lunedì 28 giugno 2021

L'ombra di CTHULHU - A.A.V.V.

L’immaginario di H. P. Lovecraft continua a ispirare le penne di autori contemporanei. Dieci racconti che spaziano dai più lontani abissi cosmici, fino a esplorare l’insondabile animo umano.

Creatori di Mondi, che proprio come il solitario di Providence hanno fatto del “fantastico” la loro missione.

In questa antologia dieci storie lovecraftiane, che sono state ispirazione dell’inconscio collettivo, vengono rivisitate in chiave moderna.

Un dialogo mai concluso tra passato e presente.



 Come affermato da Miriam Palombi nella Prefazione del libro, H.P. Lovecraft con il suo patrimonio letterario ha senza dubbio influenzato ispirando molti scrittori del Genere che ne suguirono i canoni affascinati dalle sue storie legate per la maggior parte ad elementi spesso ricorrenti, rinterpretando storie legate soprattutto a tematiche come Riti, Divinità e Sepolcri.

Amante della solitudine Lovecratf aveva avuto la costanza di non chiudere gli occhi di fronte al Buio, in bilico tra il rifiuto del suo Mondo e la volontà di abbracciare quello di Fantasia, che poi per lui significava cedere la parte razionale per la Follia.

Per realizzare questo incredibile tributo sono scese in campo le valenti “bocche da fuoco” della Dark Zone specializzate nel Genere, permettendo all’anima letteraria di Lovecratf di prendere vita attraverso 10 racconti brevi.

Protagonisti di Lovecratf in generale possono considerarsi come vittime inconsapevoli, incapaci di sottrarsi apparentemente nemmeno alle loro colpe, alla ricerca di una Verità che, una volta rivelata, rende ancora più oscura la vita tramutandola in qualcosa di Orribile.

Il libro si apre con Miriam Palombi grazie alla quale riviviamo L’incubo della scoperta, una verità vittima di morbosità legata ad un dipinto evocativo, un Arte maledetta (che ricorda da lontano “il modello di Pickman” ) capace di affascinare solo coloro che sono fatti per l’oscurità, creature che abitano le profondità, che trascinano verso l’oblio.


L’intersecarsi tra Onirico e Fisico…la Conoscenza Proibita, l’archeologia proibita che conduce ad una ricerca disperata, sono tutti elementi presenti nel racconto di Daniele Viaroli dove qualcosa di strano e innaturale stritola il pensiero Razionale;

Allo stesso modo con Juri Casati ritriviamo un Orrore Cosmico, una dimensione parallela misteriosa, concentrati in una storia che terrorizza e paralizza fino a cambiare l’animo del Protagonista che passa dal “cercare la bella morte” a essere schiavo del terrore, perso in una megalopoli sconosciuta, abitata dall’angosciante verso di uccelli che volano sulle teste di disperati.

La Simbologia evocativa di Lovecratf viene utilizzata con genio da Elena Mandolini attraverso il suo racconto dove un Protagonista si ritroverà in trappola, paralizzato dal freddo provocato dal terrore.. una caverna…la Polvere e il Sanguel’inquetudine e la curiosità per un Destino macabro che alla fine si rivelerà peggiore di una condanna a morte.

La percezione tra Sogno e Realtà unita alla Follia è Protagonista della storia di Roberto Ciardiello dove aleggia l’incertezza del Protagonista per essere scampato ad una situazione di pericolo, il dubbio e l’angoscia dopo aver intrapreso un viaggio che sicuramente aveva privato la sua Razionalità.

Altro tema di Lovecratf largamente utilizzato è quello legato a Creature misteriose, venerate come Divinità che inducono al sacrificio estremo coloro che, colpiti dalla Malvagità, si ritroveranno a volte indirettamente vittime di Maledizioni risvegliando Orrori seppelliti nel sonno più profondo; su questo scia abbiamo la Storia di Francesco Zamboni dove, tra risate inpaurite miste a spasmi di terrore, quello che non si doveva toccare risvegliera qualcosa negli abissi dal quale sarà impossibile sottrarsi.

Anche nella storia di Andrea Zanotti domina l’alternanza fra Bene e Male… Un Protagonista dominato dalla Paura e dal Piacere dove tutto ormai era pronto per essere compiuto, un racconto adrenalinico tra Delirio e Pazzia che porterà ad aprire porte impossibili poi da chiudere.

La storia di Davide Stocovaz ambientata in un cimitero tra l’illusione di un Sogno e la Realtà di una Leggenda gioca con le ombre di alberi grotteschi, con lapidi rischiarate dalla luna. La Profanazione, occhi invisibili che spiano, una Presenza innaturale…Evocare orrori senza tempo provocherà una persecuzione così implacabile da rendere unica la sola via di scampo.

Il Sacrificio per la Divinità e la Simbologia legata ad essa, con l’attesa millenaria sono presenti nel racconto di Valerio Lo Martire, un sacrificio macabro per sfamare un Male placando la sua Sete, in un certo senso si lega contrapponendosi al racconto di Lucia Guglielminetti dove, seppur nella instabilità testimoniata dalla voce narrante, ritroveremo quella stessa Pazzia di fronte a qualcosa che non si riusciva ad accettare, una strana dieta dettata dal bisogno macabro per soddisfare una fame innaturale.

Tanti sinceri complimenti a questi bravissimi Autori e Autrici che con il loro immaginario hanno reso possibile il ricordo, dimostrando di aver ereditato al meglio le linee fondamentali del maestro dell’horror, glorificando la sua fama. La lettura è consigliata sicuramente a tutti gli amanti del Genere ma senza dubbio anche a tutti coloro che desiderano conoscere il mondo di Lovecratf, il suo Stile e le sue Tematiche, sicuramente in maniera del tutto originale ed affascinante.

( Recensione di Walter Bianco da AmabiliLetture Blog )


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