lunedì 6 febbraio 2023

Il tempo dell'odio di Antonio Lanzetta

 Cilento, estate del 1943. Michele ha quattordici anni e vive con la madre e le sorelle in un casolare isolato. È tardo pomeriggio quando, di ritorno da una giornata di lavoro nei campi, vede una camionetta di fascisti sulla strada che lo porta a casa. Capisce subito che sta accadendo qualcosa di terribile e, sentendosi impotente, si nasconde in mezzo ai cespugli. Mentre le donne urlano disperate, Michele viene scoperto e per non essere ucciso è costretto a scappare nel bosco. Per Michele questo evento segna la fine dell’adolescenza, l’incontro con la brutalità e la violenza. Comincia un viaggio iniziatico all’insegna della vendetta, dell’odio e del desiderio di trovare le sorelle che sono state rapite. Ferito e sconvolto viene accolto da una vecchia vicina che lo cura offrendogli un nascondiglio. Nel frattempo scopre che anche altre ragazze del paese stanno sparendo. Giovani donne strappate alle loro famiglie. Chi si cela dietro tutto questo e che fine fanno le vittime? Sono i giorni che precedono lo sbarco degli alleati a Salerno e i nazisti sono fuori controllo. Sono loro i responsabili? Michele si unisce a un gruppo di briganti, guidati da un uomo misterioso che si fa chiamare Teschio, che gli mostrerà il loro particolare codice criminale e gli insegnerà il valore dell’onore. Insieme a loro scoprirà una terribile verità.

 

 


 Il tempo dell'odio è un romanzo molto intenso dove il male subito non viene combattuto ma assecondato costringendo chi subisce a sopravvivere alla sofferenza infliggendo dolore, passando da vittima a carnefice, quando poi non c'era nessuna possibilità di perdono.

Ferite profonde e la perdita dell'innocenza accompagnano in un percorso di formazione il protagonista del libro, Michele, un ragazzo di 14 anni costretto dalle circostanze a crescere in fretta e ad imparare ad odiare.

Michele è costretto ad un sonno senza sogni, solo incubi nei ricordi strazianti dove la paura si alterna all'angoscia che poi al risveglio accrescono un senso di colpa che lo stava consumando con la stessa ferocia di una rabbia pronta ad esplodere in vendetta.

Cadere nell'abisso non era servito a cancellare ricordi e angoscia, adesso che la violenza si era propagata nel corpo di Michele come un veleno capace di trasformarsi, poco alla volta, in qualcosa di benevolo, di indispensabile in un mondo oscuro, con poca luce dove anche il tempo sembrava essersi fermato.  

La scrittura travolgente di Lanzetta amalgama bene paura e trasporto diventando "vivacemente" drammatica per sfruttare l'ansia che frammenta una narrazione crudele, raccontata però sempre con estrema sincerità e naturalezza; in quest'ottica la scelta di utilizzare la prima persona è vista come indispensabile per rendere ancora più amplificate le sensazioni vissute dai protagonisti, insieme al terrore provato e alla trepidazione con cui si infligge sofferenza.

Il tempo dell'odio è anche un romanzo che ripercorre le sofferenze di una storia travagliata del nostro paese, uno spaccato morale del periodo bellico dove emerge una società depressa e smarrita difronte all'abuso di una malvagità che non aveva distinzione, una terra desolata e privata della sua dignità, dove il male si diffonde non solo attraverso uomini ma anche a tramite i luoghi circostanti.

Attraversando cambi di scena repentini e ricchi di adrenalina la vicenda raggiunge l'epilogo dove un po' di speranza, che arriva insieme a parole che solo adesso diventano comprensibili, non permette di far ritorno da una strada senza uscita; la consapevolezza che andare avanti non sarebbe stata una cosa facile non tranquillizza Michele che, ancora una volta, sarà pervaso da una strana sensazione, dal timore che potesse di nuovo tutto precipitare, avendo la certezza che la morte non si sarebbe mai stancata di cercarlo.

Tanti complimenti ad Antonio Lanzetta che, ancora una volta, è stato capace di costruire una storia molto coinvolgente dove la disumanità concede poco spazio alla ragione permettendo a noi lettori tante domande a cui dare risposta; un romanzo dove non c'è un solo nemico, dove non c'è un unico male, ma dove l'odio è lo stesso che colpisce e condiziona in maniera diversa tutti i protagonisti modellati da un destino crudele, disillusi ma con un forte senso di fratellanza.

 

 

 


Antonio Lanzetta è uno scrittore salernitano che, dopo aver iniziato la sua carriera come autore di romanzi fantasy (sempre per La Corte ha pubblicato Warrior e Revolution), vira verso il thriller prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio "Gran Giallo Cattolica", e poi con i romanzi con Il Buio Dentro, I figli del male e Le colpe della notte. Il Buio Dentro gli permette di valicare i confini nazionali venendo tradotto da Bragelonne, una delle più prestigiose case editrici d’oltralpe, in Francia, Canada e Belgio; lo stesso romanzo viene anche citato dal "Sunday Times" come uno dei cinque thriller non inglesi migliori del 2017. 

 



TITOLO: IL TEMPO DELL'ODIO

AUTORE: ANTONIO LANZETTA

CASA EDITRICE: LA CORTE EDITORE

GENERE: THRILLER

 USCITA: 7 OTTOBRE 2022

 FORMATO: Cop.FLESSIBILE/E-BOOK

 

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