Cosa resta del legame tra un padre e un figlio dopo un rabbioso distacco durato trentasette anni? Tredicimila giorni senza vedersi, da quando il padre ha abbandonato la famiglia per amore di un’altra donna. Un’intera vita di lontananza. Per poi ritrovarsi all’improvviso: ed è proprio la storia del loro riavvicinamento, dei passi veri e falsi di ognuno, dei pensieri e delle derive, il fuoco vivo di queste pagine.
Andrea Pomella costriusce il suo Romanzo con uno Stile Narrativo diviso tra un Diario/Lettera aperta dove chi scrive è la stessa Voce Narrante del libro, Un Figlio che si rivolge a quel padre che aveva lui stesso condannato al silenzio quando aveva 7 anni.
La Vergogna che diventerà Rabbia per il rifiuto alla normalità.. ..Le lacrime che diventano ghiaccio… la separazione per 37 lunghi anni.
Queste le “Premesse” di un bellissimo libro che viaggia su due binari, Condivisione e Tradimento , una storia familiare , un Padre e un Figlio entrambi in cerca di accettazione, un incontro, un Perdono che, anche se raggiunto, non è privo di conseguenze.
Il libro è scritto in maniera Profonda e introspettiva; permette al Protagonista un discernimento nel quale prendere coscienza che tutto quello accaduto nel Passato non abbia condizionato la sua situazione Presente, passando dalla Necessità di un Compromesso all’analisi del Tradimento di cui nessuno è indenne.
I Dialoghi sono intimi e scritti in maniera semplice; la Prosa invece è impreziosita da metafore e frequenti riferimenti letterari come Pollack, Kant, Kafka,Dante,Tolstoj..
Un padre che chiede perdono perché Colpevole…ad un figlio che lo è anche lui a sua volta….. Un rapporto destinato a rovesciarsi. Il Tradimento del padre, ovattato dall’età, adesso ritorna prepotente col pensiero che riporta alla vita da bambino, con gesti che risentono la mancanza del padre.
La Scoperta di un padre fragile, vulnerabile, che smaschera quella sensazione di non conoscere nulla l’uno dell’altro, ci accompagna verso l’Epilogo con la consapevolezza e conferma che con il Perdono non si possono restituire gli anni passati, perduti, anni creati da un distacco non voluto che di fatto ha “cresciuto” due persone, due estranei.
Complimenti ad Andrea Pomella che con il suo libro racconta in maniera coinvolgente e intima una Storia “quotidiana”, una Storia intrisa di sentimenti contrastanti dove sentimenti come la Vergogna vengono vissuti e analizzati non come una Colpa ma come Esperienza…che permette margini di miglioramento perchè non logorante e costretta come la stessa Colpa.
(Recensione di Walter Bianco da AmabiliLettureBlog)
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