci sarà l’incontro-scontro tra la CAUSA e il suo EFFETTO , con il ricongiungendo di un qualcosa di interdipendente, che si ritrova e dà luogo alla “battaglia” tra Illusione e Destino Imposto.

 Il libro a me personalmente è piaciuto molto e colgo l’occasione per fare i miei complimenti a Federico ( conosciuto al Salone del Libro di Torino, dove ho acquistato il libro e ottenuto da Lui una dedica bellissima)

 perchè dopo aver letto il suo libro mi sono reso conto che non solo è riuscito a costruire un Thriller “originale” e “accattivante” ma a dato vita a una storia che fa riflettere e interrogarci su Temi importanti; Tutti noi potenzialmente camminiamo su un filo in equilibrio perenne tra il Bene e il Male e facilmente potremmo essere portati a sbilanciarci verso una o l’altra parte, magari commettendo qualcosa di irreparabile (non addirittura come “L’Assassino”!!!!!!) giustificando il nostro operato, portandolo sul piano di una “Giustizia Personale” che ci fa vivere in tranquillità ma rischia di farci somigliare e annullare la differenza nei confronti di chi Sbaglia per Natura, per Indole , di chi è MALE ma almeno consapevole di esserlo non per Volontà o Scelta.

 Il libro è SUPERCONSIGLIATO a tutti : Una lettura che vi terrà sicuramente incollati sulle pagine che “divorerete” con piacere.

 Una storia scritta con la stessa Passione e Cuore che il Bravissimo Federico utilizza anche in ambito Sociale, nel quale è da sempre impegnato con le sue opere, iniziative e Progetti.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )


Federico Fabbri (1978, Santa Sofia). Fin da giovane si avvicina alla scrittura, esordendo con due raccolte di poesie, Sino alla fine (2013) e Persino poesie (2014), pubblicate per tenere vivo il ricordo del suo amico Denis, detto Sino, venuto a mancare in giovane età a causa di un incidente stradale. Nel 2014 pubblica un’autobiografia ironica dal titolo La mia vita durata 90 anni, scritta a 36, finita di scrivere a 37. Molto attivo nel sociale, gli introiti dei suoi libri vengono devoluti totalmente in progetti a favore delle persone diversamente abili. Con una di loro, Giuliana Salvadori, nel 2017 pubblica il romanzo A piedi o su rotella la strada è sempre quella. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo con la casa editrice Les Flâneurs Edizioni, L’inferno non ha nuvole.


 


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