venerdì 11 giugno 2021

I Cavalieri di San Marco di Andrea Zanetti

 

1539. La Repubblica di Venezia si trova invischiata in una complicata guerra contro il Turco, che minaccia le sue basi commerciali nel Peloponneso. Durante la tregua invernale, un manoscritto antichissimo viene scovato da un ammiraglio turco, Hajji Piri, che nel decifrarlo troverà svelato uno degli enigmi più importanti che la Repubblica ha tenuto nascosto per quasi un millennio. Un ordine segreto verrà quindi ridestato, due flotte verranno riarmate, una diplomazia dal doppio volto sarà necessaria per mettere le mani sul tesoro più grande di tutti i tempi. Toccherà quindi a Giacomo Rinaldi, detto Zuan, guidare una disperata missione segreta messa in piedi a Venezia, dove tra intrigo, passione ed avventura si decideranno le sorti della Repubblica, nella corsa contro il tempo fino al colpo di scena finale. Dopo l’ultima pagina, il lettore non guarderà più Venezia con gli stessi occhi.




Con i Cavalieri di San Marco il bravissimo Andrea Zanetti mette abilmente il punto ad una Saga molto avvincente, coinvolgente con Tematiche diverse affrontate nel corso della vicenda Narrata, divisa tra Storia e Romanzo, tra Personaggi reali e altri creati per dar vita ad un opera con la quale nel complesso l’Autore Glorifica Venezia insieme al suo Passato Storico.

Nel libro la vicenda si sviluppa esattamente a cavallo dei due precedenti Capitoli, ritrovando Personaggi e Protagonisti già incontrati arricchiti e sviluppati da nuove angolature caratteriali.

Dopo un Prologo “teatrale” ricco di Fede e Speranza ci troviamo immersi fin da subito in un’Atmosfera non troppo diversa dalle precedenti, densa di Astio e Odio nei confronti di quella Venezia che da sempre rappresentava una vera Spina nel Fianco per tutti i Sultani;  Ad un tratto tutto però sembra rimesso in gioco grazie alla scoperta fortuita dell’esistenza di un “Tesoro” grazie al quale il suo ritrovamento avrebbe potuto realizzare non solo una Vittoria ma la completa Dominazione nei confronti del Nemico Millenario. La Fede e la Speranza citate nel Prologo si concentrano nelle mani di una giovane Spia che con Spavalderia rischierà la propria vita per la Republica, fino a quando la scena si sposterà su Venezia dove il Lettore piacevolmente ritroverà Giacomo Rinaldi , il nostro Zuan, che dopo 4 anni ritorna sulla sua Venezia.

Rispetto ai precedenti Volumi i Capitoli risultano più brevi dando un senso più fluido e avvincente alla Narrazione che verrà supportata da un Dialogo che è di fatto più intimo e familiare.

Leggendo scopriremo che per Zuan la lontananza forzata è stata subita con Sofferenza, con Rabbia e Dolore , provando a colmare quel vuoto facendo posto ad una vita “Spericolata”; Ingannato poi Ricercato ed infine Abbandonato dagli Affetti, Cacciato come un esule scomodo.

Un diario scomparso, poi ritrovato ; un Segreto che rivelato avrebbe distrutto l’immagine di Venezia; tutte componenti che animano e muovono i Personaggi della vicenda da una parte motivati dalla Fede e dall’altra dalla bramosia di una Gloria Terrena da conquistare, anche con la Forza. Come i Cavalieri antichi per la Terra Santa, Zuan e i suoi compagni si accingevano a combattere mettendo a repentaglio le loro vite per il bene di San Marco, per ottenere una Grazia Eterna.

Nella concitazione delle scene più dinamiche l’Autore è bravo nel mettere in evidenza le differenze tra Zuan e Marcantonio (figlio di Barbaro): Zuan, più abituato al pericolo, si dimostra più capace, freddo e calcolatore; Marcantonio invece appare più “impacciato”, forse attonito nei pericoli, troppo legato al nome che portava che gli impediva di commettere azioni e gesta motivo di pentimento.

Nei momenti più cruciali il Sacrificio di due uomini e un Aiuto provvidenziale e insperato ripagano quella Speranza professata dai Protagonisti che riusciranno a riportare a Venezia quello che poteva renderla Indipendente non solo Dall’Italia ma dal Mondo Intero.

Nel Finale del libro ci troviamo di fronte a una scena già vissuta, un Flashback emotivo che riconduce ad una Storia d’Amore sofferta, un dolore ingiusto che richiedeva un Sacrificio da parte di un Giovane;

Il Valore di un Addio e un Debito d’Onore che, come sappiamo sarà riscattato, accompagnano con delicatezza alla fine del libro il Lettore.

Complimenti più che sinceri ad Andrea Zanetti…….

(ringraziandolo anche per la bella dedica)……

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ……. perchè trascina e coinvolge facendo trasparire il suo Amore per Venezia realizzando una Saga Storica affascinante costruita su 3 Romanzi nei quali il culto di San Marco (Cavalieri di San Marco) alla fine riesce ad unire la Storia di una Società a quella di uno Stato, la Dominazione per Terra (il Principe di Venezia) e per Mare (Leon da Mar) celebrando La Serenissima attraverso la voce narrante della sua Storia, rendendola come giusto Immortale.


(Recensione di Walter Bianco da AmabiliLettureBlog)



 Andrea Zanetti, classe 1984, è uno scrittore veneziano. Laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Padova, con un curriculum in Storia e Politica Internazionale, lavora come controllore del traffico aereo ad Abano Terme (PD). La passione per Venezia e per la sua storia, viene trasferita dallo studio alla creazione di una saga di romanzi storici ambientati tra gli eventi che hanno caratterizzato la vita della città e del suo impero.

Nessun commento:

Posta un commento

Formule mortali di François Morlupi

 In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo atti...