Un uomo misterioso si presenta alla porta della casa, teatro della mattanza, sta cercando Malena. Dice di chiamarsi Errante e ha spalle imponenti, punte di metallo sul giubbotto di pelle, la testa rasata e occhi scuri come un brutto sogno. Inseguiti da creature assassine chiamate Crisalidi e guidati dalle bizzarre indicazioni della signora Orakuru, Errante e Custode esploreranno i ricordi di Malena, gli incubi e le allucinazioni, attraverso un viaggio che li condurrà a toccare la perdita, la memoria, la morte e la speranza.
Daisy Franchetto, attraverso una trama davvero molto complessa e coinvolgente, racconta in modo drammatico un dolore, una perdita capace di trasformare profondamente la sua protagonista che, per affrontare tanta sofferenza, allontanata dal mondo esterno, si era chiusa in se stessa creando come scudo qualcosa che, se da una parte la proteggeva isolandola, dall'altra la rendeva prigioniera di una condizione instabile da cui successivamente cercherà con disperazione di uscire fuori per tornare a vivere.
Nel libro Malena accompagnerà il lettore in questo suo viaggio simbiotico, un cammino complesso disseminato da tante difficoltà, segnato fatalmente da una realtà oltremodo falsificata dal suo stato fisico che non le permetteva più un sonno tranquillo, negando la capacità di sognare, facendola naufragare verso uno stato mentale che la rendeva schiava di una veglia logorante e continua, che però col tempo si renderà sempre più necessaria per tentare di ricostruire la maniera adatta per svegliarsi davvero.
Quello di Daisy Franchetto è un libro che parla di solitudine e tradimenti, una storia che descrive l'assenza, la morte, concentrandosi in particolare su quella fatal perdita che, dopo aver frantumato in mille pezzi tutto ciò che la legava al suo vivere, allontana Malena da tutto e tutti, nello specifico da quel mondo in cui niente ha più importanza per lei, rendendo ostile lo stesso vivere che, poco alla volta, stava annientando la protagonista condannandola ad una pena eterna, che riempiva il cuore di enorme tristezza, diventando lei stessa un'allegoria di un dolore che l'autrice concretizza attraverso pagine struggenti, ricche di empatia per i suoi protagonisti che troviamo impegnati con disperazione a cercare tra le fessure di una ferita lacerante un poco di luce, capace di penetrare e risanare una rottura troppo profonda.
L'autrice, con i gesti e con le parole dei suoi personaggi, riesce sempre bene a mantenere un equilibrio perfetto tra le loro diversità, rendendoli indipendenti nelle loro azioni, facendoli partecipi di un destino comune che però permetterà loro di esprimersi, nel bene e nel male, in maniera reciproca solo perché vincolati dalla necessità di essere aiutati, compresi e capiti in un mondo dove, più che trovare risposte era più importante farsi domande, accettando da subito la certezza che nessuno poteva salvarsi da solo, per sottrarsi a un destino che tuttavia però ancora non era stato scritto in modo indelebile.
Malena per tornare alla normalità decide di allontanarsi, lasciando Il "seme del risveglio" in tutti coloro che avevano condiviso la sua esperienza, che avevano loro stessi assorbito quel suo malessere, un vuoto irreparabile che poteva essere colmato forse solo quando la volontà di svegliarsi da quel sonno eterno, insieme al desiderio di tornare ad amare, avrebbe consentito a Malena di riaprire gli occhi.
I tanti personaggi incontrati nel libro, fortemente caratterizzati dall'autrice, rappresentano ognuno un passaggio fondamentale attraverso il quale chi legge riesce a rendere reale l'assenza della protagonista che, solo dopo aver ritrovato quella parte di se perduta, sarà finalmente pronta a tornare.
L'autrice, attraverso una stile impreziosito da descrizioni oniriche e da metafore, spinge con forza la narrazione verso una condizione surreale che destabilizza il lettore che si ritrova piacevolmente in bilico tra sogno e realtà, coinvolto da un continuo alternarsi tra un presente e passato narrativo che condiziona i sensi, rendendo concreto l'immaginario.
In un finale dove diverse verità riemergono con prepotenza per essere accettate e accolte da un destino ormai non più modificabile, emergerà gradualmente quel senso di gratitudine per aver finalmente ritrovato la presenza attraverso l'assenza, armata di disperazione e devastazione dopo aver combattuto per non lasciarsi andare del tutto, per cercare qualcosa o qualcuno a cui consegnare quello che da soli non si poteva trovare.
Davvero tanti complimenti sinceri a Daisy Franchetto capace con il suo libro di trasportarmi piacevolmente in una dimensione parallela, attraverso una storia dolorosa, struggente, ma ricca di insegnamenti da cogliere tra le righe attraverso passaggi metaforici, attraverso i suoi personaggi e principalmente grazie ad uno stile vibrante e incisivo che ben si adatta alla sua incredibile capacità descrittiva che con facilità riesce a trasportare chi legge in un mondo onirico dove veramente con fatica si distingue reale dal surreale.
Daisy Franchetto è nata a Vicenza, città intrisa di grazia palladiana, ma vivo a Torino, città del mistero, e si occupa di counseling.La scrittura è una passione nascosta che ha iniziato a coltivare tardi.Ciò che scrive nasce dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili, i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di se stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella sua psiche.“La scrittura mi rende una persona migliore.”Oltre a scrivere romanzi, racconti e brevi articoli, gestisce da qualche anno un blog nel quale riversa i suoi pensieri e il suo punto di vista sul mondo. Da qualche mese è nata la sua nuova rubrica onirica: I don’t sleep, I dream in collaborazione con il gruppo Dark Zone. Piccolo appuntamento nel quale ospita scrittori emergenti chiedendo loro di condividere un sogno.
AUTRICE: DAISY FRANCHETTO
EDITRICE: DARK ZONE
GENERE: FANTASY
USCITA: 28 DICEMBRE 2021
FORMATO DISPONIBILE:
COPERTINA FLESSIBILE
E-BOOK
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