mercoledì 30 giugno 2021

Creepy Tales di Miriam Palombi

 

Primi del ‘900.

Benjamin è un giovane orfano, ospite del st. Grace and Mercy, brefotrofio nei pressi di un piccolo villaggio inglese. Fin da subito si rende conto che l’istituto per ragazzi abbandonati non è il luogo rassicurante che tutti credono. Nel silenzio delle stanze vuote si muovono creature inquietanti.
La scoperta di strane incisioni e stralci di una tetra filastrocca convinceranno Benjamin dell’esistenza di un mondo oscuro, in cui la Natura ha perso tutto il suo aspetto benevolo.
Ad aiutarlo nell’impresa c’è Archibald Morgestein, enigmatico antiquario. Benjamin non ha altra scelta che persistere nella ricerca della verità per scoprire cosa in realtà si nasconde tra le mura dell’orfanotrofio. Una sola consapevolezza lo guiderà: alcune favole hanno il cuore più nero dell’inchiostro con il quale sono scritte.


Miriam Palombi con Creepy Tales ci racconta  una storia tenebrosa e cupa che avvolge e atterrisce, una fiaba dai tratti quasi mitologici che combina le caratteristiche Fantasy a quelle più marcate e riconoscibili del Genere Horror. La bravura dell’Autrice ha potuto spaziare attraverso una Trama abbastanza lineare, muovendosi quindi con libertà con i suoi Personaggi (immaginati fisicamente con le stesse ombre celate nel loro animo), con i luoghi e soprattutto con gli oggetti che potenzialmente potevano racchiudere anche loro una natura malvagia.

All’inizio del libro troviamo un incipit davvero forte e cupo con il quale viene introdotta la vicenda, preparando bene il terreno per un ambientazione fortemente innaturale, supportata da elementi sinistri dalle tinte vittoriane riconoscibili soprattutto nella descrizione “lugubre” dell’orfanotrofio nel quale si sviluppano le dinamiche principali: Rampicanti nodosi si presentavano sulla struttura che, con le sue imposte sbilenche e le finestre simili a bocche, lasciava solo intravedere le atrocità nascoste al suo interno; stanze vuote e fredde, ombre distese minacciose si allungavano sui muri alimentate dalla fioca luce delle lampade a olio che con il loro odore acre stordivano tutti i sensi.

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Il Protgonista del libro è il piccolo Benjamin Winterbottom, fragile ma coraggioso, uno dei tanti bimbi “sperduti” che vedeva rilegata la sua fanciullezza all’interno di una casa dove stava diventando sempre più difficile non prestare attenzione ai sussurri e ai lamenti, dove era quasi impossibile non vedere le ombre o gli orrori che accadevano, provocati da figure infauste….. creature forse non umane che adoravano le tenebre.

Istruttori severi, la Direttrice, insieme alla cuoca e l’inserviente sono tutti Personaggi che animano l’istituto apparentemente con ambigua normalità durante il giorno; la notte poi, quando si abbassava la temperatura, non era solo il freddo penetrante di un gelido inverno a paralizzare ma anche il martellare delle voci che si facevano sempre più insistenti, per Benjamin erano ormai così forti da non riuscire più a sentire il proprio respiro.

L’incontro con un Antiquario,  traghettato forse dal Destino, incalza sempre più Benjamin che, devastato dalle tante sparizioni e dagli incubi ricorrenti, desiderava comprendere per divincolarsi dalla paura di non essere creduto e liberarsi dalla sensazione di pazzia che rischiava di avvelenarlo nell’anima.

Quel Male che furtivamente si aggirava portando a decadenza tutto quello che toccava alla fine verrà smascherato in una visione mistica e inquietante, spingendo nel buio più profondo il Protagonista che, consapevole di non poter tornare indietro, affronterà una Natura corrotta in un silenzio carico di terrore.

Nelle pagine finali l’esigenza di mettere in salvo ciò che di buono che era rimasto, suscita il bisogno di affidare ai posteri l’esperienza maturata per aiutare a scorgere l’oscurità là dove si celava più profondamente.

Molto bello il libro di Miriam Palombi che riesce a catturare il Lettore grazie ad una Trama che, inizialmente quasi scontata, si sviluppa in maniera inaspettata pagina dopo pagina con misteri legati ad una natura corrotta da un Male che separa la stessa Narrazione, creando forte empatia col Protagonista diviso dallo stesso desiderio di scoprire una Verità o ignorare una vicenda talmente buia da essere inimmaginabile……..un viaggio di sola andata verso il Buio più recondito che rianima paure ancestrali.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLEtture Blog )

Miriam Palombi Nasce a Milano nel 1972. Ceramista e scrittrice, appassionata di simbologia e cultura horror. Membro della Horror Writers Association. Tra i fondatori del blog Horror Cultura. Autrice di narrativa horror, thriller e dark fantasy. Le sue opere esplorano un universo macabro e spettrale, ispirandosi ai temi più classici del genere.

Tra i suoi romanzi di maggior successo troviamo Le Ossa dei Morti.
Il racconto Miseri Resti Sepolti è incluso nell’antologia “SPLATTER presenta B.I.H.F.F” (Best Italian Horror Flash Fiction). Nel 2014 pubblica LE CRONACHE DEL GUERRIERO, ebook edito da ST-Books, GDS edizioni. Thriller Storico.
2016 pubblica L’ARCHIVIO DEGLI DEI, DZ Edizioni. Thriller. Giunto ora alla terza edizione. Opera finalista al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018. Menzione d’onore al Premio Holmes Awards.
2016 il racconto Sangue Cattivo è incluso nell’antologia horror STRISCIANO SULL’ASFALTO, edito da Carmignani Editrice, presentato in anteprima al Fanta Festival di Roma.
2016 pubblica PICCOLI PASSI NEL BUIO, DZ Edizioni. Raccolta horror per ragazzi. Presentato in anteprima al Romics. Giunta ora alla seconda edizione illustrata.
2018 pubblica MISERI RESTI SEPOLTI, raccolta horror, DZ Edizioni. Presentato alla Fiera del libro di Roma, Più Libri Più Liberi 2018, in occasione della conferenza “L’approccio alla Paura. Dall’adulto al fanciullo”.
2019 pubblica LE OSSA DEI MORTI, romanzo horror. DZ Edizioni. Prefazione a cura di Paolo Di Orazio. Presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino.
2019 pubblica IL PENTACOLO. Legacy of Darkness. La saga . DZ edizioni, romanzo dark fantasy.

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