Abbiamo una vita sola per essere ciò che vogliamo.
Solo un passo divide Giulia dalla vetrina. Un passo che, però, le sembra il più lungo che abbia mai fatto in vita sua. Dietro il vetro, c’è un oggetto che non vede da tanto tempo, ma la cui immagine è impressa a fuoco dentro di lei. Per tutti è una semplice trottola, ma per Giulia rappresenta l’attimo in cui il mondo si è fermato, lasciandola in bilico sull’abisso. Ora è di nuovo davanti ai suoi occhi. All’improvviso rivede sé stessa giovane. La ragazza che nel 1943, nei mesi dell’occupazione tedesca di Roma, ha trovato il coraggio di combattere per la libertà, di impugnare una pistola per reagire all’orrore nazista, di premere il grilletto con le mani che fino al giorno prima sfioravano con delicatezza i tasti di un pianoforte. Come se fosse l’unica scelta possibile, come se un’altra strada non fosse percorribile. Accanto a lei, Leo e il loro amore, nato nei rifugi in cui sono stati costretti a nascondersi e tra gli abbracci per superare la paura. Leo che una notte le ha detto che, qualunque cosa fosse accaduta, avrebbe dovuto custodire la trottola che le aveva mostrato. Un oggetto che, per lui, significava moltissimo. Così nulla sarebbe mai cambiato tra di loro. Quando, dopo una retata, Giulia ha perso le sue tracce, non è più riuscita a ritrovare la trottola. Quel giorno tutto ha smesso di girare. E adesso eccola di fronte a lei, dietro quella vetrina. Giulia deve scoprire come sia finita lì. C’è un’unica persona a cui è pronta a raccontare la propria storia: Flavia, che ha cresciuto come fosse una nipote. Perché sappia che non è vero che i vuoti lasciati dalle persone che abbiamo amato non si riempiono più. In realtà sono sempre colmi della loro presenza: bisogna solo non aver paura di ascoltare.
Dopo lo straordinario successo di Ogni piccola cosa interrotta, per mesi in classifica e acclamato dalla stampa, Silvia Celani torna con un nuovo romanzo in cui ogni pagina è un’emozione. Un inno alle donne e alla loro forza, al loro cuore capace di sopravvivere a ogni tragedia.
Dopo il grande successo di “Ogni piccola cosa interrotta” Silvia Celani torna ad emozionarci con un Romanzo “forte” e delicato, carico di emozioni e sentimenti; Una Storia di Amicizia, Fiducia e Amore ma anche Dolore, Sofferenza e Coraggio, Tematiche saggiamente “dosate” dall’Autrice grazie ad uno Stile capace di coinvolgere e trascinare il Lettore attraverso Gioie e Dolori.
Protagoniste della Storia sono Flavia e Giulia che dividono la Narrazione tra Presente e Passato , tra il 2013 e il 1943; due Donne vissute in epoche diverse legate però da un Dolore che seppur differente, le rende uguali perchè “soffocate” entrambe da una colpa non loro, messe al bivio dal Destino, costrette a scegliere se Vivere o Sopravvivere.
La Voce del Presente Narrativo è Flavia: una ragazza vulnerabile, stanca, che desidera nel profondo essere migliore, forse non per se ma per gli altri; Il rapporto “complicato” con la madre, un fratello dal carattere difficile da “proteggere” e un sentimento che sembrava non bastare più saranno componenti che amplificano il suo bisogno di “Stabilità”, di ritrovare sentimenti e legami in grado di farla sentire accettata dal mondo ……Flavia sogna un Futuro diverso da quello attuale ma alla fine si accontenta di quello che la vita gli propone… perchè i Sogni avevano bisogno di Tempo e forse LEI ne stava sprecando troppo vivendo male la sua vita…….Sprecandola.
Nonna Lulì sarà l’unica persona in grado di aiutare Flavia, perchè anche LEI cresciuta con quel senso di colpa che non doveva far parte del suo essere; un Amicizia nata dall’esigenza di aiuto reciproco affinchè Flavia non commettesse gli stessi errori di Nonna Lulì ….che aveva scelto di smettere di vivere per sopravvivere, mettendo il Dolore in secondo piano.
Nel Passato Narrativo troviamo Giulia: una delle tante ragazze del 1943 impossibilitata a dire NO a un Destino barbaro che affliggeva, separava e segnava per sempre le esistenze, lacerando e creando profonde ferite….non solo i bombardamenti avevano cambiato il modo di guardare il cielo …ma anche la Paura….quel senso di Impotenza….di fronte a qualcosa di insensato e impensabile, quello spettacolo orribile a Roma durante l’occupazione tedesca.
Giulia non poteva essere più la persona di prima, non riusciva più a sostenere lo sguardo di chi era precipitato in quell’incubo senza poter essere aiutato; Giulia decide di “aiutare” di non arrendersi, non avendo più paura di morire sceglie di VIVERE ,combattendo per rendere possibile e migliore il Futuro di tutti; Quando la vecchia vita non riesce più a conciliarsi con la nuova per Giulia ci saranno allontanamento dolorosi dagli affetti più cari che giorno dopo giorno creano quel rimorso che in parte sarà colmato con la vicinanza di Leo con il quale, oltre la Consolazione, troverà l’Amore attraverso un rapporto portato avanti come se non ci fosse un Domani , legati da una Promessa non facile da Realizzare per entrambi….
La vicenda delle due Protagoniste continuerà alternandosi fino a quando le due Storie si riuniranno nella Parte finale; L’Epilogo restituisce Speranza e Fiducia grazie agli affetti ritrovati proponendo a Giulia e Flavia una vita “nuova”, una “ricompensa” giusta per due Donne vissute in epoche lontane ma capaci di “resistere” al Dolore, accettando e combattendo (in maniera diversa) per tornare a Vivere… davvero perchè……
“LA VITA NON SEMPRE SI SCEGLIE MA A VOLTE PURTROPPO CAPITA E BASTA”
Le note finali dell’Autrice non solo risultano necessarie per confermare le Fonti Reali Storiche a cui ha attinto per costruire il Romanzo, dal Personaggio di Giulia Monti ispirato a Carla Capponi (Protagonista della Resistenza) fino alle tante testimonianze di sopravvissuti Romani, ma soprattutto doverose per rendere Omaggio a tutte quelle persone che, con eroismo e risolutezza, tra il 43′ e 44′ decisero di NON ARRENDERSI ma RESISTERE .
Davvero bello ed emozionante il libro di Silvia Celani, (a cui vanno i miei complimenti più sinceri) un Romanzo capace di raccontare una Storia a “due facce”, una Storia d’Amore e Dolore che con la sua Realtà e Poetica responsabilizza a tenere vivo il Ricordo, la Testimonianza di chi ha sacrificato la vita per un Futuro migliore…che è poi….il Presente in cui viviamo noi oggi …..lo stesso in cui l’autrice immagina viva Flavia: Una sola vita da vivere, da non sprecare……almeno per rispettare chi invece HA SCELTO DI PRIVARSENE PER DONARLA AGLI ALTRI.
( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )
Silvia Celani è nata a Roma, ma da sempre vive in provincia, in una casa immersa nel verde, dove ama invitare gli amici per pranzi e cene che, di solito, si prolungano all’infinito. Adora i libri, il mare e le facce impiastricciate di Nutella dei suoi bambini a colazione. È sicura che Walt Disney avesse ragione: «Se puoi sognarlo, puoi farlo».
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