Finito di leggere il libro mi sono reso conto che, nonostante immagino sia difficile scrivere a quattro mani, le due autrici hanno dato vita non solo a un Thriller intenso ma a una storia fortemente coinvolgente e trascinante, nella quale troviamo tanti personaggi ben caratterizzati tutti legati da un invisibile filo sottile che unisce le loro esistenze.
Nella scelta dell’Ambientazione , il Canada, traspare l’amore per questa terra, certamente non avara di paesaggi unici e mozzafiato che ben fanno da cornice a Numeesville, piccolo borgo di fantasia creato per ospitare i fatti e personaggi della storia; Un classico Borgo all’apparenza placido e tranquillo che pero’ sarà capace di nascondere misteri e segreti, tra le Montagne Rocciose e il Blake Lake.
Sophie , la protagonista , è la voce narrante del libro, mentre a Beth , amica tragicamente morta suicida, è affidata la regia, riprendendo abilmente vita attraverso ricordi e sensazioni, rappresentando di fatto la vera anima di tutta la storia. Sophie è vittima di un matrimonio infelice e , nel tentativo di uscire dal Limbo in cui era piombata, fa ritorno a Numeesville cercando rifugio da un destino presente e passato. Tornata sui luoghi di un’adolescenza felice ritroverà l’amicizia con Claire , amica di sempre intraprendente ed energica, con Chris vecchia fiamma non del tutto dimenticata, capace anche di ritagliarsi una breve parentesi sentimentale con il misterioso e imperscrutabile veterinario Jack con il quale riuscirà a riprovare sensazioni dimenticate e a distaccarsi per qualche attimo da una triste realtà. Seppur accettata la morte di Beth, si metterà alla ricerca di risposte e motivazioni per capire quel suo gesto che di fatto aveva TRADITO la loro AMICIZIA, portandola però in situazioni di pericolo scontrarsi con molte verità inimmaginabili ormai sepolte da anni.
I temi principali del Thriller sono quindi: AMICIZIA e TRADIMENTO. Questi si sviluppano durante le pagine del libro,attraverso la narrazione, restando in bilico su una immaginaria bilancia dove troveranno alla fine il giusto equilibrio solo grazie all’intervento di Beth che , anche tramite le pagine del suo Diario , metterà Sophie sulla strada giusta per la soluzione dell’enigma. L’amicizia delle protagoniste resterà solida nonostante le apparenze e i tanti “tradimenti” soprattutto a livello umano, ma comunque appare a noi lettori MAI messa in discussione; quando Sophie troverà le spiegazioni che cercava riuscirà ad uscire dalla sua condizione di vita transitoria e finalmente a riabilitare la loro amicizia anche agli occhi di Numeensville.
Personalmente ho trovato nella prima parte un po’ di difficoltà, forse un eccesso di dialoghi (non congeniale al genere) ha reso la lettura poco scorrevole, ma poi si comprende la loro necessità per introdurre e far conoscere i diversi personaggi, però sempre con abilità lasciando i vari passaggi mai scontati e monotoni. Ecco che poi nella fase centrale abbiamo una brusca accellerata che rende più fluida e avvincente la lettura fino ad arrivare alle ultime 100 pagine dove si farà fatica a “respirare con gli occhi” perchè incollati morbosamente alle pagine in cerca di conclusione. Proprio a questo punto bisognerà fare i conti con un finale inaspettato e difficile da digerire, oltre che ha provare un senso di malinconia nel leggere le ultime pagine perchè consapevoli di aver concluso la storia.
Proprio questa emozione è quella che più mi ha colpito del libro: obiettivamente è difficile leggere un Thriller e rimanere così attaccati ed affezionati ai personaggi e alle atmosfere come in questo. Senza dubbio una storia ben costruita e realizzata, un libro che mi sento di consigliare con il Cuore incontrando i miei complimenti più sinceri alle Bravissime Autrici.
( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog)
ILARIA FERRARO : Nata a Milano nel 1976, diplomata in lingue straniere ha proseguito gli studi alla Facoltà di Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, per poi decidere di seguire la sua vera passione, i viaggi. Ha lavorato presso vari Tour Operator internazionali, poi in seguito ha deciso di dedicarsi alla famiglia, senza trascurare però la propria vena creativa, espressa in vari ambiti.
SIMONA DI IORIO: Nata a Bollate (MI) nel 1975, ha conseguito il diploma all’istituto magistrale e dopo molteplici esperienze di lavoro anche come educatrice, attualmente è impiegata part-time e si dedica alla famiglia senza però mettere da parte le proprie ambizioni: non si sente arrivata nella vita e ha voglia di mettersi ancora in gioco.
Entrambe, amiche da anni, si sono affacciate con entusiasmo al mondo della scrittura, motivate dalla stessa passione, tanta fantasia e voglia di emozionare gli altri.
Nessun commento:
Posta un commento